La crescente domanda di piegatori esperti, dove il know-how pratico non basta più, ha rafforzato ancora di più la nostra idea di organizzare un CORSO DI PIEGATURA, teorico/pratico, in collaborazione con Emiliano Corrieri, fondatore dell’Accademia della Piegatura, e Upt Italia. Numerosissime le iscrizioni e le partecipazioni di piegatori esperti, ma non solo, tanta voglia di imparare e di formazione ancora più tecnica anche da parte di giovani piegatori e di personale che lavora in ufficio tecnico. Siamo stati molto contenti della richiesta di Enrico Mangili di Upt di organizzare un corso di piegatura - afferma Corrado Nucci, co-titolare e Direttore Commerciale di VICLA - e abbiamo preso al volo l'opportunità di ospitare un evento formativo con un esperto come Emiliano Corrieri dell'Accademia della Piegatura. La giornata ha visto quasi una trentina di partecipanti più o meno esperti che hanno potuto confrontarsi sulle dinamiche che avvengono sui vari materiali e sul perché piegare è una fase delicata della lavorazione della lamiera. Quando la teoria e la pratica si fondono insieme il risultato è eccellente. Molte aziende hanno capito l’importanza di investire sulla formazione per ottenere un elevato vantaggio competitivo dal connubio vincente di uomo/macchina. Il cambiamento industriale in corso richiede di rendere sempre più efficiente il ciclo produttivo, mantenendo bassi i costi di produzione senza compromettere la qualità. Fattori come la crescente domanda di personalizzazione dei prodotti, da una parte, e la difficoltà di reperire manodopera qualificata, dall’altra, spingono le aziende a dover riorganizzare i reparti produttivi per rimanere competitive. Uno degli elementi fondamentali su cui si cerca di agire per contrastare la carenza di manodopera è di valorizzare le risorse interne per formarle, stimolarle e trattenerle. Abbiamo assistito ad un enorme cambiamento nel mondo della lamiera negli ultimi anni - continua Nucci - da una parte ritmi di lavoro sempre più frenetici hanno portato ad acquistare nuovi macchinari con tecnologie sempre più performanti; dall'altra parte la difficoltà nel trovare personale qualificato sta spingendo le aziende a dotarsi sempre di più di automazioni sempre più spinte con l'utilizzo sempre maggiore di sistemi informatici all'avanguardia. La formazione riveste un ruolo chiave perché consente di acquisire una consapevolezza sulle difficoltà e sugli aspetti più pratici della piegatura grazie ai quali è possibile rendere il processo più snello e risolvere molte problematiche a monte della produzione. Un piegatore specializzato che conosce gli aspetti pratici e teorici della lavorazione della lamiera rappresenta un valore aggiunto per l’azienda estremamente prezioso. Un operatore qualificato e formato adeguatamente, infatti, giocherà un ruolo chiave nel rendere sempre più efficiente il ciclo produttivo, contribuendo ad aumentare il livello di qualità nella ripetitività dei processi di lavorazione. Nel nostro campo i piegatori sono sempre meno e quello che stiamo notando è la poca propensione al capire il perché delle cose rispetto al fatto di eseguirle e basta. In poche parole manca quella passione, quella voglia di imparare che ha permesso alle aziende italiane di costruire prodotti conosciuti in tutto il mondo. Un secondo aspetto interessante legato alla formazione del personale è la sua trasversalità. Le aziende sono sempre più consapevoli che per migliorare l'efficienza della filiera produttiva serve una sinergia tra ufficio tecnico e reparto produttivo. L'ufficio tecnico, infatti, deve possedere informazioni precise sulle caratteristiche e i limiti delle presse piegatrici per progettare e disegnare in modo efficiente, evitando errori e sprechi. Capita troppo spesso, infatti, che in ufficio tecnico vengano elaborati sviluppi con tolleranze troppo difficili, se non addirittura impossibili da rispettare considerando la dotazione degli strumenti (pressa piegatrice e utensili) in reparto di piegatura. Conoscere le basi teoriche dietro al processo di deformazione della lamiera può aiutare i progettisti e i disegnatori ad avere una panoramica completa di tutti gli elementi necessari nella progettazione e nel disegno dei pezzi. È proprio per favorire la condivisione delle conoscenze che in VICLA abbiamo scelto di muoverci su due binari: da una parte, organizzando giornate formative, ricche di schemi dettagliati e spunti preziosi che stimolano dibattiti vivaci; dall’altra, creando un manuale di piegatura - Pieghe d’Arte – Arte e Tecnica della Pressopiegatura della Lamiera - che riassume le basi teoriche e operative della lavorazione della lamiera. Il libro contiene numerosi spunti e consigli pratici per portare la pressopiegatura alla sua massima performance possibile, oltre a una panoramica approfondita sull’evoluzione delle presse piegatrici e le nuove soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità dei prodotti finiti. “Sono ormai 10 anni che nel settore delle macchine utensili si assiste a una rivoluzione incredibile” afferma Marcello Ballacchino, titolare di VICLA insieme al socio Corrado Nucci “Mi riferisco all’automazione dei processi, all’avvento della robotica e allo sviluppo di macchine ad alto coefficiente energetico. E poi non bisogna scordarsi del grande tema della Fabbrica Digitale. Questo nuovo modo di concepire la produzione sta proiettando l’intero settore nel futuro. Da qui, la missione di VICLA di continuare a guardare avanti, per anticipare le richieste e soddisfare le esigenze dei clienti.” La Giornata dedicata alla piegatura è stata un'occasione preziosa per condividere la nostra passione per la lavorazione della lamiera e per rafforzare il legame con la nostra clientela. Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti, ai nostri piegatori ed ai preparatissimi formatori, nonché allo staff Vicla per aver contribuito al successo di questo evento. Non vediamo l'ora di replicare questa esperienza!
