Gli utensili per presse piegatrici sono gli elementi fondamentali che consentono di formare la lamiera nelle forme desiderate. Si distinguono in due categorie: utensili superiori: i punzoni, detti anche coltelli o lame. Sono gli utensili fissati al pestone mediante molteplici sistemi di fissaggio. utensili inferiori: chiamati anche matrici, cave o prismi, sono gli utensili montati sul banco della piegatrice e sostengono il materiale durante il processo di piegatura. Che cos'è una pressa piegatrice? Una pressa piegatrice è una macchina utilizzata per piegare la lamiera in varie forme. È composta da una trave superiore, sulla quale sono montati i punzoni, che si muove verticalmente e una banco inferiore, sul quale sono montate le matrici, che rimane stazionaria. La lamiera viene posizionata tra le due travi e il punzone viene premuto verso il basso per piegare il materiale. Esistono diversi tipi di presse piegatrici: presse piegatrici meccaniche, presse piegatrici idrauliche, presse piegatrici ibride, presse piegatrici CNC, presse piegatrici rotative. Leggi la nostra guida completa che descrive nel dettagli cos'è una piegatrice, a cosa serve e quali sono le tipologie di presse piegatrici. Scegliere l'attrezzatura giusta per la pressa piegatrice La scelta dell'attrezzatura appropriata per la tua pressa piegatrice è fondamentale per ottenere risultati accurati ed efficienti. Ecco alcuni fattori chiave da considerare: Tipologia di materiale da piegare: lo spessore, la resistenza e la duttilità del materiale determineranno le migliori opzioni di attrezzatura. Angolo di piega: l'angolo di piega desiderato influenzerà la scelta delle forme di punzone e matrice. Raggio di piega: il raggio di piega avrà un impatto sui requisiti dell'attrezzatura. Configurazione dell'attrezzatura: considera fattori come le aperture delle matrici a V, i profili dei punzoni e i materiali dell'attrezzatura. Capacità della pressa piegatrice: assicurati che la tua attrezzatura sia compatibile con la capacità di tonnellaggio della tua pressa piegatrice. Utilizza i nostri calcolatori online. Di quale materiale sono fatti gli utensili per piegatrici? Gli utensili per la piegatura della lamiera sono sono generalmente realizzati in acciai temprati e rettificati, o rivestiti con carburo di tungsteno, per assicurare una maggiore resistenza all'usura e una lunga durata operativa. Questi materiali offrono un'eccellente resistenza all'usura, durata e resistenza al calore, rendendoli adatti per applicazioni di piegatura impegnative. Matrici e punzoni: come si utilizzano nella piegatura della lamiera? Nelle piegatrici cnc, il processo di piegatura della lamiera viene gestito dal controllo numerico che monitora il movimento della macchina e dei suoi componenti, compresi i punzoni e le matrici. In una piegatura automatica il punzone è spinto nella lamiera dalla macchina, mentre la matrice viene tenuta ferma. Il movimento della macchina viene controllato dal sistema CNC, che garantisce una piegatura precisa. Inserimento degli utensili in piegatrice: alcuni consigli Una corretta impostazione dell'attrezzatura per pressa piegatrice è essenziale per un funzionamento accurato e sicuro. Segui queste linee guida generali: Pulizia: assicurati che l'attrezzatura e il letto della pressa piegatrice siano puliti per evitare graffi e detriti che possano influenzare il processo di piegatura. Allineamento: allinea con cura il punzone e la matrice per garantire un corretto contatto con il materiale. Serraggio: fissa l'attrezzatura in posizione utilizzando i meccanismi di serraggio appropriati. Regolazione della tonnellata: imposta la tonnellata della pressa piegatrice in modo che corrisponda ai requisiti del materiale e della piega. Controlli di sicurezza: effettua controlli di sicurezza prima di azionare la pressa piegatrice per garantire una corretta impostazione e prevenire incidenti. Considerazioni aggiuntive Manutenzione: Una manutenzione regolare, che include pulizia, lubrificazione e ispezione, è essenziale per prolungare la vita dell'utensile e garantire prestazioni ottimali. Stoccaggio dell'attrezzatura: Un corretto stoccaggio aiuta a prevenire danni e prolungare la durata dell'attrezzatura. Utensili superiori: i punzoni I punzoni sono utensili fissati al pistone mediante vari sistemi di fissaggio. I punzoni sono essenzialmente le lame che discendono dall'alto sulla lamiera durante la piegatura, tracciando la linea di piega e determinando così l'altezza successiva della flangia. Come si catalogano i punzoni? Codice prodotto: un identificatore univoco per ogni punzone. Gradi: l'inclinazione delle facce immediatamente adiacenti al raggio della punta. Altezza: l'altezza utile che nello standard europeo è uguale all'altezza totale meno i 30 mm dell'attacco all'intermedio. Gli utensili con un'altezza maggiore consentono un buon utilizzo nella creazione di scatole profonde. Raggio: il raggio della punta del punzone ci mostra visivamente a quale tipo di utilizzo è stato progettato. In generale, un raggio maggiore suggerisce l'uso per materiali più spessi o per piegare lamiera sottile ma con curve di raggio molto grande. Alcuni utensili hanno una punta piatta e hanno usi specifici, ad esempio se il segmento del vertice piatto è abbastanza lungo, nelle pieghe orlate (calandratura) di grandi spessori. Tipologie principali di punzoni (o coltelli) per piegatrici Ci sono molte tipologie di punzoni disponibili per diversi lavori. La selezione del punzone deve essere effettuata solo dopo aver conosciuto le basi di ciascun tipo di punzoni per presse piegatrici. Le principali tipologie sono: Punzone standard Il punzone standard è lo strumento più comune per presse piegatrici. Il suo corpo spesso e la punta stretta generano un tonnellaggio elevato, adatto per piegare materiali più spessi. Il lato interno ha una leggera curva concava con esterni piatti, che consente una piegatura della flangia più corta. Punzoni a punta fine Utilizzare punzoni angolari acuti per curve molto corte, in genere 30° o meno. Possono anche gestire angoli più grandi come 60°. Questi punzoni hanno una punta affilata e un corpo generalmente ingombrante. Punzoni specifici per serramenti Questi punzoni speciali hanno un corpo stretto e una punta angolata che si piega verso l'interno. Sono ideali per creare curve dietro gli angoli, come stipiti e ante delle porte. Punzone a collo di cigno I punzoni a collo di cigno vengono utilizzati per la creazione di profili a forma di