Il Consiglio dei Ministri sta discutendo in questi giorni della Legge di Bilancio 2024; tra le misure approvate, ci sono anche importanti agevolazioni a sostegno delle imprese italiane, comprese tutte le carpenterie e le aziende che utilizzano macchine per lamiera. In particolare, se stai considerando di ampliare o rinnovare il parco macchine della tua officina, ti interesserà sapere che sono state rifinanziate le seguenti misure: Credito d’Imposta Beni Strumentali 4.0 Nuova Sabatini Sud Italia: investimenti sostenibili 4.0 Credito D’Imposta 2024 Si tratta di un beneficio fiscale che permette all'azienda di saldare, tramite F24, Debiti Previdenziali, IVA e IMU, oltre che le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap). consiste in un Credito d'Imposta recuperabile in 3 anni; ha l'obiettivo di aiutare le aziende ad avviare la trasformazione tecnologica e digitale in chiave 4.0. Lo puoi ottenere investendo in beni strumentali alla tua attività di impresa con caratteristiche 4.0, come ad esempio PRESSE PIEGATRICI e CESOIE PER LAMIERA. Beneficiari: tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa. Entità delle agevolazioni credito d’imposta del 20% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni; credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni; credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni; (DECRETO SOSTEGNI-TER) credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 50 milioni per investimenti inclusi nel PNRR con obiettivi di transizione ecologica (individuati con apposito decreto ministeriale). Requisiti Per poter ricevere il credito d’imposta, l’azienda deve possedere un gestionale di produzione e installare due software, direttamente disponibili tra gli optional forniti da VICLA. Non possiedi un gestionale di produzione? In questo caso è necessario installare quattro software, sempre disponibili tra i nostri optional. Molte possono essere le configurazioni alternative, con il nostro aiuto puoi trovare quella adatta alla tua azienda. Nuova Sabatini 2024 Si tratta probabilmente della misura più apprezzata dalle micro, piccole e medie imprese perché consente di sostenere gli investimenti per l’acquisto, o l’acquisizione in leasing, di beni strumentali materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo. Come funziona la Nuova Sabatini? La misura prevede che, a fronte della concessione di un finanziamento per la realizzazione di un programma di investimento, tra cui l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari per lamiera, il MISE conceda un contributo parametrato agli interessi previsti dal finanziamento. La Nuova Sabatini finanzia gli investimenti avviati successivamente alla data di presentazione della domanda. Cosa finanzia? L’acquisto o l'acquisizione tramite leasing di beni materiali (macchinari, impianti) Beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) Beni immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo, finalizzati anche alla realizzazione di programmi d'investimento 4.0 e programmi d'investimento green. Il finanziamento deve avere una durata massima di 5 anni, un importo compreso tra i 20.000 e i 4 milioni di euro Entità del contributo Contributo volto ad abbattere i tassi di interesse nella misura del: 2,75% per i beni strumentali ordinari (vantaggio economico di circa l’8% dell’investimento) 3,575% dell’investimento per i beni 4.0 e green (vantaggio economico di circa il 10% dell’investimento) Investimenti sostenibili 4.0 PER IL SUD ITALIA Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono: essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le microimprese e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023. Cosa finanzia I programmi di investimento devono: prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750.000,00 e non superiori a euro 5.000.000,00 e, comunque, al 70 percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi essere avviati successivamente alla presentazione della domanda prevedere un termine di ultimazione non successivo a diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Attività economiche ammesse Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio “DNSH”. Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto ministeriale 15 maggio 2023. Spese ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto ministeriale15 maggio 2023, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino: macchinari, impianti e attrezzature opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a) acquisizione di certificazioni ambientali. Le agevolazioni Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework e, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalle disposizioni di cui agli articoli 13 e 14 del Regolamento GBER, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento. In particolare: nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato nel caso di imprese di media dimensione, per il 40 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.