Negli ultimi decenni, le industrie di ogni settore hanno assistito e preso parte ad un significativo cambiamento verso l'automazione, con soluzioni per ogni aspetto della produzione, dalle linee automatizzate di gestione del magazzino fino alle celle robotizzate di piegatura. Nel campo della lavorazione dei metalli, l'integrazione delle celle di lavorazione automatiche ha rivoluzionato il processo di piegatura della lamiera sulle presse piegatrici. Le macchine automatiche per la piegatura della lamiera rappresentano indubbiamente una soluzione avanzata per l’automazione industriale, aumentando la qualità e l’efficienza del lavoro. Grazie ai vantaggi della programmazione di ultima generazione, queste celle possono lavorare continuamente, fornendo risultati costanti, ripetibili e di alta qualità, senza la variabilità associata agli operatori umani. Come funziona una cella di piegatura? Un’isola robotizza è un sistema integrato complesso che prevede l’utilizzo di un robot e di una pressa piegatrice all’interno di un’area di lavoro circoscritta. Questa soluzione permette di automatizzare tutto il ciclo di piegatura. L’automazione copre diverse fasi: Prelievo del pezzo tramite robot che è dotato di ventose o magneti Controllo dello spessore e rilascio della lamiera sulla piastra di centraggio Inizio della sequenza di piega con eventuali riprese o ribaltamenti Pallettizzazione Cicli di produzione più veloci grazie alla piegatura robotizzata La mancanza di personale qualificato in officina che sia in grado di presidiare il lavoro delle macchine e gestire la produzione ha sviluppato la necessità di automatizzare le produzioni. Senza ombra di dubbio, la scarsità di manodopera qualificata può essere considerato uno dei fattori principali che ha richiesto questo cambiamento. Sebbene molti esponenti del settore temano che l’automazione dei processi produttivi generi la fine di migliaia di posti di lavoro, possiamo essere abbastanza sicuri che avrà l’effetto opposto di spingere allo sviluppo delle competenze umane. In altre parole, il ruolo del piegatore non scomparirà, bensì evolverà verso nuovi orizzonti. Un vantaggio spesso poco considerato derivante dall’utilizzo di un sistema robotizzato di piegatura, infatti, riguarda lo sviluppo delle competenze umane: l’operatore, liberato da lavori ripetitivi (e spesso noiosi) può concentrarsi su compiti più complessi e soddisfacenti che portino maggior valore all’azienda. Facciamo un esempio concreto: un’azienda può organizzare il reparto di piegatura in modo tale che la cella robotizzata effettui tutte le lavorazioni più semplici e ripetitive, organizzando il lavoro su ciclo continuo, nel caso disponga di più presse piegatrici, oppure movimentando il robot durante il turno di notte. L’operatore, al contrario, può occuparsi esclusivamente delle fasi di lavorazioni più complesse e sfidanti, cioè quelle in cui un robot non può competere rispetto alla creatività e al valore aggiunto di un piegatore esperto. Non è l’unico vantaggio: l’operatore, liberato da compiti gravosi, può concentrarsi su altre attività, come la preparazione alle fasi successive di lavorazione, oppure può essere formato per occuparsi della manutenzione della macchina. È chiaro che un’organizzazione di questo tipo crea un circolo virtuoso che si traduce in un doppio vantaggio, umano e produttivo: da un lato, l’azienda può sfruttare appieno le potenzialità date dall’automatizzare per le fasi più semplici e dove l’apporto umano è meno apprezzabile, dall’altro può impiegare il capitale umano occupandolo in compiti più remunerativi, sviluppando nuove competenze e creando i presupposti per trattenere le risorse più valide. MATRIX: celle robotizzate senza limiti Per venire incontro a queste esigenze VICLA ha progettato MATRIX, l’isola robotizzata completamente personalizzabile che risponde perfettamente alle reali necessità dei clienti. Si tratta di un sistema integrato piegatrice-robot altamente performante, facile da programmare e progettato su misura del singolo cliente. Si distingue infatti per l'altissima personalizzazione del robot e della piegatrice che può essere configurata nella potenza e nella lunghezza desiderate, mentre l'integrazione con il robot è progettata in base alle esigenze del cliente. La configurazione è talmente versatile che consente di utilizzare la piegatrice anche in modalità standalone, liberando così l'operatore dal vincolo dell'automazione in caso di necessità. Il design è compatto e risponde all'esigenza di ottimizzare al massimo la gestione dello spazio in officina. Il robot è in grado di lavorare una grande varietà di dimensioni grazie al gripper che consente la piega di particolare molti piccoli. È possibile dotare la cella robotizzata di un magazzino utensili mobile oppure integrato alla piegatrice (ATC) e ottenere un sistema di piegatura completamente automatizzato. I sensori high-tech garantiscono un angolo di piegatura sempre accurato. Il controllo dell’angolo, il sistema di bombatura adattiva Clever e il dispositivo Flex assicurano una linearità perfetta anche