U. La loro forma unica impedisce alle contropieghe del pezzo di entrare in collisione con l'utensile. Data la loro particolare forma, i punzoni a collo di cigno sono soggetti a forze trasversali che tendono a piegare gli utensili con un effetto torcente. La conseguenza di ciò è che questa particolare forma di utensile ha una capacità inferiore di sopportare un carico e, quindi, di portata massima. Punzoni a raggio I punzoni superiori a raggio hanno una punta arrotondata invece di una affilata. In questo modo si crea una curva a forma di U invece di una forma a V netta. Sono spesso usati con una matrice a forma di U per angoli arrotondati. Utensili Inferiori: le Matrici Le matrici, anche chiamate cave o prismi, sono gli utensili inferiori attaccati al tavolo della pressa piegatrice. Sono disponibili in varie forme e dimensioni, ma la maggior parte ha un'apertura a V. Gli angoli di apertura comuni della V vanno da 90° (per la coniatura) a 30°. Scegliere la matrice giusta Considera fattori come: Codice prodotto: identifica in modo univoco per ogni matrice. Gradi: indica l'angolo dell'apertura a V della matrice, che determina l'angolo massimo di piega. Raggio: il raggio degli angoli arrotondati della V, che influisce sulla qualità della piega. Tipo di matrice: singola a V, a due vie autocentrante, multi V, piega schiaccia ecc. Comprendendo questi fattori, puoi selezionare gli utensili appropriati per la pressa piegatrice per le tue applicazioni specifiche. Matrici a V Le matrici a V rappresentano il tipo più diffuso di stampo utilizzato nelle presse piegatrici. Il loro scopo principale è creare pieghe lineari sulla lamiera. Questi stampi prendono il nome dalla forma a V del loro incavo, che è progettato appositamente per questa funzione. Matrici Multi-V Le matrici Multi-V sono stampi appositamente disegnati con molteplici cave e angoli diversi, il che offre un elevato grado di flessibilità e precisione nel processo di creazione di pieghe e particolari complessi. Grazie alla loro versatilità, queste matrici si adattano a diverse forme e configurazioni, permettendo di realizzare lavori più dettagliati e di qualità. Matrici a U Le matrici a U vengono impiegate per ottenere pieghe con raggi interni ampi o angoli molto acuti, necessari soprattutto per la formazione di forme cilindriche o sferiche. Questi stampi possono essere con raggi di bordo cava maggiorati, il che favorisce il processo di piegatura ed evita che la lamiera si blocchi all'interno della matrice. Matrici Piegaschiaccia Sono matrici speciali per eseguire una piegatura a schiacciamento, ovvero un processo di piega che permette di eliminare gli spigoli vivi e di aumentare la resistenza meccanica di profili sottili, in particolare nelle zone di piega. Il processo si compone di due passaggi: una piegatura iniziale a 35° e una successiva operazione di schiacciamento per ottenere lo spessore o il profilo finale. Matrici per piega tangenziale o oscillanti Le matrici per piega tangenziale sono formate da tre parti: un blocco con due sedi due rulli fresati delle molle di tenuta La piegatura tangenziale offre un vantaggio significativo nella lavorazione di lamiere con fori e asole, evitando le antiestetiche slabbrature e garantendo una finitura di alta qualità. Sistemi di bloccaggio degli utensili della piegatrice Insieme alla scelta degli utensili della piegatrice, è importante valutare anche il sistema di bloccaggio, in quanto concorre nel determinare la velocità di setup della macchina. Si potrebbe aprire un capitolo intero su come ottimizzare e velocizzare la preparazione della macchina e della zona lavoro e per questo ti invitiamo a leggere i nostri 7 consigli su come ottimizzare la zona lavoro della piegatrice. Le tipologie di bloccaggio utensili si distinguono in base alla tipologia di attacco, che può essere di tipo Promecam, chiamato anche europeo, oppure di tipo WILA. A loro volta, è possibile distinguere i bloccaggio utensili superiori ed inferiori in base alla tecnologia di fissaggio: manuale, semimanuale, idraulica o pneumatica. A questo proposito, leggi il nostro approfondimento e impara a riconoscere le diverse tipologie di bloccaggio utensili. Carico e scarico degli utensili automatico Caricare e scaricare gli utensili della piegatrice richiede tempo e, insieme alla movimentazione dei materiali, è uno dei momenti in cui nasconde la maggiore quantità di sprechi di tempo. VICLA ha progettato il cambio utensili automatico per presse piegatrici, una soluzione automatica di carico e scarico degli utensili della piegatrice che riduce fino a 5 volte il tempo di setup della macchina. Scopri tutto sul cambio utensili automatico: che cos'è, come funziona, vantaggi e svantaggi.
Nuova Inox è una realtà specializzata nella lavorazione dell'acciaio inox conto terzi. Nell'ottica di ottimizzare accuratamente il lavoro, soprattutto nella fase di piegatura, l'azienda ha scelto un cambio utensili automatico per piegatrici progettato su misura da VICLA. La necessità di gestire un vasto numero di codici univoci e tempi di attrezzaggio differenti ha reso cruciale l'adozione di un sistema automatico per l'attrezzaggio utensili della peigatrice. “Abbiamo esaminato le proposte del mercato e scelto le macchine di piegatura VICLA, che soddisfavano le nostre esigenze di intercambiabilità e gestione centralizzata degli utensili”, spiega Fabiano Fieni, direttore generale di Nuova Inox Srl di Rovato (Brescia). L'azienda ha acquistato due piegatrici VICLA .SUPERIOR e un sistema di cambio utensile ATC, riducendo notevolmente i tempi di attrezzaggio e migliorando la fluidità del processo produttivo. Le peculiarità che rendono unico il sistema ATC (Automatic Tool Changer) progettato da VICLA risiedono in tre aspetti chiave: tecnologia ibrida, attrezzaggio automatico, programmazione da remoto. Due presse piegatrici ibride garantiscono pieghe perfette Le presse piegatrici ibride sono dotate di motori brushless ad alto coefficiente energetico, dispositivi per il controllo di piega in tempo reale, come il controllo dell'angolo e la bombatura adattiva. A differenza di una piegatrice elettrica o idraulica, la piegatrice ibrida VICLA è dotata di un impianto idraulico specifico che comprende un circuito idraulico doppio completamente indipendente, ciascuno dotato di un proprio serbatoio, motore, pompa e inverter. Questa scelta costruttiva dimezza il piping e l'impiego di olio idraulico, aumenta la velocità di esecuzione e riduce drasticamente i consumi