Nel contesto dinamico dell'industria metalmeccanica, la Transizione 5.0 rappresenta un momento cruciale per adottare tecnologie all'avanguardia e migliorare i processi produttivi. In questo articolo, esploreremo le agevolazioni del 2024 disponibili per il piano di Transizione 5.0, focalizzandoci sulle presse piegatrici, cesoie per lamiera e impianti robotizzati che caratterizzano il nostro settore. Piano Transizione 5.0: Una Rivoluzione Circolare La Transizione 5.0 si distingue per il passaggio da un modello lineare basato sui combustibili fossili a uno circolare basato sulle fonti rinnovabili. Questo significa valorizzare il riciclo, il riuso e la rigenerazione delle risorse. Con un finanziamento di circa 13 miliardi di euro provenienti dal PNRR e da REPowerUE, il piano mira a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi e affrontare la crisi climatica. Transizione 5.0 Incentivi: Crediti d'Imposta fino al 40% I nuovi crediti d'imposta, con uno sguardo attento alla formazione e all'efficienza energetica, coinvolgono spese sostenute tra il 2024 e il 2025. Le aziende che investono in beni strumentali materiali, beni immateriali 4.0 o nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili possono beneficiare di aliquote agevolative fino al 40%. Il tetto massimo agevolabile è stato incrementato a 50 milioni di euro. Il piano Transizione 5.0 si applica in relazione alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 per le imprese che scelgono di investire in una di queste tre attività: acquisto di beni strumentali materiali, incluse presse piegatrici, cesoie per lamiera e isole robotizzate per la piegatura della lamiera acquisto di beni immateriali 4.0 acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse) spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde. Obiettivo: Efficienza Energetica e Autoproduzione Il piano mira a incrementare l'efficienza energetica e promuovere l'adozione dell'autoproduzione di energia rinnovabile, con l'obiettivo di risparmiare 0,4 Mtep nei consumi energetici tra il 2024 e il 2026. Credito d'Imposta per Beni Strumentali 4.0: Stabilità Fino al 2025 Il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0 rimarrà invariato fino al 2025, confermandosi al 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro e con riduzioni percentuali progressive oltre questa soglia. Procedura per Ottenere il Credito d'Imposta: Certificazioni Ex Ante e Ex Post L'ottenimento dei benefici fiscali richiederà la dimostrazione di risultati misurabili in termini di efficienza energetica o risparmio di energia. La certificazione ex-ante e ex-post da un valutatore indipendente sarà fondamentale per attestare la conformità del progetto alle disposizioni del piano. Conclusioni La nostra azienda è pronta a essere un leader nella Transizione 5.0, offrendo soluzioni avanzate nel campo delle presse piegatrici, cesoie per lamiera e impianti robotizzati. Scarica la guida alle agevolazioni 2024 e scopri tutte le detrazioni fiscali per presse piegatrici, cesoie e impianti robotizzati.
Sono 210 i milioni messi a disposizione dalla Regione Lombardia tramite il Pacchetto Investimenti e disponibili grazie a una misura di finanziamento agevolato per le imprese che rientra nel FESR - Fondo europeo di sviluppo regionale. Si articola su tre linee di investimento differenti che sono: Linea sviluppo aziendale, a cui sono stati destinati 115 mln; Linea green, a cui sono stati destinati 65 mln; e Linea attrazione investimenti, a cui sono destinati gli ultimi 30 mln. Per avere maggior informazioni contattaci qui. Linea sviluppo aziendale La linea sviluppo aziendale è stata pensata per le PMI e le MidCap, in modo da agevolare investimenti atti a favorire il rafforzamento della loro flessibilità produttiva ed organizzativa, ampliando anche la produzione, con attenzione particolare al ricorso di nuove tecnologie digitali. fattore da tenere in considerazione è che il minimo del valore di investimento dev’essere di 100.000 euro, mentre il massimo di 3.000.000 euro. I 115 milioni destinati a questa linea sono suddivisi in: 69 milioni di euro per il Fondo di garanzia 46 milioni di euro per il contributo in conto capitale a fondo perduto. La domanda di partecipazione al bando, insieme all’attestazione di un soggetto finanziatore dell’avvenuta delibera di finanziamento, oltre a tutti gli altri documenti indicati nell’avviso, deve essere presentata dal Soggetto richiedente esclusivamente in forma telematica, per mezzo di Bandi online a partire dal 13 Giugno 2023 alle ore 10.30 Per potervi accedere cosa l’azienda deve essere iscritta, costituita e attiva nel Registro delle Imprese e avere almeno due bilanci depositati prima della data di presentazione della domanda; avere la sede interessata ai lavori sul territorio lombardo e avere un rating da 1 a 10 nella classificazione di Credit Scoring Fondo Centrale di Garanzia. Il totale del contributo a fondo perduto cambia in base all’area di riferimento dell’impresa e del regime di aiuto applicato in questo modo: Area 1 - Sviluppo aziendale Lombardia Per le PMI: in caso di applicazione del Regolamento de minimis: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili nel limite del plafond de minimis dell’impresa, considerata l’agevolazione relativa alla garanzia espressa in ESL e anch’essa inquadrata in de minimis; in caso di applicazione Regolamento GBER: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili per le piccole imprese e fino ad un massimo del 5% delle spese ammissibili per le medie imprese. Per le MidCap: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili nel limite del plafond de minimis dell’impresa, considerata l’agevolazione relativa alla garanzia espressa in ESL e anch’essa inquadrata in de