su materiali non uniformi. Matrix dispone di una suite che unisce software di piegatura e programmazione del robot in un unico ambiente, consentendo inoltre l’importazione dei disegni, la raccolta dei dati in tempo reale, il monitoraggio dei lavori e la connessione ERP. Queste caratteristiche rendono la cella di piegatura Matrix particolarmente affidabile e produttiva, contribuendo così a far fronte alla carenza di manodopera specializzata. Essendo completamente personalizzabile, in VICLA proponiamo diverse configurazioni progettate su misura. Il cliente può così scegliere una soluzione con robot a portale, su rotaia o con pedana fissa. Vediamo insieme quali sono i vantaggi di ciascuna tipologia. L’isola robotizza .Matrix Baseline Soluzione robotizzata integrata che combina una pressa piegatrice e un robot a terra. Si può configurare il robot in modo che scorra su rotaia, ottenendo così un settimo asse, oppure può essere posizionato su una pedana di appoggio fissa. Una cella di piegatura con robot su rotaia da numerosi vantaggi; vediamone insieme alcuni: Maggiore flessibilità: quando dotato di settimo asse su rotaia, il robot riesce a servire più stazioni di lavoro, consentendo lavorazioni differenti senza la supervisione dell’operatore a bordo macchina e l'esecuzione di compiti in diversi punti della linea di produzione. Riduzione dei tempi morti: grazie alla capacità di spostarsi lungo le rotaie, i robot possono ridurre i tempi morti associati agli spostamenti dei materiali o dei componenti all'interno dell'area di lavoro, migliorando l'efficienza complessiva della produzione. Aumento della produttività: I robot su rotaia possono evitare i periodi di inattività tipici della produzione, ottimizzando i tempi ciclo sia diurni che notturni servendo le linee di produzione 24H/ 7/7, il che si traduce in un risparmio di tempo complessivo ed un aumento della produttività. Miglior utilizzo dello spazio: grazie alla loro mobilità, i robot su rotaia possono essere utilizzati in modo più efficiente perché lavorano in uno spazio più ampio, consentendo una migliore organizzazione dell'area di produzione e una riduzione dell'ingombro delle macchine. Primo pezzo giusto: ogni lavorazione viene preventivamente progettata da remoto e la fattibilità è controllata attraverso specifici software. Il robot controlla e posiziona il pezzo esattamente nel punto dove deve essere piegato, attraverso specifici dispositivi viene verificata la posizione ed il materiale, questo garantisce sin da subito il primo pezzo giusto. Matrix Skyline: per un’area di lavoro con zero ingombri Soluzione robotizzata integrata che combina una pressa piegatrice e un robot sospeso. Questa configurazione è stata creata per sopperire alle difficoltà dove vi è poco spazio di movimentazione a terra e non sarebbe possibile installare un robot su rotaia. Grazie all’ausilio di una trave di scorrimento sopraelevata per il robot, la zona di passaggio è libera da ingombri, consentendo maggiore flessibilità e versatilità. A differenza della versione con robot a terra, questo sistema non necessita di posizionare la piegatrice su blocchi di rialzo, rendendola una soluzione più versatile nel caso di utilizzo anche in modalità standalone. Piegatura robotizzata con attrezzaggio automatico La piegatura robotizzata può essere integrata a un sistema di attrezzaggio automatico degli utensili che effettua automaticamente anche l’attrezzaggio più complesso, gestisce matrici fino a larghezza V da 70 mm, utensili portatondi e consente inoltre la rotazione dell'utensile di 180°. ATC VICLA - Singolo o Twin - riesce a ridurre i tempi di setup di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali. Questo sistema, unito al robot di piegatura, si dimostra la soluzione più adatta per un risparmio di tempo nel ciclo di piegatura, unito a flessibilità e velocità di produzione. Linea di produzione robotizzata dalla piegatura al laser Matrix Tailor consente di automatizzare completamente il flusso di materiali dal taglio laser alla piegatura. L’unicità del sistema risiede nell’utilizzo di due o più robot a portale a 8 assi, dove l’ottavo asse viene utilizzato per l’attività di piegatura. Questa soluzione consente l’utilizzo dei robot non solo per la parte di piegatura, ma anche per lo smistamento e pallettizzazione dello scarico laser. L’automazione copre diversi aspetti, tra i quali il sorting automatico di scarico pezzi tagliati, la movimentazione dei pallet tramite robot AGV e la piegatura robotizzata. La flessibilità e la versatilità di questa soluzione diventano ancora evidenti quando si considera che l’impianto può essere progettato per produrre 24h su 24h, gestendo di giorno la produzione tramite gli operatori e/o robot e funzionando in maniera completamente automatica di notte. In questo modo, i robot possono lavorare abilmente con o senza l’intervento umano, arrivando a svolgere turni interi in maniera totalmente automatica. I nostri consulenti a tua disposizione Desideri una consulenza personalizzata per trovare la macchina su misura per te? Contattaci subito.