energetici. Inoltre, non risente dei limiti strutturali tipici di una pressa piegatrice elettrica. La doppia guida conserva stabilità e perpendicolarità della traversa superiore rispetto al piano di lavoro: questo permette di mantenere la precisione di piega con utensili e intermedi differenti, garantendo nel tempo il mantenimento dei centraggi effettuati al collaudo. Le due piegatrici collegate al magazzino utensili automatico dispongono inoltre dell'innovativo sistema Tool Locator che, per mezzo di LED incorporati nel bloccaggio superiore, ha la doppia funzione di indicare la corretta posizione dei punzoni durante la fase di attrezzaggio e di aiutare l’operatore a individuare l’utensile attivo in modalità di produzione. Come funziona il cambio stampi ATC Il cambio stampi automatico ATC di VICLA è concepito proprio per ridurre al minimo i settaggi quando gli attrezzaggi si susseguono uno dopo l’altro; il sistema riesce a ridurli di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali. Inoltre elimina i tempi morti tra una fase e l'altra, consentendo di passare direttamente dal taglio alla piega del pezzo senza dover attendere i tradizionali tempi di attrezzaggio. In Nuova Inox è inoltre possibile sfruttare un unico magazzino utensili su tutte le piegatrici del reparto, mantenendo lo stesso CAM a cui gli operatori erano già abituati. Un valore da non dimenticare In Nuova Inox si è constatato che l’esperienza pluridecennale di piega di un operatore è davvero un valore aggiunto: “abbiamo visto – conclude il direttore generale Fabiano Fieni - che non di rado questa figura professionale è capace di “inventare” una strategia di piegatura migliore di quella che il software stesso suggerisce, perché è la memoria storica dell’azienda, perché è abituato a valutare, fare scelte, preferire una soluzione a un’altra, per esempio ridurre al minimo le rotazioni del pezzo, su 180°, o forse 360°, e così via. Ma non tutti sono così esperti, e allora l’automazione è utilissima nelle operazioni di routine, attraverso le quali anche un neofita può diventare produttivo; anzi, può sfruttare il CAM per far tesoro dei risultati e quindi imparare! Abbiamo messo in opera un mix di macchine piegatrici, magazzino, ergonomia, riduzione dei tempi di setup, sicurezza, senza tralasciare l’approccio 4.0 e il tracciamento delle varie fasi. Siamo certi che questo assetto in azienda ci permetterà di consolidare la nostra attività di carpenteria attraverso una maggiore capacità produttiva, dopo la nostra forte crescita degli ultimi anni. Per quanto riguarda il futuro, guardiamo con attenzione all’automazione per saldature e finiture, sempre pronti a innovare”. e altre caratteristiche avanzate, garantiscono una precisione di piega eccellente,
Uno degli strumenti fondamentali, insieme alla conoscenza delle basi di piegatura della lamiera, è il regolo di piegatura. Questo strumento aiuta a verificare la fattibilità dei pezzi da eseguire con la pressa piegatrice in dotazione e dovrebbe essere utilizzato non solo dal reparto di piegatura ma anche in ufficio tecnico. In questa guida scoprirai come utilizzarlo e dove richiedere il tuo regolo di piegatura in pdf firmato VICLA. Cos'è il Regolo di Piegatura della Lamiera? Il regolo di piegatura della lamiera è un dispositivo che viene utilizzato per misurare e verificare l'angolo di piegatura della lamiera durante il processo di lavorazione. Questo strumento è particolarmente utile per assicurarsi che le pieghe siano realizzabili con le macchine e gli utensili in dotazione. Il punto di partenza per capire la funzione del regolo di piegatura è la matrice. Ogni piega fatta in matrice ha infatti un limite dimensionale al di sotto del quale non si può scendere. In questi casi esistono diverse strade da percorrere. Una di queste consiste nel ridurre la larghezza V della cava. Tale operazione richiede però un aumento della forza di piegatura ed è quindi fondamentale assicurarsi che la piegatrice e gli utensili siano in grado di sostenere tale forza. In altre parole, una volta scelta la matrice V, bisogna assicurarsi che la resistenza degli utensili e la forza di piegatura della macchina consentano di ottenere la piega desiderata. Il regolo di piegatura viene in soccorso e ci fornisce numerose informazioni. Come si utilizza il regolo di piegatura? L'uso del regolo di piegatura della lamiera è abbastanza semplice. A partire dallo spessore della lamiera che si deve lavorare, il regolo riporta delle informazioni importanti sulla larghezza V matrice da utilizzare, il bordo minimo da rispettare e la forza di piegatura necessaria per ottenere il pezzo finito. Bordo minimo di piega Indica la misura minima ottenibile con la matrice scelta. In parole più semplici non è altro che il valore che consente alla lamiera di appoggiarsi su entrambi i lati della matrice. Il bordo minimo corrisponde a metà della matrice più una distanza di sicurezza. Perché è così importante il bordo minimo? Capita spesso che, per i limiti di forza della macchina, sia necessario utilizzare una matrice V più larga, senza però tenere conto del limite imposto dal bordo minimo. Facendo questa veloce verifica con il regolo di piegatura potremmo accorgerci che il pezzo non è realizzabile con la macchina in dotazione. Matrice e problematiche di piegatura Utilizzando il regolo di piegatura di VICLA è possibile vedere che il range di scelta della matrice è piuttosto vario. Nonostante questo, è sempre consigliabile scegliere il valore indicato nella parte centrale della tabella, proprio al di sotto dello spessore. Perché? Come abbiamo anticipato all’inizio, ad una determinata larghezza V della cava, corrisponde una forza di piegatura diversa. Più precisamente, al diminuire della larghezza, aumenta la forza necessaria. Questo aspetto, sebbene spesso ignorato in carpenteria, è responsabile di non pochi disastri ed è uno dei 5 errori più comuni in fase di piegatura. La forza di piegatura è strettamente legata alla resistenza degli utensili e ai limiti progettuali della macchina. Non è mai una buona cosa forzare tali limiti e rischiare di rompere gli utensili e la piegatrice! Un altro aspetto riguarda l’intensificarsi dei fattori di variabilità della lamiera. Al diminuire della larghezza V della cava, infatti, aumenta l’intensità con cui si manifestano le variabili intrinseche della lamiera. Regolo di piegatura in pdf Ti piacerebbe ricevere una copia del regolo di piegatura firmato VICLA? Contattaci e te lo spediremo!