minimis. Area 2: Sviluppo aziendale nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale Per le zone individuate con il criterio 1 degli Orientamenti (aree mappate nelle province di PV, LO, CO, SO): pari al 30% delle spese ammissibili per le piccole imprese, al 20% delle spese ammissibili per le medie imprese e al 10% delle spese ammissibili per le Midcap. Per le zone individuate con il criterio 5 degli Orientamenti (aree mappate nelle province di MN e CR): pari al 25% delle spese ammissibili per le piccole imprese, al 15% delle spese ammissibili per le medie imprese e al 5% delle spese ammissibili per le Midcap. Linea Green La Linea Green è rivolta alle PMI e alle grandi imprese con l'intento di agevolare l’attivazione di investimenti finalizzati all'efficientamento energetico degli impianti di produzione delle imprese, in modo da facilitare la riduzione dell’impatto ambientale dei propri sistemi produttivi, tramite la riduzione dei consumi energetici e attraverso il recupero di energia. Importante tenere a mente che il minimo del valore di investimento dev’essere di 100.000 euro, mentre il massimo di 10.000.000 euro. I progetti devono portare a una riduzione di almeno il 30% delle emissioni climalteranti ed essere realizzati e rendicontati entro 18 mesi dalla pubblicazione sul BURL del provvedimento di concessione. I 65 milioni resi disponibili dalla Regione sono suddivisi così: 31 milioni di euro per il Fondo di garanzia 34 milioni di euro per il contributo in conto capitale a fondo perduto. Anche in questo caso le domande andranno presentate direttamente su Bandi Online a partire dalle 10.30 del 17 Maggio e le aziende devono: essere iscritte, costituite e attive nel Registro delle Imprese e avere almeno due bilanci depositati prima della data di presentazione della domanda; avere la sede interessata ai lavori sul territorio lombardo e avere un rating da 1 a 10 nella classificazione di Credit Scoring Fondo Centrale di Garanzia. L’agevolazione si compone di: una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogato dai Soggetti Finanziatori e finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie per l’investimento; un contributo a fondo perduto in conto capitale sull’investimento. L’intensità del contributo a fondo perduto varia in ragione dell’area di riferimento dell’impresa e del regime di aiuto applicato, come di seguito specificato: Per le domande di partecipazione presentate entro il 28 luglio 2023 la cui Agevolazione è concessa entro il 31 dicembre 2023 potrà essere riconosciuto un contributo fino ai massimali indicati in questa tabella: Per le domande di partecipazione presentate dopo il 28 luglio 2023, l'intensità del contributo per le PMI sarà: a) in caso di applicazione del Regolamento de minimis: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili nel limite del plafond de minimis dell’impresa, considerata l’Agevolazione relativa alla Garanzia espressa in ESL e anch’essa inquadrata in de minimis; b) in caso di applicazione dell’art. 17 del Regolamento GBER: fino ad un massimo del 15% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e fino ad un massimo del 5% delle spese ammissibili per le medie imprese c) nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale (ex art. 14 del Regolamento GBER): i. per le zone individuate con il criterio 1 degli Orientamenti (aree mappate nelle province di Pavia, Lodi, Como, Sondrio): pari al 30% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e al 20% delle spese ammissibili per le medie imprese ii. per le zone individuate con il criterio 5 degli Orientamenti (aree mappate nelle province di Mantova e Cremona): pari al 25% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e al 15% delle spese ammissibili per le medie imprese. Linea attrazione investimenti La linea attrazione investimenti è stata pensata per le PMI e le MidCap - Imprese a media capitalizzazione per cercare di attrarre nuovi investimenti in Lombardia e sviluppare quelli esistenti in riferimento all’avvio di uno stabilimento produttivo in una nuova sede operativa o all’ampliamento di uno stabilimento già operativo. Inoltre non va dimenticato che il minimo del valore di investimento dev’essere di 200.000 euro, mentre il massimo di 10.000.000 euro. I 30 milioni previsti sono suddivisi in: - 16 milioni di euro su risorse PR FESR 2021-2027 per il Fondo di garanzia - 14 milioni di euro su risorse PR FESR 2021-2027 per il contributo in conto capitale a fondo perduto. Anche in questo caso le domande andranno presentate direttamente su Bandi Online a partire dalle 10.30 del 17 Maggio e le aziende devono: essere iscritte, costituite e attive nel Registro delle Imprese e avere almeno due bilanci depositati prima della data di presentazione della domanda; avere la sede interessata ai lavori sul territorio lombardo o che si impegnino ad aprirne una entro il termine previsto per la presentazione della rendicontazione delle spese e avere un rating da 1 a 10 nella classificazione di Credit Scoring Fondo Centrale di Garanzia. Per le domande di partecipazione presentate entro il 28 luglio 2023 e con Agevolazione concessa entro il 31 dicembre 2023, potrà essere riconosciuto un contributo fino ai massimali indicati in questa tabella: Per le domande di partecipazione presentate dopo il 28 luglio 2023 o, in tutti i casi in cui l’Agevolazione è concessa successivamente al 31 dicembre 2023, i massimali del contributo in conto capitale sono indicati in questa tabella: Queste sono tutte le indicazioni necessarie per poter approfittare di questi nuovi contributi per comprare la tua nuova pressa piegatrice italiana! Se vuoi saperne di più, non ti è chiaro qualcosa o semplicemente vuoi più informazioni non esitare a contattarci tramite il form qua sotto.