Il Consiglio dei Ministri sta discutendo in questi giorni della Legge di Bilancio 2024; tra le misure approvate, ci sono anche importanti agevolazioni a sostegno delle imprese italiane, comprese tutte le carpenterie e le aziende che utilizzano macchine per lamiera. In particolare, se stai considerando di ampliare o rinnovare il parco macchine della tua officina, ti interesserà sapere che sono state rifinanziate le seguenti misure: Credito d’Imposta Beni Strumentali 4.0 Nuova Sabatini Sud Italia: investimenti sostenibili 4.0 Credito D’Imposta 2024 Si tratta di un beneficio fiscale che permette all'azienda di saldare, tramite F24, Debiti Previdenziali, IVA e IMU, oltre che le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap). consiste in un Credito d'Imposta recuperabile in 3 anni; ha l'obiettivo di aiutare le aziende ad avviare la trasformazione tecnologica e digitale in chiave 4.0. Lo puoi ottenere investendo in beni strumentali alla tua attività di impresa con caratteristiche 4.0, come ad esempio PRESSE PIEGATRICI e CESOIE PER LAMIERA. Beneficiari: tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa. Entità delle agevolazioni credito d’imposta del 20% del costo per la quota di investimenti fino a euro 2,5 milioni; credito d’imposta del 10% per la quota compresa tra euro 2,5 milioni e euro 10 milioni; credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 20 milioni; (DECRETO SOSTEGNI-TER) credito d’imposta del 5% per la quota compresa tra euro 10 milioni e euro 50 milioni per investimenti inclusi nel PNRR con obiettivi di transizione ecologica (individuati con apposito decreto ministeriale). Requisiti Per poter ricevere il credito d’imposta, l’azienda deve possedere un gestionale di produzione e installare due software, direttamente disponibili tra gli optional forniti da VICLA. Non possiedi un gestionale di produzione? In questo caso è necessario installare quattro software, sempre disponibili tra i nostri optional. Molte possono essere le configurazioni alternative, con il nostro aiuto puoi trovare quella adatta alla tua azienda. Nuova Sabatini 2024 Si tratta probabilmente della misura più apprezzata dalle micro, piccole e medie imprese perché consente di sostenere gli investimenti per l’acquisto, o l’acquisizione in leasing, di beni strumentali materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo. Come funziona la Nuova Sabatini? La misura prevede che, a fronte della concessione di un finanziamento per la realizzazione di un programma di investimento, tra cui l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari per lamiera, il MISE conceda un contributo parametrato agli interessi previsti dal finanziamento. La Nuova Sabatini finanzia gli investimenti avviati successivamente alla data di presentazione della domanda. Cosa finanzia? L’acquisto o l'acquisizione tramite leasing di beni materiali (macchinari, impianti) Beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) Beni immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo, finalizzati anche alla realizzazione di programmi d'investimento 4.0 e programmi d'investimento green. Il finanziamento deve avere una durata massima di 5 anni, un importo compreso tra i 20.000 e i 4 milioni di euro Entità del contributo Contributo volto ad abbattere i tassi di interesse nella misura del: 2,75% per i beni strumentali ordinari (vantaggio economico di circa l’8% dell’investimento) 3,575% dell’investimento per i beni 4.0 e green (vantaggio economico di circa il 10% dell’investimento) Investimenti sostenibili 4.0 PER IL SUD ITALIA Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono: essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le microimprese e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 15 maggio 2023. Cosa finanzia I programmi di investimento devono: prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750.000,00 e non superiori a euro 5.000.000,00 e, comunque, al 70 percento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi essere avviati successivamente alla presentazione della domanda prevedere un termine di ultimazione non successivo a diciotto mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Attività economiche ammesse Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio “DNSH”. Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto ministeriale 15 maggio 2023. Spese ammissibili Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto ministeriale15 maggio 2023, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino: macchinari, impianti e attrezzature opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a) acquisizione di certificazioni ambientali. Le agevolazioni Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework e, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalle disposizioni di cui agli articoli 13 e 14 del Regolamento GBER, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento. In particolare: nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato nel caso di imprese di media dimensione, per il 40 per cento dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 35 per cento delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.
