La pressa piegatrice ibrida costituisce la più recente evoluzione della piegatura nel mercato attuale. Negli anni i costruttori hanno cercato soluzioni che andassero verso la riduzione delle difficoltà di standardizzazione e di realizzazione dei pezzi in lamiera, ma la piegatura presenta innumerevoli variabili legate al materiale e all’ambiente.
Attraverso strumenti, funzionalità e innovazioni tecnologiche la piegatura si è evoluta partendo in ordine da:
Le presse piegatrici ibride racchiudono in sé il meglio della tecnologia idraulica unita a un sistema di gestione elettronico eccellente.
Tale sistema, stravolge molti degli assiomi che gli operatori hanno ormai radicati nella propria esperienza. Infatti, una cattiva piegatura è quasi sempre imputabile ad una lamiera dallo spessore non costante e di cattiva qualità.
Ma quando finalmente si hanno a disposizione posizionamenti della traversa millesimali, emergono tutti i difetti delle vecchie tecnologie impiegate fino a quel momento.
Si traduce non solo in una maggiore affidabilità sul pezzo singolo, ma anche in una grande ripetibilità.
Il punzone raggiunge sempre lo stesso punto morto inferiore (PMI) al millesimo di millimetro ogni volta con costanza.
Questo avviene anche perché l'olio movimentato è molto meno rispetto a quello presente nelle presse idrauliche sincronizzate tradizionali.
Ne deriva che il range termico durante la lavorazione non influisca affatto nel movimento della traversa.
Il sistema ibrido consente movimenti rapidi e precisi della traversa.
Anche se la velocità di esecuzione non è solo questo, ma è soprattutto dover compiere meno controlli e regolazioni sui pezzi prodotti al fine di snellire infinitamente il processo, aumentando la produttività in modo esponenziale.
È anche sotto questo aspetto che il sistema ibrido dà il meglio di sé.
Quando si accende una pressa tradizionale ci si può facilmente accorgere che l'assorbimento energetico è imponente e costante, a causa della pompa idraulica rimane sempre in moto.
Tutto per un'operazione che si riduce in pochi secondi. La piegatura effettiva di un pezzo, infatti, impiega pochissimo tempo rispetto alle fasi di attrezzaggio, della movimentazione e del controllo. Il sistema ibrido assorbe l'energia di cui ha bisogno solo quando l'operatore attiva la pressa piegatrice.
Per quanto possa essere un costo invisibile, perché non compare evidente come un costo vivo, il risparmio energetico è assolutamente di rilievo.
Quindi vale la pena acquistare una pressa piegatrice con sistema ibrido, anche se questo significa spendere di più rispetto ai sistemi tradizionali. Perché?
Basta rileggere i tre punti precedenti e la conclusione è tratta!
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