Industria 4.0, Fabbrica Digitale, Smart Manufacturing, Digital Production, Industrial Internet of Things, Smart Factory... la Quarta Rivoluzione Industriale è conosciuta con molti nomi ed è ormai diventata da tempo il punto principale sull'agenda di molte aziende. In Italia, a che punto siamo con l'adozione di tecnologie 4.0? Dalla recente indagine condotta da UCIMU emerge un Paese diviso in due: da una parte, ci sono le imprese innovative che iniziano a usare robot e macchine per tecnologie additive, mentre dall'altra ci sono realtà che non hanno investito per rinnovare il parco macchine e soffrono quindi di una grossa perdita di competitività. Una delle criticità emerse, riguarda il fatto che sono le aziende di grandi dimensioni a utilizzare e sfruttare di più gli incentivi promossi dal MISE. Sembra che, nonostante le misure mirate a sostegno di questa categoria, le piccole e medie imprese non le abbiano ancora sfruttate appieno. Uno dei punti da evidenziare, riguarda proprio il fatto che spesso le realtà più piccole hanno difficoltà a reperire la liquidità che le consentirebbe di investire e magari usufruire del piano Transizione 4.0 messo in campo dal Governo italiano. Il contesto di crisi nel quale da diversi anni le Piccole e Medie Imprese devono operare, spinge molti imprenditori ad investire solamente per integrare, migliorare o aggiornare gli strumenti e i macchinari già adottati. Un altro dato riguarda l'età media del parco macchine, che è di circa 14 e mezzo. E, se parliamo di piegatrici, la media è di quasi 15 anni. Macchine utensili vecchie, oltre a richiedere ore e ore di manutenzione e ricambi, e causare guasti e perdite continue, rappresentano un vero e proprio costo per l'azienda, la quale perde capacità competitiva rispetto ai concorrenti che si sono dotati di tecnologie più evolute. Fonte: www.ucimu.it È proprio qui che si gioca il vero beneficio dell'Industria 4.0. Attraverso le tecnologie Industry 4.0 è possibile risolvere uno dei problemi che affligge da sempre le imprese: la mancanza di integrazione, cioè di connessione tra le diverse aree dell’impresa, e tra fornitori e clienti. In una realtà che utilizza la tecnologia 4.0 puoi, ad esempio, conoscere in quale fase del processo di montaggio è un macchinario, oppure puoi informare automaticamente il reparto acquisti sul numero di pezzi rimanenti in magazzino, in modo tale da non rimanere mai senza scorte. Se sei una carpenteria metallica e hai una Software 4.0 per piegatrici collegata con l'ERP aziendale, puoi ottimizzare la produzione pianificando le lavorazioni in modo da sfruttare meglio i tempi. Se si parla di relazione con i clienti, puoi rimanere aggiornato sullo stato di salute del macchinario e fare manutenzione predittiva, evitando “fermo macchina” al cliente. Nel settore industriale, quindi, parlare di Fabbrica Digitale significa essere consapevoli di come gestire i flussi di lavoro e ottimizzare i processi produttivi per ridurre gli sprechi e aumentare la marginalità.
Il mondo della pressopiegatura è proiettato sempre di più verso l’interconnessione e l’automazione dei processi produttivi e l’Industria 4.0 sta certamente cambiando il nostro modo di lavorare. Nel settore della pressopiegatura parlare di Fabbrica Digitale significa essere consapevoli di come gestire i flussi di lavoro e ottimizzare i processi produttivi per ridurre gli sprechi e aumentare la marginalità. Il punto chiave di questa rivoluzione industriale riguarda la raccolta e l'analisi delle informazioni: nella smart factory 4.0 i macchinari dialogano costantemente con il sistema aziendale. I software 4.0 permettono di acquisire i dati generati durante l'attività delle macchine (numero di pezzi prodotti, tempo di produzione medio di ogni pezzo, orario di inizio e fine lavorazione, errori ecc.). I dati elaborati vengono poi organizzati e messi a disposizione del personale, in modo da poter fare le dovute valutazioni strategiche aziendali. Pe quanto riguarda le presse piegatrici, i software 4.0 consentono anche di lanciare e gestire le commesse completamente da remoto. Il software funge da vero e proprio connettore tra la pressa piegatrice e il gestionale aziendale. Si tratta di una funzionalità molto utile per chi, ad esempio, utilizza l'ERP aziendale per il controllo della produzione o programmi di disegno tecnico. Vantaggi dei software 4.0: creare le commesse da lavorare, le parti da piegare che la compongono e i quantitativi; visualizzare l’elenco delle commesse e quale mettere in esecuzione; registrare un database di tutti gli eventi della macchina (allarmi, statistiche, liste di produzione); vedere in modo ordinato i dati salvati nel database selezionando diversi grafici e intervalli di tempo. I software 4.0 per la programmazione e la raccolta dei dati Che cosa fanno i software 4.0 e perché sono così importanti? Una piegatrice 4.0 è una macchina intelligente che dispone di software in grado di comunicare con il gestionale aziendale e di rilevare i dati di produzione. Le piegatrici per lamiera VICLA sono equipaggiate con i due software 4.0 indispensabili per accedere all’Industria 4.0: il Data Logger e il Production Manager. Questi sistemi dialogano con l'ERP aziendale, per cui sono adatti alle aziende che sono già dotate di un gestionale aziendale. Nel caso