Nel contesto dinamico dell'industria metalmeccanica, la Transizione 5.0 rappresenta un momento cruciale per adottare tecnologie all'avanguardia e migliorare i processi produttivi. In questo articolo, esploreremo le agevolazioni del 2024 disponibili per il piano di Transizione 5.0, focalizzandoci sulle presse piegatrici, cesoie per lamiera e impianti robotizzati che caratterizzano il nostro settore. Piano Transizione 5.0: Una Rivoluzione Circolare La Transizione 5.0 si distingue per il passaggio da un modello lineare basato sui combustibili fossili a uno circolare basato sulle fonti rinnovabili. Questo significa valorizzare il riciclo, il riuso e la rigenerazione delle risorse. Con un finanziamento di circa 13 miliardi di euro provenienti dal PNRR e da REPowerUE, il piano mira a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi e affrontare la crisi climatica. Transizione 5.0 Incentivi: Crediti d'Imposta fino al 40% I nuovi crediti d'imposta, con uno sguardo attento alla formazione e all'efficienza energetica, coinvolgono spese sostenute tra il 2024 e il 2025. Le aziende che investono in beni strumentali materiali, beni immateriali 4.0 o nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili possono beneficiare di aliquote agevolative fino al 40%. Il tetto massimo agevolabile è stato incrementato a 50 milioni di euro. Il piano Transizione 5.0 si applica in relazione alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 per le imprese che scelgono di investire in una di queste tre attività: acquisto di beni strumentali materiali, incluse presse piegatrici, cesoie per lamiera e isole robotizzate per la piegatura della lamiera acquisto di beni immateriali 4.0 acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse) spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde. Obiettivo: Efficienza Energetica e Autoproduzione Il piano mira a incrementare l'efficienza energetica e promuovere l'adozione dell'autoproduzione di energia rinnovabile, con l'obiettivo di risparmiare 0,4 Mtep nei consumi energetici tra il 2024 e il 2026. Credito d'Imposta per Beni Strumentali 4.0: Stabilità Fino al 2025 Il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0 rimarrà invariato fino al 2025, confermandosi al 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro e con riduzioni percentuali progressive oltre questa soglia. Procedura per Ottenere il Credito d'Imposta: Certificazioni Ex Ante e Ex Post L'ottenimento dei benefici fiscali richiederà la dimostrazione di risultati misurabili in termini di efficienza energetica o risparmio di energia. La certificazione ex-ante e ex-post da un valutatore indipendente sarà fondamentale per attestare la conformità del progetto alle disposizioni del piano. Conclusioni La nostra azienda è pronta a essere un leader nella Transizione 5.0, offrendo soluzioni avanzate nel campo delle presse piegatrici, cesoie per lamiera e impianti robotizzati. Scarica la guida alle agevolazioni 2024 e scopri tutte le detrazioni fiscali per presse piegatrici, cesoie e impianti robotizzati.
La Carpenteria Fossano opera dal 1974 nel settore metalmeccanico della carpenteria di precisione, fornendo particolari completi di lavorazioni meccaniche e in lamiera, nonché prodotti già assemblati nei suoi componenti. Strutture espositive per musei, frigoriferi, componenti per cucine ed elementi d’arredo metallico sono tra i principali settori di sbocco di questa realtà produttiva. La qualità e la finitura estetica dei particolari sono un aspetto preponderante del lavoro della Carpenteria Fossano e spingono l’azienda ad attuare una costante politica di investimenti in nuove tecnologie e in risorse qualificate che gli consente di essere sempre all’avanguardia e competitivi. “Oggi se non mantieni il parco macchine aggiornato e adeguato ai continui cambiamenti richiesti e imposti dal mercato sei tagliato fuori perché non riesci più a essere competitivo. Questo ci rende dipendenti dalla tecnologia che ti permette di lavorare in modo più veloce e preciso e ogni fermo macchina non previsto diventa un grosso problema per un’azienda come la nostra” spiega ancora Giancarlo Montorfano, titolare della Carpenteria Fossano. “Quello che privilegiamo è quindi la scelta del fornitore che sia del livello adeguato sia come stato dell’arte tecnologico che come solidità e struttura, per poterci seguire e dare supporto in ogni momento. Per noi non è un semplice fornitore ma piuttosto un partner con cui iniziamo un percorso”. Ibrida, precisa e innovativa Carpenteria Fossano lavora dai 0,5 mm fino ai 20 mm grazie a un parco macchine ampio e articolato, capitanato da un sistema di taglio laser CO2 Trumpf automatizzato con magazzino capace di stoccare 170 ton di lamiera con sorgente da 5 kW che, è affiancato da un altro sistema di taglio Trumpf con laser a stato solido da 4 kW, un