La lavorazione dell'acciaio inox è un processo fondamentale in numerosi settori industriali, grazie alle caratteristiche uniche di questo materiale, come la resistenza alla corrosione, la durabilità e l'estetica. L'acciaio inossidabile, detto anche inox, è uno dei materiali più utilizzati nel campo della lavorazione della lamiera: viene ampiamente utilizzato nell'industria alimentare, nella costruzione, nella produzione di apparecchiature medicali e in molte altre applicazioni. Nel campo della piegatura della lamiera, questo materiale nasconde non poche insidie. A questo proposito abbiamo intervistato due aziende specializzate nella lavorazione inox, per capire quali sono le difficoltà e le soluzioni che hanno adottato in fase di piegatura. Le sfide della lavorazione dell’acciaio inox Destinati ai più vari settori applicativi, dall’Ho.Re.Ca. al packaging passando al food& beverage, i particolari in acciaio inox sono apprezzati per le loro caratteristiche di elevata resistenza alla corrosione, garanzia di igiene e finiture estetiche di forte impatto. Queste stesse caratteristiche che rendono il materiale così richiesto pongono però sfide e problematiche durante la sua lavorazione e, in particolare, durante di fase di piegatura. In questo flusso produttivo la piegatura ha ovviamente un ruolo fondamentale visto che, come conferma Davide Chinellato (Responsabile di Produzione di Inox Piave di San Fior) la lavorazione dell’acciaio inox pone diverse complessità. “Serve una pressa piegatrice che sappia gestire queste lamiere che non sono la classica lamiera piana, ma che hanno subito diverse lavorazioni risultando quindi deformate e con spessore variabile. L’importante è riuscire a piegare in modo costante e uniforme su tutta la lunghezza del pezzo”. Oltre alla qualità della piega è fondamentale la velocità con cui si esegue la lavorazione. “Oggi chiediamo presse piegatrici che abbiano e velocità altissime di lavorazione, rispettando però sempre le normative di sicurezza. È un punto fondamentale, che una volta era impossibile, perché i dispositivi di sicurezza rallentavano il lavoro e lo rendevano più complesso. Sulle macchine VICLA invece la completa sicurezza non si traduce in una riduzione delle performance” afferma Davide Chinellato. L’acciaio inox è un materiale che, per le sue caratteristiche, richiede una grande precisione e cura, altrimenti si rischiano difetti sul prodotto finito che diventano molto evidenti. Marco Nervi, titolare di C.L.A. LAVORAZIONE INOX, azienda specializzata in lavorazioni di acciaio inox grezze, ritiene che “Per quanto riguarda la piegatura, ad esempio, si deve ottenere una piega perfettamente lineare e continua su tutta la lunghezza del pezzo. Se la piegatrice non esegue la piegatura con la stessa potenza, magari riducendo la forza nel centro, la piega ne risulta leggermente aperta o leggermente chiusa”. La scelta del giusta piegatrice In questo senso, anche la scelta della giusta pressa piegatrice gioca un ruolo fondamentale nella riuscita del pezzo giusto al primo colpo. Quando si parla di aziende abituate a gestire numerose commesse, organizzate con reparti che lavorano perfettamente in simbiosi come un unico ingranaggio, è vitale scegliere il giusto macchinario che garantisca precisione, ripetibilità e affidabilità. Inox Piave, ad esempio, ha scelto una configurazione particolare di pressa piegatrice che li consentisse di lavorare alcuni particolari unici sul mercato. La macchina, che ha richiesto un anno intero di lavoro, è dotata di 5 riscontri. In pratica si compone di una traversa singola, che fa la movimentazione generale dei fermi, più quattro fermi indipendenti da regolare in base alle esigenze. I vantaggi della piegatrice ibrida Tra una piegatrice idraulica, elettrica ed ibrida, l’azienda ha optato per una piegatrice ibrida per i suoi numerosi vantaggi. Innanzitutto la ripetibilità costante, garantita da un circuito compatto composto da piping ridotto, in cui l’impianto è in presa diretta tra pompa e motore. C’è poi la velocità. In una pressa piegatrice ibrida, l’innovazione tecnologica ruota attorno alla spinta della macchina: il sistema si compone di un asse elettrico dotato di frizione idraulica, dotato di un motore elettrico brushless, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Infine, la versatilità maggiore rispetto ad una piegatrice elettrica, come sostiene Chinellato “per il tipo di piegature che realizziamo internamente l’opzione completamente elettrica non garantisce le performance richieste e quindi, anche per questo motivo, abbiamo scelto la tecnologia ibrida di VICLA”. La scelta dei giusti utensili Un altro elemento da tenere in considerazione quando si parla di lavorazione dell’acciaio inox è legato al costo, come spiega Nervi “Negli ultimi anni abbiamo registrato un incremento dei costi del materiale, non so se legato a dinamiche speculative, in particolare nel primo semestre del 2022 in cui era diventato difficile trovare il materiale. Anche questo motivo, soprattutto unito alla delicatezza del materiale, rende fondamentale evitare ogni tipo di scarto: il componente in acciaio inox se si segna diventa inutilizzabile, specie nelle applicazioni come quelle dell’arredo dove è a vista”. Materiali come inox AISI 304, ferro, zincato, rame, ottone, alluminio mandorlato e alluminio verniciato richiedono una grande precisione e cura, altrimenti si rischiano difetti che sul prodotto finito diventano molto evidenti. Oltre alla scelta della piegatrice più adatta, è importante utilizzare utensili che non segnino il materiale, come ad esempio l'utilizzo di pellicola protettive che si interpongono tra la lamiera e la matrice e proteggono il materiale. Il Fattore K nella Lavorazione della Lamiera Un aspetto critico nella lavorazione della lamiera, inclusa quella in acciaio inox, è il fattore K. Questo fattore è essenziale per determinare la precisione nei processi di piegatura della lamiera. Il fattore K rappresenta il rapporto tra lo spessore del materiale e il raggio neutro, influenzando direttamente il risultato finale della piegatura. Per approfondire ulteriormente questo concetto e capire come influenzi la lavorazione dell'acciaio inox, ti invitiamo a leggere il nostro articolo sul fattore K lamiera.