in cui la tua azienda non l'avesse, in VICLA possiamo fornirti il pacchetto completo Industria 4.0, che comprende due software aggiuntivi che si sostituiscono al gestionale di produzione. Diamo ora uno sguardo ai due principali sistemi che consentono di accedere all'Industria 4.0. Software 4.0 Data Logger È un’applicazione che si occupa di dialogare con le macchine presenti nello stabilimento. Questa applicazione si può aprire dal PC della macchina oppure su un PC esterno nel caso in cui il CNC della macchina non supporti un sistema operativo Windows. Rem Data Logger salva inizialmente i dati di produzione su un database locale per evitare di perdere i dati di produzione a causa della indisponibilità della rete. REM Data Logger può comunicare tramite Socket TCP, Modbus TCP o qualsiasi protocollo richiesto per comunicare dalle macchine presenti in azienda. In aggiunta ai a protocolli di rete, può comunicare tramite RS232, RS485 o qualsiasi porta di comunicazione sia presente sul computer dove l’applicazione è installata. Il software 4.0 Production Manager Il secondo software carica le commesse da eseguire interfacciandosi con il gestionale, invia al CNC l’articolo da eseguire interfacciandosi con il Data Logger per le comunicazioni di inizio e fine lavorazione. È dotato di diverse funzionalità: Gestione utenti: permette di effettuare il login di un utente tra quelli disponibili per tenerne traccia nelle statistiche. Griglia abilitata: la selezione delle commesse da lavorare avviene tramite una griglia che presenta l’elenco delle commesse disponibili Bar-code: i dati delle commesse da lavorare vengono interpretati leggendo il bar-code questa opzione esclude l’opzione “Griglia abilitata” Bar-code diretto: articolo da lavorare viene letto direttamente dal bar-code questa opzione esclude l’opzione “Griglia abilitata”. Editor griglia: si possono editare le righe della griglia che vengono memorizzate in un database configurabile che vengono anche aggiornate di stato in base alle lavorazioni eseguite con pagina dedicata per le lavorazioni terminate (opzione abilitabile solo se non è possibile integrazione con il gestionale). Gestione pezzi conformi. Gestione del flusso di dati con i software per presse piegatrici Essendo richiesta la bi-direzionalità delle informazioni, il flusso dei dati comincia dal gestionale che, in funzione degli ordini ricevuti e delle commesse pianificate: 1. Il gestionale prepara una vista del database contenente una serie di record con le seguenti informazioni minime, la vista deve contenere le commesse che vanno lavorate nel breve periodo (il periodo è discrezionale da parte del cliente finale): a. Codice commessa da eseguire b. Codice articolo c. Quantità da lavorare 2. L’operatore a bordo macchina lancia il Production Manager e vede l’elenco delle commesse/articoli da realizzare 3. L’operatore seleziona la commessa/articolo che ritiene prioritaria e preme il tasto Carica Job per mandarla in esecuzione 4. Il Production Manager richiede al CNC di caricare il part program selezionato in modo automatico ed aggiorna le quantità da lavorare 5. Il CNC carica il programma richiesto e l’operatore può lavorare con la macchina e realizzare i programmi richiesti 6. Il DataLogger registra le lavorazioni fatte nella tabella Produzione, gli allarmi nella tabella Eventi, gli stati macchina nella tabella Statistiche 7. A fine lavorazione l’operatore preme il pulsante di Fine Job per evidenziare che la lavorazione è terminata (a questo punto l’operatore può eseguire ciclicamente le operazioni dal punto 3) 8. Il gestionale può consuntivare le commesse in esecuzione e cancellarle quando completate interrogando la tabella Produzione, può visualizzare le informazioni accessorie di produzione consultando la tabella Statistiche o la tabella Eventi Piegatura 4.0: sviluppare la piega e gestire le commesse direttamente in ufficio tecnico [GUARDA IL VIDEO] Con l'interconnessione 4.0 puoi sviluppare le pieghe in ufficio tecnico e gestire le commesse a bordo macchina, in base alla loro priorità, inserendole direttamente nel gestionale. Cosa registra esattamente un Software 4.0 le lavorazioni fatte nella Tabella Produzione; gli allarmi nella Tabella Eventi; gli stati macchina nella Tabella Statistiche. Attraverso l'interconnessione tra l'ufficio tecnico e la macchina, i dati acquisiti permettono al gestionale di: fare una costificazione delle commesse in esecuzione; cancellare le commesse quando completate; visualizzare le informazioni accessorie di produzione. Come monitorare i cicli produttivi e richiamare gli articoli tramite barcode? [VIDEO TUTORIAL] Avere un rendiconto preciso di tutte le lavorazioni eseguite in azienda è un informazione essenziale per monitorare e migliorare i processi produttivi. Con i Software 4.0 puoi tracciare l'intero ciclo della produzione tramite l'utilizzo dei profili utente. Per attivare la lavorazione è sufficiente eseguire due semplici operazioni: selezionare il proprio profilo utente; rilevare l'articolo con il lettore di barcode: il programma invierà automaticamente i dati della commessa alla pressa piegatrice e avvierà la lavorazione. Ora che conosci come funzionano i software 4.0, scopri anche tutto quello che devi sapere sulla piegatrice: scarica ora il nostro manuale gratuito.