sistema combinato punzonatrice cesoia angolare Shear Genius Finn Power e un drappello di otto presse piegatrici, di cui una robotizzata, in cui spicca il bianco della macchina Vicla. “Cosa cerchiamo in una macchina?” spiega il signor Giancarlo. “Innanzitutto affidabilità, precisione e qualità sia delle lavorazioni che del cosiddetto Service che il costruttore deve essere in grado di garantire sempre e comunque. Acquistiamo infatti macchine solo da aziende in grado di assicurarci un certo tipo di servizio post vendita ed è la ragione per cui privilegiamo quei fornitori capaci di darci quella continuità operativa che una realtà come la nostra esige”. La macchina full hybrid Vicla è una piegatrice .Superior 250/41 a sette assi (Y1, Y2, X, R, Z1, Z2, XREL) con supporti retrattili dotata di sistema di azionamento full hybrid che permette un risparmio energetico del 78% rispetto a una macchina convenzionale, una maggiore velocità, una minore manutenzione e una massiccia riduzione degli olii in gioco. Questo si aggiunge al fatto che la macchina è progettata con attenzione estrema ai dettagli, dettaglio perfettamente in linea con la filosofia costruttiva di Carpenteria Fossano e molto apprezzata dal signor Montorfano. Alla precisione dei particolari è quindi legata la scelta della piegatrice .Superior di Vicla che nella pratica quotidiana si è dimostrata essere anche una macchina estremamente facile da programmare, oltre che versatile e piuttosto flessibile da usare come ha spiegato il signor Giancarlo: “la piegatrice assicura un’elevata flessibilità in fase di attrezzaggio macchina, cosa che sta diventando, ogni giorno che passa, un aspetto sempre più preponderante dell’attività in cui i ritmi frenetici, dettati dall’esiguità dei quantitativi per lotto da produrre, richiedono ormai frequenti cambi di produzione con la conseguente necessità di montare e smontare di continuo gli utensili. Il bloccaggio pneumatico automatico superiore e inferiore di cui è dotata la macchina assicura quindi dei livelli di produttività importanti unitamente al sistema di sicurezza Iris by Lazersafe, che integra la funzione high speed con cui garantisce un ciclo di lavoro più rapido grazie al cambio di velocità a zero millimetri dal contatto della lamiera, con bracci motorizzati che si riposizionano automaticamente all’altezza corretta in base al punzone utilizzato. Ma fin qui parliamo della dotazione standard della piegatrice che Vicla ha invece saputo personalizzare in base alle nostre richieste come è nel caso della barra led che facilita il posizionamento degli utensili e soprattutto la dotazione un dispositivo piegaschiaccia pneumatico integrato nella tavola inferiore della macchina che, essendo gestito dal CNC, assicura una riduzione dei tempi di lavorazione piuttosto significativa rispetto a un sistema piegaschiaccia tradizionale. Riassumendo direi che è stata una scelta oculata e che la fiducia in Vicla è stata ben riposta; direi quindi che sono più che soddisfatto ed entusiasta di questa piegatrice che come dice il nome sembra essere davvero superiore”. Guarda il video Intervista a Carpenteria Fossano
Cieb Nuova Srl è specializzata nel realizzare quadri elettrici per il settore energetico, industriale, navale, oil & gas, infrastrutture e terziario; recentemente ha installato tre piegatrici per lamiera VICLA. L’azienda CIEB NUOVA Srl, in provincia di Cuneo, è una consolidata realtà produttiva che realizza quadri elettrici di media e bassa tensione per le grandi industrie e per il settore terziario in Italia e nel mondo. Con una quarantina di dipendenti e uno stabilimento che occupa circa 4.000 mq di spazio produttivo, CIEB NUOVA Srl opera da oltre 40 anni secondo alti canoni di qualità e competenza. Non è la prima volta che il Sig. Masante, titolare dell’azienda, sceglie di affidarsi a VICLA, segno che l’efficienza, la qualità e l’affidabilità delle macchine VICLA sono riconosciute, apprezzate e soprattutto testate per lungo tempo sul campo. CIEB NUOVA Srl opera già con due presse piegatrici VICLA .SUPERIOR e ha deciso di ampliare il parco macchine aggiungendo una piegatrice .FIRST 40/12. Parco macchine Vicla nell'azienda Cieb Queste le sue caratteristiche principali: 7 assi, 400 mm di apertura e 200 di corsa; l’innovativo sistema di sicurezza Iris che consente cicli di lavorazione più rapidi; bloccaggio Wila superiore e inferiore, utensili speciali; guida anteriore con due pattini; due porta-cassetti laterali. “Abbiamo scelto la .FIRST VICLA per le sue prerogative di estrema compattezza e per la semplicità di approccio da parte dell’operatore. Rappresenta un valido supporto per le nostra lavorazioni”, fa sapere il Sig. Masante “Non abbiamo avuto difficoltà di utilizzo, soprattutto in virtù del fatto che già da tempo operiamo a pieno regime con due presse piegatrici .SUPERIOR”.