La scelta del materiale giusto è fondamentale per qualsiasi progetto di lavorazione della lamiera. Comprendere la composizione e le caratteristiche di questi materiali, come interagiscono con la pressa piegatrice, e quali sono le variabili della lamiera, è essenziale per un corretto calcolo degli sviluppi. Diversi materiali offrono caratteristiche uniche che possono influenzare significativamente la resistenza, la durata, la lavorabilità e l’aspetto estetico del prodotto finale. Acciaio Nel corso della storia, l'acciaio è sempre stato impiegato in modo assai versatile. Tale materiale è stato indispensabile per l'innovazione tecnologica di tutto il mondo. Infatti, senza la sua disponibilità e il suo basso costo, la rivoluzione industriale non sarebbe stata possibile. Col passare del tempo, le tecniche di produzione dell'acciaio sono state perfezionate. Quando si parla di acciaio, è opportuno distinguere due grandi famiglie: Acciai non legati: costituiti da leghe di ferro e carbonio Acciai legati: leghe in cui, oltre a ferro e carbonio, sono presenti altri elementi. Oltre alla presenza di elementi, esistono diversi tipologie di acciaio sulla base della percentuale di carbonio presente. In generale, maggiore è la presenza di carbonio, maggiore sarà la durezza. Quando si parla di acciai dolci o duri, quindi, si fa riferimento alla concentrazione di carbonio. In generale, è possibile distinguere l’acciaio in queste classi: extra dolci: 0,5-0.25% di carbonio dolci: 0,15 – 0,25% di carbonio semidolci: 0,25 – 0,40% di carbonio semiduri: 0,40 – 0,60% di carbonio duri: 0,60% - 0,70% di carbonio durissimi: 0,70% - 0,80% di carbonio extraduri: 0,80 – 0,85% di carbonio Acciai legati Abbiamo detto che gli acciai legati metalliche che mischiano altri elementi oltre al ferro e al carbonio. Uno dei più famosi è sicuramente l’acciaio inox. Acciaio inox L’acciaio inox (o Stainless Steel, in inglese) è costituito da un’alta percentuale di cromo che rende il materiale molto resistente alla corrosione e alla temperatura; il cromo, inoltre, dona grande malleabilità e rende l’acciaio inox un materiale impiegato in numerosissime applicazioni. Nella pressopiegatura, vengono utilizzate diverse tipologie di acciaio inossidabile, ciascuna con caratteristiche specifiche che le rendono adatte a particolari applicazioni. Le tipologie di acciaio inossidabile più comunemente impiegate sono: Acciaio Inox Serie 300 Acciaio Inox 304: è il tipo più comune e versatile di acciaio inox ed è noto anche con il nome di inox 18/10 per via delle percentuali di cromo e nichel presenti nella lega. È noto per la sua eccellente resistenza alla corrosione e alla formabilità. Questo materiale è spesso utilizzato per applicazioni che richiedono un'elevata resistenza alla corrosione, come nelle cucine commerciali, negli elettrodomestici e nelle attrezzature per la lavorazione degli alimenti. Acciaio Inox 316: oltre a nichel e cromo, contiene anche molibdeno, che migliora ulteriormente la resistenza alla corrosione, in particolare contro gli ambienti salini e chimici. È ampiamente utilizzato in applicazioni marine, chimiche, farmaceutiche e medicali, dove l'ambiente è particolarmente aggressivo. Acciaio Inox Serie 400 Acciaio Inox 430: è un tipo di acciaio ferritico con buona resistenza alla corrosione e buone proprietà meccaniche. È spesso utilizzato per applicazioni interne come pannelli di elettrodomestici e rivestimenti architettonici. Tuttavia, rispetto alla serie 300, ha una resistenza alla corrosione inferiore e una minore malleabilità. Acciaio Inox 410: offre un buon equilibrio tra resistenza alla corrosione e durezza. È utilizzato per applicazioni che richiedono elevata resistenza all'usura e moderata resistenza alla corrosione, come utensili da taglio, lame e attrezzature industriali. Acciao Cor-Ten L’acciaio corten, anche detto cor-ten, è una particolare lega di acciaio dal colore bruno-rossastro. Il nome COR-TEN deriva dall’unione di “corrosion resistance” (COR) e “tensile strength” (TEN), ed evidenzia le sue principali caratteristiche di resistenza alla corrosione e resistenza alla trazione. La proprietà principale dell’acciaio corten è la sua rara ed unica capacità di autoproteggersi naturalmente dalla corrosione, una reazione di tipo ossidativo che risponde alle sollecitazioni dell’ambiente circostante e che porta allo sviluppo di una patina di ossido superficiale che, se scalfita o rimossa, si rigenera costantemente nel tempo. Oltre all’acciaio, è possibile piegare altri materiali. Alluminio L'alluminio è un altro materiale molto popolare nella lavorazione della lamiera grazie alla sua leggerezza, resistenza alla corrosione e facilità di lavorazione. È utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dall'industria aerospaziale all'automotive, fino agli elettrodomestici. L'alluminio può essere anodizzato per migliorare ulteriormente la sua resistenza alla corrosione e la sua estetica. Rame Il rame è noto per la sua eccellente conducibilità elettrica e termica. Questo lo rende ideale per applicazioni elettriche e di riscaldamento. Inoltre, il rame ha una buona resistenza alla corrosione e può sviluppare una patina protettiva che gli conferisce un aspetto distintivo e attraente. Tuttavia, è un materiale relativamente costoso e viene spesso utilizzato in applicazioni specializzate. Ottone L'ottone, una lega di rame e zinco, è apprezzato per la sua facilità di lavorazione, resistenza alla corrosione e aspetto dorato. È ampiamente utilizzato in componenti decorativi, strumenti musicali e accessori idraulici. La sua malleabilità consente di ottenere dettagli precisi e complessi, rendendolo ideale per lavorazioni di precisione. Titanio Il titanio è un materiale altamente resistente e leggero, noto per la sua eccellente resistenza alla corrosione e capacità di mantenere la sua integrità strutturale anche a temperature elevate. È utilizzato in settori che richiedono prestazioni superiori, come l'industria aerospaziale, medicale e militare. Lo svantaggio è che il titanio è costoso e richiede tecniche di lavorazione specializzate. Conclusioni La scelta del materiale per la lavorazione della lamiera dipende da numerosi fattori, tra cui le proprietà meccaniche richieste, la resistenza alla corrosione, il costo e l'applicazione finale del prodotto. Ogni materiale offre vantaggi unici e può influenzare significativamente il processo di produzione e le prestazioni del prodotto finale. Comprendere le caratteristiche e le interazioni di questi materiali è essenziale per realizzare progetti di successo nella lavorazione della lamiera. Ti interessa scoprire quali sono le principali caratteristiche di una pressa piegatrice? Scarica gratis il nostro manuale di pressopiegatura!