I software 4.0 integrati nelle presse piegatrici VICLA permettono di aumentare le performance aziendali. Il mondo della pressopiegatura è proiettato sempre di più verso l’interconnessione e l’automazione dei processi produttivi e l’Industria 4.0 sta certamente cambiando il nostro modo di lavorare. Ecco perché in VICLA le nostre presse piegatrici sono dotate di software che ti aiutano a raccogliere, analizzare e migliorare le performance aziendali della tua azienda. Siamo da sempre attenti all’innovazione e questo ci ha portato a sviluppare la nostra gamma di presse piegatrici integrandole con soluzioni avanzate per la smart factory. Vediamo quali sono le soluzioni. Perché scegliere una piegatrice 4.0 Software Data Rec e Track Prod: i software integrati nelle piegatrici VICLA Come ottenere gli incentivi fiscali e i bonus 4.0 per l’acquisto di piegatrici VICLA Perché scegliere una piegatrice 4.0 Negli ultimi anni le presse piegatrici hanno conosciuto un’evoluzione incredibile e si sono trasformate da semplici macchinari di piegatura a veri e propri sistemi tecnologicamente avanzati e complessi. E, se da una parte questo ha permesso alle aziende più moderne di dotarsi di piegatrici efficienti e performanti che garantiscono miglioramenti di produzione, nel caso di imprenditori più tradizionali, abituati a vecchie piegatrici ormai poco funzionali, parlare di innovazione 4.0 continua ad essere una fonte di diffidenza e timore. Vediamo in breve in che modo una piegatrice 4.0 può migliorare sensibilmente la tua produzione aziendale e perché: Una piegatrice 4.0 è una macchina intelligente: è in grado di immagazzinare e utilizzare enormi quantità di dati per migliorare costantemente la produzione. Il CNC è direttamente collegato alla rete aziendale e programmato dall’ufficio: il vantaggio della programmazione da remoto è che riduce notevolmente i fermi macchina e garantisce il pieno controllo delle collisioni di piega. L’elevata dotazione di dispositivi di sicurezza: una piegatrice 4.0 è dotata di tecnologie e dispositivi che riducono la variabilità e la dipendenza dal fattore umano, oltre che i rischi di infortuni. I dispositivi installati sulle nostre piegatrici garantiscono protezione all’operatore senza limitare la velocità di lavoro. Di seguito vedremo in che modo le nostre piegatrici, integrate con i software 4.0, ti aiutano ad aumentare di almeno il 20% la tua produzione industriale. Software Data Rec e Track Prod: i software 4.0 integrati nelle piegatrici per lamiera VICLA Le nostre presse piegatrici sono tutte dotate dei software 4.0. Già meccanicamente robuste e collaudate, tutte le macchine VICLA si integrano con i software 4.0, in modo da dialogare con il gestionale aziendale e fornire così una quantità di dati utili per ottimizzare l’intero processo produttivo. Abbiamo già visto che cosa significa parlare di pressa piegatrice 4.0; ora vedremo come i nostri software aumentano le performance aziendali di almeno il 20%. Il primo dei due strumenti è il Software Data Rec. Si tratta di una funzionalità che permette di: Acquisire i dati della macchina e di inserirli in un database sql o access Fornire informazioni dettagliate per la programmazione del lavoro: ad esempio, i tempi di realizzazione di un pezzo, delle lavorazione in modalità manuale, semiautomatica o automatica. Accedere ai dati relativi ai tempi di programmazione, attrezzaggio, esecuzione del test sul primo pezzo, esecuzione dei pezzi. Il secondo è il Software Track Prod. Con questo software puoi: Tenere sotto controllo, visualizzare e tracciare i dati sul programma gestionale aziendale con una valorizzazione dell’intero ciclo di produzione. Acquisire informazioni, analisi e report al fine di garantire un utilizzo ottimale della macchina Individuare eventuali criticità: grazie a un Alarm History ottieni un resoconto dello storico dei messaggi inviati dalla macchina. Questi due software riescono quindi ad analizzare in tempo reale il flusso di produzione, rilevano eventuali criticità e dando la possibilità di intervenire in tempo reale per correggere, ridurre ed eliminare errori. Il grande vantaggio di questi software è che, favorendo un approccio basato sull’analisi dei dati tra gli operatori e l’organizzazione aziendale, permettono di aumentare sensibilmente le performance produttive. I nostri clienti testimoniano, infatti, che hanno migliorato sensibilmente la loro produzione aziendale, ottimizzando i processi produttivi e abbattendo gli sprechi. Come acquistare una piegatrice 4.0 VICLA con gli incentivi e i bonus 2024 Abbiamo parlato spesso delle agevolazioni per l’acquisto di una pressa piegatrice 4.0, perché vogliamo fornire ai nostri clienti sempre informazioni aggiornate su tutti i nuovi bandi e bonus statali e regionali. Il MISE ha prorogato le misure già note nel piano Transizione 4.0 e le ha potenziate. Ecco tutte le novità importanti della Manovra 2024 per chi intende acquistare una pressa piegatrice 4.0: credito d’imposta del 20% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni; credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni; credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni; (DECRETO SOSTEGNI-TER) credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 50 milioni per investimenti inclusi nel PNRR con obiettivi di transizione ecologica (individuati con apposito decreto ministeriale). Abbiamo creato una guida completa agli incentivi 2024 per aiutarti ad acquistare una pressa piegatrice nuova usufruendo di bonus fino al 40%. All’interno della guida troverai: Tutte le agevolazioni: Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni, come Industria 5.0. In questo modo, puoi ottenere bonus fino al 40% per l’acquisto di nuovi beni strumentali. In pratica, puoi comprare una piegatrice nuova al prezzo di una usata. I requisiti necessari per ottenere gli incentivi: i nostri commerciali sono a tua disposizione per fornirti tutte le informazioni per accedere agli incentivi. Le agevolazioni, infatti, variano a seconda della regione di residenza della tua azienda e del settore produttivo. Quale piegatrice VICLA scegliere in base alle tue esigenze produttive ed economiche: le nostre piegatrici per lamiera sono 100% Made in Italy e sono completamente personalizzabili. Offriamo soluzioni avanzate di piegatura della lamiera per varie esigenze produttive, sempre con un occhio al tuo portafoglio. Clicca sul banner sotto per scaricare la guida.