SICOM S.p.A. si occupa di produzione di ISO container e dal 1975 serve i più importanti nomi dello shipping e del container leasing internazionale, operatori intermodali e compagnie di trasporti. Grazie ad una mentalità dinamica e innovativa, l'azienda si è attrezzata per produrre tutto internamente e, un esempio, è la piegatrice idraulica .SMART fornita da VICLA, in grado di lavorare lunghezze fino a 4.100 mm, per una potenza di piegatura di 250 tonnellate. Oggi, come in passato, la sfida più grande per rimanere competitivi è cercare di sfruttare al meglio importanti investimenti in tecnologia, puntando molto su innovazione di processo e di prodotto. Lo sa bene Roberto Marengo, amministratore della SICOM Spa, azienda in provincia di Cuneo specializzata nella produzione di containers e moduli abitativi idonei al trasporto marittimo, stradale e ferroviario. L'azienda è riconosciuta a livello internazionale per la qualità dei propri prodotti, grazie ad uno stabilimento di oltre 200.000 mq. dotato di un proprio terminal ferroviario per la spedizione di unità in Italia e in Europa, con un fatturato consolidato di circa 30 milioni di euro e oltre 100 dipendenti in organico. La sede di Sicom Spa A garantirne la capacità produttiva per soddisfare le diverse esigenze, gioca un ruolo fondamentale il reparto di piegatura, arricchito grazie all’aggiunta di una nuova pressa piegatrice idraulica firmata VICLA. Il parco macchine completo è formato da tre presse piegatrici per lamiera e taglio plasma che affiancano i reparti di meccanica e verniciatura. Grazie alle fornitissime unità operative, l’azienda è in grado di eseguire tutte le operazioni internamente, con grande vantaggio in termini di qualità e gestione delle tempistiche. La nuova pressa piegatrice idraulica .SMART VICLA viene impiegata per realizzare tutte le lavorazioni di piegatura; in seguito i profili vengono assemblati e ulteriormente lavorati, verniciati e completati a seconda del tipo di utilizzo impiegato, prima di essere consegnati nelle principali destinazioni italiane ed europee per mezzo del proprio terminal ferroviario. L’azienda si ritiene molto soddisfatta della macchina per lamiera VICLA, grazie alla quale ha potuto aumentare e ottimizzare la produzione interna per far fronte alle richieste e alle esigenze sempre diverse dei clienti.
Quando si parla di presse piegatrici tandem si fa riferimento ad una particolare configurazione che prevede l’accoppiamento di due macchine in una sola, ma esistono anche soluzioni che uniscono tre piegatrici (tridem) o 4 piegatrici (quadrem). In questo tipo di configurazioni le macchine possono avere la stessa lunghezza e la stessa potenza nominale di piegatura oppure si possono prevedere lunghezze e potenze nominali di piegatura differenti. Quali sono le caratteristiche da prendere in considerazione nella scelta di una configurazione in tandem? Scopriamolo insieme in questa guida completa. Cosa sono le presse piegatrici in tandem? Quando due presse piegatrici sono utilizzate in tandem, entrambe le macchine sono controllate mediante un controllo CNC. Per una maggiore flessibilità, ogni macchina in tandem può essere utilizzata anche in modo indipendente. Queste macchine su misura rispondono in modo esclusivo alle esigenze di piegatura pesante, con una scelta di opzioni configurabili e possibilità di automazione. A che cosa servono le piegatrici in tandem? Per piegare profili lunghi non serve necessariamente dotarsi di una piegatrice di grandi dimensioni. A volte è sufficiente - e molto più vantaggioso - scegliere una configurazione in tandem, perché consente maggiore versatilità e produttività. Nello specifico, le piegatrici in tandem possono essere utilizzate in modalità sincronizzata o singola. Nel primo caso, entrambe le macchine possono essere programmate dal controllo numerico della macchina master, che invia i segnali alla macchina slave, permettendo una gestione sincronizzata con un unico cnc. È fondamentale che entrambe le macchine siano perfettamente calibrate, in quanto qualsiasi problema su una macchina influirà sul funzionamento di entrambe. In ogni caso, i costruttori di macchine preparano già la configurazione ottimale delle macchine in fase di montaggio, per cui, se l’operatore segue tutte le indicazioni fornite in fase di installazione, è davvero difficile che sorgano problemi in futuro. Nel caso di un utilizzo separato delle macchine, ciascuna macchina è indipendente, dotata di proprie fotocellule e riparo meccanico centrale di protezione. Con questa soluzione è possibile effettuare lavorazioni diverse in ciascuna macchina, con il vantaggio di ottimizzare al meglio la produzione. Molte carpenterie infatti, accanto alle lavorazioni di profili pesanti e lunghi, affiancano lavorazioni di pezzi più corti. Movimentare una macchina enorme per piegare profili più piccoli rappresenterebbe un costo in termini di tempo, energia e produttività. Con una configurazione in tandem, invece, è possibile passare facilmente alla modalità singola e operare su ciascuna macchina in modo completamente autonomo. Ecco quindi uno dei grandi vantaggi della configurazione in tandem! Parleremo degli altri vantaggi - e dei limiti - tra poco, ma prima ci soffermeremo su alcuni aspetti altrettanto importanti. Quali lavorazioni si possono fare? La maggior parte delle lavorazioni che necessitano di una configurazione in tandem riguardano lamiere lunghe e che necessitano di elevate potenze. I prodotti lavorati appartengono ai più svariati settori, tra i quali: carrozzeria industriale, rimorchi, attrezzature agricole, parti di aeromobili, spazi modulari e soluzioni di stoccaggio. La maggior parte delle piegatrici in tandem ha dimensioni