Chi lavora nel campo della piegatura della lamiera, sa che lavorare il metallo, anche a livello industriale, è una vera e propria arte. Quando si parla di deformazione della lamiera è bene distinguere innanzitutto quali sono le tre principali tipologie, perché ognuna di esse influenza il calcolo e lo sviluppo della lamiera. Ecco quindi che una buona comprensione di come è fatta una pressa piegatrice, unita ad una conoscenza solida dei principi di progettazione, può migliorare significativamente la qualità del prodotto finale. Quali sono le tipologie di piegatura della lamiera La piegatura della lamiera è un processo di lavorazione meccanica a freddo che deforma permanentemente il materiale applicando forze tramite un punzone. Esistono diverse tecniche di piegatura della lamiera, ciascuna adattata ai risultati desiderati. L'attrezzatura principale comprende uno stampo costituito da un punzone, azionato da una pressa piegatrice, e una matrice, spesso a forma di V, scelta in base al tipo di piegatura da eseguire. La combinazione di questi elementi, uniti alle peculiarità del materiale da lavorare, possono creare risultati di piega diversi tra loro. Piegatura in aria La piegatura in aria deve il suo nome al fatto che la lamiera viene lavorata in sospensione, senza alcun contatto tra il pezzo e le facce interne della matrice. Di fatto, rimane uno spazio tra il fondo della cava e la lamiera. Ad oggi, questa modalità è sicuramente la più diffusa nella piegatura a tre punti, in quanto è lo standard nelle macchine nuove. Caratteristiche della piegatura in aria Le caratteristiche della piegatura in aria sono davvero molteplici, soprattutto se relazionata con le altre due modalità. È la più versatile, in quanto consente di ottenere una gamma più vasta di angoli di piega: da 180° a valori inferiori a 90° fino al limite massimo della matrice, ossia dal valore del suo angolo. Da ciò si evince che la piegatura in aria è immediatamente riconoscibile perché adotta matrici con angoli inferiori a 88°. Rimanendo, ad esempio, all'interno del diffusissimo standard Promecam, generalmente si trovano matrici in aria con inclinazioni della V pari a 60°, 45°, 30°. Necessita di minore forza di piegatura rispetto alla coniatura e alla modalità a fondo matrice o semiconiatura. Nella tecnica di piegatura ad aria, il raggio di piegatura della lamiera è più ampio e, di conseguenza, si genera un maggior ritorno elastico. La piegatura ad aria è la scelta preferita nella piegatura moderna perché ha la caratteristica di lasciare la lamiera libera di deformarsi con la propria naturale flessione senza interferenze. Infatti, l’assenza di contatto tra il materiale e le facce interne della matrice, o la penetrazione del punzone nel raggio, fa sì che la piegatura ad aria sia l'unica modalità adatta ai sistemi di controllo dell'angolo. La piegatura in aria necessita di sviluppi più corti, proprio in virtù delle maggiori dimensioni dei raggi interni. Quali sono i limiti? Sono pochi i limiti della piegatura in aria, ma è bene fare alcune considerazioni. Nel caso in cui volessimo piegare degli articoli con scantonature a gradi, la piegatura in aria non è la scelta migliore, perché il ricciolo di sfogo che si crea durante la lavorazione in corrispondenza dello spigolo potrebbe non essere tollerato, specie quando si ha bisogno di finiture estetiche o accoppiamenti. In questi casi, così come quando un foro è vicino alla linea di piega, è sicuramente consigliabile una matrice per piegatura tangenziale (figura 3.8) o, al limite, a 88°. Inoltre, nei casi in cui si stia piegando l'acciaio inossidabile, può essere preferibile ridurre la larghezza della V per non far scaturire dei raggi troppo ampi ed esteticamente meno appaganti. Proprio per questo, diverse aziende preferiscono andare sotto cava con l'inox. Piegatura a fondo matrice Cronologicamente, la piegatura a fondo matrice è la seconda apparsa nel mondo della piegatura dopo la coniatura (coining in inglese) ed è nata per contrastare i limiti oggettivi di quest’ultima. La coniatura, infatti, prevede in condizioni standard l’utilizzo di un punzone e di una matrice a 90°: tanti quanti dovranno essere raggiunti dalla piega del pezzo da eseguire. Ne consegue, tuttavia, che la forza necessaria per ottenere una coniatura sia molto elevata e che non risulti applicabile per spessori maggiori (indicativamente dai 2 mm in su) o per materiali con un ritorno elastico più ampio. La semiconiatura ha il grande vantaggio di permettere una certa costanza d’angolo con alcuni dei pregi della suddetta coniatura, seppur necessitando di molta meno forza. Il segreto e la peculiarità deriva dal fatto che lo stampaggio viene parzializzato strettamente nell’area del raggio di piegatura. Coniatura La coniatura, quando si utilizzano utensili standard, è da subito riconoscibile, in quanto necessita di punzoni e matrici con angoli di 90°. In pratica, gli utensili superiori e inferiori hanno lo stesso valore delle pieghe che si desidera ottenere. Un'altra caratteristica evidente è l'adozione di matrici più strette rispetto alla piegatura in aria che, nella maggioranza dei casi, indica come dimensione preferenziale di V il valore che si ricava moltiplicando lo spessore per 8. In caso di coniatura vengono consigliate matrici con larghezza V=spessore x 5. L'altra caratteristica fondamentale è la grande forza di cui si deve disporre per poter effettuare una coniatura effettiva e perfetta e che, indicativamente, è pari a 4,5 volte quella della piegatura in aria, a parità di condizioni. C'è da aggiungere che la coniatura rappresenta la madre tra le tre modalità per il semplice motivo che le piegatrici di un tempo non avevano sistemi di gestione dell'avvicinamento tra punzone e matrice o, per lo meno, non sufficientemente precisi. Per questo c'era la tendenza o la necessità diffusa di andare a pacco, ossia di schiacciare totalmente il materiale tra gli utensili come avviene nello stampaggio. Per quanto riguarda gli sviluppi, invece, esistono degli approcci teorici leggermente diversi a seconda del metodo che adottiamo. Per alcuni storici manuali tecnici il raggio interno è del tutto paragonabile al raggio del punzone in quanto, durante la fase finale della piegatura, la lastra ne copia fedelmente la forma e la dimensione. La coniatura ha un andamento durante il ciclo di piega assolutamente inconfondibile. La peculiarità della coniatura è che lo schiacciamento della lamiera tra le facce del punzone e le pareti interne della cava è totale. Questo processo non coinvolge esclusivamente il vertice dell'utensile, ma anche i lati inclinati. ll raggiungimento della esatta quota di coniatura si avverte solitamente con un cambio di suono e con l'osservazione che il pezzo viene letteralmente accompagnato a pacco: è totalmente inutile e sconsigliato spingere oltre per non danneggiare gli utensili o la macchina. Il vantaggio della coniatura risiede nella grande ripetibilità. Trattandosi di un vero e proprio stampaggio, permette l'annullamento del ritorno elastico con una standardizzazione assolutamente rilevante. Nella pratica, una volta raggiunta la corretta quota di coniatura, è possibile ridurre o addirittura azzerare il controllo dei valori degli angoli di piega tra un pezzo e l’altro. Ci sono casi in cui adottare una coniatura al posto di una piegatura in aria riduce notevolmente le tempistiche di esecuzione con un conseguente aumento della produttività. Tipicamente ciò può avvenire in presenza di pezzi di ridotte dimensioni, fino a 2mm di spessore e con materiali comuni quali S235 o AISI 304 in lotti medi o numerosi. Quali sono i limiti? I limiti della coniatura sono diversi: È impossibile effettuare pieghe con angoli inferiori di 90°; Necessita di grande forza ed è quindi adatta per spessori sottili; C’è molta confusione attorno a questa modalità di piega. Schiacciatura o Appiattimento Questo metodo prevede una pre-piega iniziale della lamiera con un angolo compreso tra 26° e 35°, seguita da una fase di schiacciamento dove la lamiera viene completamente o parzialmente compressa usando apposite presse. È utilizzato principalmente per aumentare la rigidità, proteggere i bordi e prevenire spigoli liberi. Manuale di piegatura (anche in pdf!) Sei un piegatore, oppure lavori in ufficio tecnico e ti piacerebbe leggere un manuale interamente dedicato al mondo delle presse piegatrici e della piegatura della lamiera? In VICLA abbiamo scritto un libro dal titolo Pieghe d'Arte - Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale in cui parliamo di diversi aspetti: configurazione della pressa piegatrice calcolo degli sviluppo, fattore k, piano neutro, ritorno elastico fattori di variabilità della lamiera evoluzione e storia della pressa piegatrice tecnologie per il controllo della piegatura come il sistema di bombatura, il controllo dell'angolo Se ti interessa, ordina una copia qui; paghi solo le spese di spedizione e possiamo inviarti anche la versione in pdf!