Per ottimizzare la fase di piegatura della lamiera e aumentare la redditività del reparto, la Carpenteria Paluan srl utilizza quattro presse piegatrici abbinate a due a due con il sistema ATC TWIN VICLA. Ciascun sistema si compone di un magazzino automatico da 60 mt di utensili collegato a due presse piegatrici ibride. Grazie a queste soluzioni, l’azienda risparmia dal 25% al 30% di tempo su tutto il ciclo di piegatura, con un notevole aumento di produttività aziendale. Fondata nel 1979 da Augusto Paluan, oggi la Carpenteria Paluan srl è guidata dal figlio Enrico che sta conducendo l'azienda verso il mondo 4.0 e l'automazione industriale. L’azienda conta 5 stabilimenti di 1200 mq l’uno e le lavorazioni includono il taglio laser piano, laser tubo, tornitura e saldatura. La carpenteria gestisce anche trattamenti termici, riuscendo in questo modo a dare al cliente un prodotto finito. “Quello che abbiamo potuto offrire a una realtà come Paluan - racconta Corrado Nucci, Direttore Commerciale e titolare di VICLA insieme a Marcello Ballacchino - era innanzitutto una maggiore flessibilità, un utilizzo ottimale dello spazio, progettando un impianto ad hoc e progettando un sistema non ancora presente sul mercato. Rispetto a soluzioni di altri produttori, è sicuramente stata vincente la forte customizzazione.” L’azienda lavora principalmente piccole quantità, composte da serie di 5, 20 o 50 pezzi ciascuna; inoltre gestisce anche lavorazioni di singoli pezzi altamente customizzati. La necessità di gestire piccoli lotti e di soddisfare le tempistiche richieste dai clienti, ha spinto l’azienda a ripensare completamente al reparto di piegatura, sostituendo le piegatrici tradizionali utilizzate fino a quel momento e ampliando il parco macchine con due sistemi di attrezzaggio automatico. “Prima avevamo sempre fermi macchina dovuti ai piccoli lotti” afferma Paluan “con l’impianto VICLA abbiamo visto che è possibile azzerare i tempi morti tra un attrezzaggio e l’altro. Questo consente di ottenere molti vantaggi: innanzitutto, con il sistema twin si riescono a gestire due macchine; in secondo luogo, l’operatore non deve più preoccuparsi di gestire gli utensili e si può concentrare sull’esecuzione dei particolare e sull’organizzazione dell’area di lavoro. Due impianti ATC TWIN VICLA a distanza di 8 mesi Quando ho acquistato il primo impianto, si è trattato di una vera sfida, perché non esisteva niente di simile sul mercato” afferma Paluan, “dopo 8 mesi, avendo visto i benefici del cambio utensili progettato da VICLA, ho deciso di acquistare un secondo impianto identico con il quale sostituire le vecchie piegatrici.” Le peculiarità di questi due sistemi sono davvero molte, a partire dalla possibilità di asservire due macchine con un unico magazzino, in cui un apposito shuttle manipola gli stampi e attrezza entrambe le macchine automaticamente. Inoltre, il risparmio energetico garantito dalla tecnologia ibrida di VICLA rappresenta un altro punto a favore verso l’adozione di tecnologie di ultima generazione; i vantaggi, infatti, non riguardano solo il lato economico, ma abbracciano tutto il processo di lavorazione a 360°. “Avere un circuito compatto, composto da piping ridotto, un impianto senza valvole proporzionali, ma in presa diretta tra pompa e motore ad alta coefficienza energetica, consente di mantenere costante la temperatura dell’olio, con la diretta conseguenza di poter disporre di una macchina che piega allo stesso modo dalla mattina appena accesa alla sera a turno ultimato” spiega Marcello Ballacchino, titolare di VICLA. Grazie alla tecnologia ibrida, quindi, i benefici non si fermano al risparmio energetico, già di per sé un beneficio che vale l’investimento, ma al contrario includono anche una maggiore velocità e una maggiore costanza nella precisione di piega. Versatilità ed efficienza “Sono macchine al top di gamma come tecnologia di piegatura - sottolinea Enrico Paluan - in quanto abbiamo scelto di automatizzare tutto, anche le più piccole azioni. Questo però non significa che non si possa optare per un utilizzo più “tradizionale”: per esempio, è possibile tener fermo il cambio stampi se bisogna fare un pezzo urgente arrivato all’ultimo minuto, oppure si può attrezzare la macchina in automatico ma facendo il programma da bordo macchina, nel caso ci sia bisogno di una modifica just in time”. L’azienda ha richiesto anche una personalizzazione aggiuntiva su entrambi gli impianti, in modo da consentire una gestione direttamente dall'ufficio tecnico. Grazie ad un software di programmazione CAD/CAM, infatti, viene elaborato un file tridimensionale dal quale il programma genera la sequenza di piegatura migliore; il file di piegatura viene poi inviato alla macchina che si attrezza in automatico, richiamando la sequenza di piegatura direttamente sul controllo numerico. Tutti i dati di attrezzaggio e lavorazione sono salvati a fine lavoro ed esportati nel gestionale per un’analisi dei dati in chiave 4.0. “Con VICLA abbiamo realizzato una soluzione che creasse una sequenza di piegatura in automatico, ma che soprattutto avesse un sistema di attrezzaggio automatizzato, in modo tale che dai disegni 2D e 3D gestiti in ufficio tecnico la macchina fosse in grado di scegliere la configurazione di utensili migliore e la sequenza di piegatura più idonea. La mole di lavoro in ufficio, con queste due macchine, è aumentata data la preparazione dei programmi” conclude Paluan “ ma, allo stesso tempo, è stato riscontrato un aumento di produttività del 30-35%, in particolare nella cosiddetta poca serie. Parlano di noi La rivista Deformazione ha dedicato un approfondimento sul nostro cambio utensili automatico ATC VICLA. Leggi l'articolo Guarda l'intervista Piegatrici precisi e veloci. Un caso di successo: Paluan Srl | VICLA Enrico Paluan, titolare dell'omonima carpenteria, svela in che modo il sistema di cambio utensili automatico VICLA ha aumentato la produttività aziendale ed eliminato gli errori di piega.