dell’incavo più profonde (es. attorno ai 1000 mm) in modo tale da consentire una lavorazione più agile dei profili larghi. Per consentire questo, i costruttori di macchine utensili come VICLA progettano una struttura più grande, più spessa e più solida in grado di compensare le maggiori sollecitazioni che conseguono nell’avere una gola dalle dimensioni maggiori. Un altro aspetto interessante è che, rispetto a una piegatrice di grandi dimensioni, le piegatrici in tandem generalmente non necessitano di una buca per l’alloggiamento del banco inferiore. Quali sono le caratteristiche da valutare nella scelta di un tandem? Nella scelta di dotarsi di una configurazione in tandem è importante considerare la forza di piegatura: è convinzione diffusa che utilizzare due piegatrici in combinata permetta di raddoppiare la forza di piegatura in ogni punto della macchina, ma si tratta di un errore. La forza totale, data dalla combinazione della forza di ciascuna macchina, si applica solo nel caso lavorazioni su tutta la lunghezza. Facciamo un esempio concreto. Prendiamo due piegatrici da 4 metri e 250 tonnellate ciascuna. In una configurazione in tandem, la forza totale è pari a 500 ton, ma solo nel caso si lavori un profilo che necessiti di tutta la lunghezza. Nel caso, invece, di un profilo più corto, ad esempio inferiore ai 4 metri, la potenza totale sarà di 250 tonnellate! Un altro aspetto da valutare è la configurazione: le piegatrici in tandem consentono di avere quasi le stesse personalizzazioni di una piegatrice singola, con una precisazione: mentre, ad esempio, è possibile avere un numero di assi diverso per ciascuna macchina, la configurazione del pestone e del banco, per ovvi motivi, dovranno necessariamente essere identiche in entrambe le macchine. Ecco di seguito una lista delle personalizzazioni che si possono fare: Incavo maggiorato Corsa maggiorata Apertura maggiorata Altezza intermedi Bloccaggi per ogni tipo di utensile Accompagnatori lamiera Supporti frontali motorizzati Quali sono i vantaggi del tandem rispetto all’utilizzo di una singola macchina con la stessa lunghezza e potenza? Nella scelta di dotarsi o meno di un tandem, è importante valutare i seguenti vantaggi: Flessibilità: abbiamo più volte specificato la grande versatilità di un tandem, ma è bene ripeterlo ancora una volta. Una configurazione di questo tipo consente di sfruttare due macchine insieme o in maniera separata, con il grande vantaggio che un’officina non necessita di dotarsi di ulteriori macchine. Inoltre, consente di adattarsi ai cambiamenti del business in modo efficace, garantendo sempre future opzioni di business. Rischi minori: acquistare una tandem permette di dimezzare i rischi rispetto all’acquisto di una piegatrice di grandi dimensioni, la quale sarà maggiormente esposta al rischio di fermi di produzioni. In un tandem, invece, sarà ancora possibile produrre pezzi sulla macchina funzionante. Minori costi ausiliari: prima dell’acquisto è sempre importante valutare tutti i costi legati al nuovo progetto. In che modo i costi di trasporto differiscono per una grande macchina rispetto a due macchine più piccole? Saranno necessari permessi speciali? Sarà necessario un ulteriore lavoro di preparazione alla fondazione per un tipo di configurazione rispetto ad un'altra? Comprendere tutti i costi associati è l'unico modo per calcolare con precisione il ritorno sull'investimento. Quali sono i limiti di un tandem? Si parla spesso dei benefici, ma poco dei limiti. Vediamo insieme alcuni fattori che possono influenzare la decisione di acquistare un tandem: Abbiamo già detto che la versatilità dei tandem consiste nel poter piegare pezzi lunghi senza doversi dotare di macchine imponenti che necessitano di più spazio e di ulteriori lavorazioni alle fondamenta. Tuttavia, è bene considerare che una configurazione tandem presenta comunque dei limiti. Uno di questi è legato all’incavo: nonostante sia possibile aumentare la profondità, potrebbe comunque interferire nella lavorazione di determinate parti. Un’altra considerazione da fare riguarda i costi legati alla macchina. A seconda dei casi, l’acquisto di una macchina di grandi dimensioni può rivelarsi più oneroso rispetto alla scelta di un tandem, tuttavia, è anche vero il contrario. Un tandem infatti si compone di due macchine e quindi ogni componente è raddoppiata (due cnc, 4 cilindri ecc.). Ciò non significa che un tandem sia meno conveniente rispetto a una macchina singola, ma si tratta certamente di uno dei tanti aspetti da considerare in fase di acquisto. Vediamo ora quali sono gli altri criteri da considerare prima di acquistare un macchinario. Quali criteri adottare nell’acquisto di un nuovo macchinario? Prima di procedere all’acquisto di un tandem o di una piegatrice di grandi dimensioni, è essenziale considerare tutte le variabili in gioco, in primis le tue esigenze di produzione. Quali sono le lavorazioni che devi fare? Quanto ti costano? Qual è il livello di sostenibilità nel continuare a lavorare i pezzi attraverso l'attuale processo di produzione? Si tratta di domande fondamentali alle quali prestare molta attenzione. Come ottenere una maggiore produttività e risparmiare sui costi? Quali sono i mercati che offrono gli ultimi prodotti? Quali sono i cambiamenti in campo produttivo negli ultimi anni? L'acquisto di tandem sembra una soluzione finanziaria piuttosto seria. Inizia con una stima chiara dello stato del tuo lavoro e ottieni le risposte alle domande su come aumentare la produttività delle tue operazioni e ottenere il massimo profitto possibile. I nostri consulenti a tua disposizione Desideri una consulenza personalizzata per trovare la macchina su misura per te? Contattaci subito.