Incentivi fiscali per le imprese che investono nel Mezzogiorno: il Ministro Giorgetti ha firmato il decreto che sblocca 1,8 miliardi di euro a partire da inizio 2024. Obiettivo? Sostenere lo sviluppo e la crescita economica delle regioni meridionali che decidono di investire in beni materiali, incluse presse piegatrici per lamiera e cesoie. Le aliquote sono differenziate per regione e per dimensione dell'azienda. Ad esempio: in Sicilia e Calabria una piccola impresa può beneficiare fino al 60% di incentivi fiscali, rispetto al 35% riservato ad un azienda simile ma ubicata in Abruzzo. Il grafico sotto mostra chiaramente la distribuzione delle aliquote in ogni regione. fonte immagine: https://www.studio-associato.eu/2024/05/20/zes-unica-sbloccati-18-miliardi-di-euro-per-il-mezzogiorno/ Come funziona la domanda per la ZES Unica? Dal 12 giugno al 12 luglio 2024: le imprese potranno comunicare all'Agenzia delle Entrate le spese ammissibili sostenute dall'1 gennaio 2024 e quelle previste fino al 15 novembre 2024 per beneficiare degli incentivi. ZES Unica cumulabile con Industria 4.0: simulazione dell'investimento L'aspetto interessante della manovra è la possibilità di cumulare l'agevolazione ZES con gli incentivi Industria 4.0. Cosa aspetti? Investi nel Sud e cogli questa imperdibile opportunità! In VICLA siamo già pronti con i nostri consulenti per portare avanti la domanda. Richiedi subito un preventivo per la tua nuova pressa piegatrice e blocca ora il prezzo. Per maggiori informazioni sulla ZES Unica: Visita il sito web della Struttura di Missione ZES Unica: https://www.strutturazes.gov.it/it/
Indipendentemente dal settore in cui opera un’impresa, oggi non si può negare l’importanza del digital marketing per la promozione di prodotti o servizi. Infatti, sia le piccole attività locali sia le grandi multinazionali hanno la necessità di essere presenti online con una strategia solida. Esistono diverse tecniche e strategie che una carpenteria metallica può utilizzare per ottenere ottimi risultati nel medio-lungo periodo. Con l'espressione marketing B2B si fa riferimento a un ambiente business-to-business, ovvero lo spazio commerciale in cui le aziende scambiano prodotti, servizi o informazioni con altre aziende. Il marketing B2B ha delle caratteristiche uniche che lo distinguono da qualsiasi altra tipologia: il valore delle vendite è più alto; il processo di vendita è più complesso e di solito dura diversi mesi; la decisione di acquisto è un processo molto complesso che coinvolge diversi soggetti (il titolare, il responsabile tecnico ecc.) e ciò implica che bisogna parlare con diversi attori. Uno degli obiettivi principali del marketing digitale B2B riguarda la generazione di contatti qualificati da trasferire al reparto commerciale. Già solo questo punto dovrebbe fare emergere la complessità del settore e delle attività di marketing: attrarre potenziali acquirenti in linea con le aspettative non è facile ed è per questo che molti imprenditori sono scettici sull’efficacia di investire sui canali online. Il nostro target non è online Questa è una delle obiezioni più comuni e diffuse, ma è errata. Quasi tutti i potenziali clienti utilizzano internet per ricercare informazioni, confrontare prodotti e prendere decisioni d'acquisto. Data la complessità del prodotto e del processo di vendita, è molto difficile vendere un prodotto B2B online, se non impossibile, e la trattativa di vendita deve ancora essere gestita dal reparto commerciale. A questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda: se la vendita è ancora gestita dal reparto commerciale, come si misura l’efficacia di una strategia di marketing? Innanzitutto, il risultato di marketing si misura nella qualità dei contatti generati, in quanto la negoziazione e la chiusura della trattativa viene portata avanti dai venditori. Si tratta di una sottile, ma importante differenza che è fondamentale chiarire. In secondo luogo, è vero che non tutti i business si adattano ad una vendita diretta online, per via della complessità del prodotto, ma oggi tutti i potenziali acquirenti fanno ricerche sul prodotto prima di richiedere un preventivo. Prima di internet, l’agente/venditore era l’unico intermediario con il cliente finale. Era lui il detentore delle conoscenze e il cliente doveva necessariamente fidarsi di lui. Reperire altre informazioni era difficile; non esistevano forum, community, siti internet. Niente. Oggi invece, la maggior parte degli acquirenti svolge numerosissime ricerche indipendenti e viene influenzata online. Prima di passare all'acquisto, i tipici acquirenti B2B di oggi possono consultare cataloghi online, effettuare molteplici ricerche su Google oppure visitare i siti web dei brand. Cercano le specifiche del prodotto e i confronti tra brand per individuare le offerte o le promozioni migliori. È solo a questo punto che si dirigono in azienda e portano a termine l'acquisto. Farsi trovare online con informazioni esaustive sui propri prodotti è quindi vitale per non perdere opportunità di business. Gli acquirenti B2B, quindi, si affidano sempre di più a internet per raccogliere informazioni e influenzare le proprie decisioni di acquisto. Quando effettuano una ricerca online hanno ben chiare le loro necessità e sono alla ricerca di risposte precise ed esaustive. Per questo motivo è importante che i contenuti siano di alta qualità, composti da informazioni rilevanti e da descrizioni approfondite dei vantaggi che si ottengono comprando quel prodotto/servizio. Abbiamo già un sito web, quindi non abbiamo bisogno di altro Un sito web è solo un punto di partenza, ma non basta. È necessario raggiungere i potenziali clienti ovunque si trovino. Il marketing digitale, quindi, è molto più di un semplice sito web e include SEO, campagne digitali online, social media marketing, email marketing e molto altro. Inoltre, il marketing digitale può essere molto conveniente, soprattutto se confrontato con