Industria 4.0 ovvero la quarta rivoluzione industriale. Se ne sente parlare spesso, ma cosa comporta nei fatti? Si tratta di un cambiamento di parametri secondo i quali si è sinora prodotto o, meglio, un'evoluzione inevitabile e necessaria del nostro modo di produrre migliorando inoltre la qualità e le condizioni di lavoro. A determinare il quarto grande cambiamento dell'era industriale –si parla non a caso di “rivoluzione”– sono l'informatizzazione e la digitalizzazione dei sistemi. Dire Industria 4.0 significa riferirsi, infatti, a un nuovo modo di concepire l'odierno sistema industriale, una trasformazione che interessa la struttura dell'industria nel suo insieme. A essere 4.0 infatti non sarà solo il singolo macchinario, ma l'intero sistema fabbrica. Innovazione, integrazione, efficienza La trasformazione in chiave 4.0 di un'azienda comporta innanzitutto un'analisi approfondita delle proprie strutture, in ogni loro aspetto, e dei propri bisogni e obiettivi. Ogni realtà aziendale è chiamata innanzitutto a comprendere dove si debba e si possa intervenire e, soprattutto, come fare per strutturare al proprio interno il cambiamento verso il mondo digitale. Tre sono gli elementi costituenti di questo nuovo modo di concepire l'industria: l'innovazione tecnologica, basata in particolare su una spinta all'informatizzazione che consente una stretta collaborazione tra tutti gli elementi coinvolti nel processo produttivo; l'integrazione tra i sistemi, tra le diverse parti dell'azienda e tra le varie componenti dell'intera filiera; lo sfruttamento efficiente dell'energia, in cui la riduzione dei consumi è una voce preponderante. Innanzitutto il dato Ma da dove si parte? Basandosi sul processo di digitalizzazione, l'industria 4.0 impone una conoscenza e raccolta sistematica dei dati prodotti, di tutti i dati! Ciò significa non solo quelli inerenti al processo produttivo vero e proprio, ma anche quelli che scaturiscono, per esempio, dalla movimentazione delle merci in entrata e in uscita, o ancora dalla gestione delle risorse e dei rapporti lungo la filiera, in sostanza, qualsiasi aspetto della vita aziendale. Questa consistente mole di informazioni –i cosiddetti Big Data– se correttamente gestita e condivisa, permette di ottimizzare le risorse e di ridurre gli sprechi. Tutto questo si traduce in una diminuzione di ciò che materialmente e in termini di tempo costituisce una perdita per l'azienda. Si snelliscono i processi e i flussi di lavoro, e si rende l'impresa più efficiente, con un risparmio sui costi e quindi con un vantaggio economico. L'evoluzione verso l'industria 4.0 rappresenta anche un'occasione per nuove opportunità lavorative. Dal punto di vista professionale, infatti, la digitalizzazione delle industrie richiederà nei prossimi anni professionisti specializzati con competenze digitali, figure che fino a poco tempo fa non esistevano, e un'attenzione maggiore alla formazione continua del personale. Un piano per innovare Le imprese italiane a che punto sono del processo di evoluzione verso l'era 4.0? A oggi c'è ancora molta strada da fare, ma un significativo passo in avanti è stato compiuto grazie all'intervento del Governo italiano. Con l'intento di aiutare le imprese nel passaggio alla digitalizzazione, dando così impulso allo sviluppo in tal senso del mondo industriale nazionale, nel settembre 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) varò per la prima volta il “Piano Industria 4.0”, oggi diventato “Piano Impresa 4.0”. Un piano nazionale strutturato in misure incentivanti per favorire gli investimenti in innovazione, che furono inserite nella Legge di Bilancio 2017 e successivamente prorogate con la Legge di Bilancio 2018. Con la nuova Legge di Bilancio 2022 sono state riconfermate le misure a sostegno alle imprese che vogliono innovarsi e digitalizzare i processi produttivi. Scarica la guida per scoprire tutte le novità.