i canali tradizionali come la pubblicità cartacea o televisiva ed è possibile ottenere un ottimo ritorno sull'investimento (ROI) con una strategia ben pianificata e implementata. Come impostare una strategia di marketing per una carpenteria conto terzi La prima cosa di cui occuparsi è fare un’analisi SWOT. Per farlo basta creare una matrice divisa in quattro campi e inserire i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce. In questo modo si potrebbe scoprire, ad esempio, che la propria azienda è tra le pochissime realtà a poter realizzare un determinato lavoro, ma potrebbe essere completamente sconosciuta ai suoi potenziali clienti. Successivamente bisogna capire come veicolare il messaggio alle giuste persone e per farlo è fondamentale conoscere chi sono i propri potenziali clienti. In particolare, bisogna scoprire quali sono i canali su cui è presente il target e quale tipo di messaggio comunicativo veicolare “parlando la lingua del target”. Per farlo, è possibile percorrere diverse strade: Sondaggi: è consigliato creare dei mini sondaggio da mandare sia alle persone con cui sono stati fissati degli appuntamenti, sia ai clienti passati o attuali ponendo domande specifiche. Questo tipo di messaggi veloci ed informali possono essere costruiti gratuitamente utilizzando Google Forms. In alternativa, se presente in azienda, si può coinvolgere il servizio assistenza clienti e raccogliere tutte le informazioni utili sulla propria clientela. Community di Facebook o Linkedin: i gruppi di settore sono una fonte inestimabile di informazioni perché è il luogo dove le persone scambiano informazioni, pareri e opinioni su un determinato argomento. È molto probabile che esista una community dedicata alla lavorazione della lamiera e ai lavori di carpenteria. Per considerarsi rilevante, un gruppo di Facebook dovrebbe avere almeno 300 iscritti. Leggere recensioni e riviste di settore: le recensioni sulla propria pagina Facebook o Google sono una miniera di informazioni per capire quali sono i punti di forza e di debolezza del proprio brand. Si possono inoltre ricavare ottimi spunti per costruire i messaggi per campagne online. Una volta raccolte queste informazioni, si crea una strategia di marketing in base all’obiettivo che si vuole raggiungere. Prendiamo come esempio una carpenteria conto terzi che ha recentemente ampliato il proprio parco macchine ed è ora in grado di velocizzare i processi e aumentare la propria capacità produttiva. Il suo obiettivo quindi è trovare potenziali clienti di medie-grandi dimensioni con cui stipulare commesse importanti. La strategia canonica di solito prevede una fase iniziale in cui si cerca di farsi conoscere, successivamente si creano contenuti per coinvolgere e interessare il target e infine si cerca di convincere il potenziale cliente a richiedere un preventivo. A seconda degli obiettivi di business, del budget e delle tempistiche, si può lavorare anche in senso opposto, ovvero si punta subito ad ottenere la vendita/la richiesta di preventivo. Ritornando all’esempio della carpenteria, una volta compreso il target e i canali in cui è presente (Google, Youtube, Facebook ecc) si potrebbe procedere in senso inverso, ovvero: creare una campagna online su Facebook (magari con un video che mostra le tipologie di prodotto che si fanno, il parco macchine a disposizione e la tempestività nel realizzare le commesse) con l’obiettivo di ottenere subito delle richieste di preventivo e lavorare poi sugli altri punti per generare passaparola e per far conoscere l’azienda. Questo processo apparentemente semplice, si traduce in una moltitudine di attività che riguardano sito, canali social, campagne online. Nello specifico, assicurarsi che il sito funzioni e carichi le pagine correttamente, verificare che tutte le informazioni di contatto, gli orari di apertura, le foto siano aggiornate, mettere in evidenza i punti di forza dell’azienda (ad esempio il parco macchine), creare contenuti che mostrino un problema comune al proprio target e la relativa soluzione. Non esiste una ricetta universale, perché ogni azienda è diversa e ha le sue peculiarità. Chi inizia è già a metà dell’opera A prescindere da quale sia l'obiettivo, ciò che decreta il successo o il fallimento di una strategia online è sempre legato alla capacità di comprendere i problemi e le necessità dei propri potenziali clienti e riuscire a comunicare efficacemente con loro; non ha niente a che fare con i tecnicismi delle piattaforme che, come tali, sono dei semplici strumenti e non possono leggere nella mente del target. Un aspetto poco considerato da chi si approccia per la prima volta al marketing digitale è che per vedere risultati concreti di business servono costanza, perseveranza e dedizione. Generalmente, occorrono un paio di mesi per testare le campagne a pagamento prima di poter trarre conclusioni; questo perché è necessario che le piattaforme abbiano il tempo di mostrare le inserzioni a un numero elevato di persone per restituire una cospicua mole di dati su cui fare le dovute analisi. Non bisogna quindi scoraggiarsi se nei primi mesi non si vedono grandi risultati perché è molto probabile che sia ancora troppo presto per fare delle valutazioni di performance. Conclusioni Il marketing digitale è un'opportunità irrinunciabile per le carpenterie che desiderano crescere e prosperare nel mercato odierno. Le obiezioni comuni al marketing digitale, come il nostro target non è online o abbiamo già un sito web, sono prive di fondamento. Con una strategia ben pianificata e implementata, il marketing digitale può generare contatti qualificati; aumentare la visibilità online; migliorare la customer experience e incrementare le vendite. Per ottenere risultati concreti, è fondamentale comprendere le esigenze e i problemi del target di riferimento; creare contenuti di alta qualità e rilevanti; utilizzare i canali giusti per raggiungere il target; monitorare e misurare i risultati.