Uno degli strumenti fondamentali, insieme alla conoscenza delle basi di piegatura della lamiera, è il regolo di piegatura. Questo strumento aiuta a verificare la fattibilità dei pezzi da eseguire con la pressa piegatrice in dotazione e dovrebbe essere utilizzato non solo dal reparto di piegatura ma anche in ufficio tecnico. In questa guida scoprirai come utilizzarlo e dove richiedere il tuo regolo di piegatura in pdf firmato VICLA. Cos'è il Regolo di Piegatura della Lamiera? Il regolo di piegatura della lamiera è un dispositivo che viene utilizzato per misurare e verificare l'angolo di piegatura della lamiera durante il processo di lavorazione. Questo strumento è particolarmente utile per assicurarsi che le pieghe siano realizzabili con le macchine e gli utensili in dotazione. Il punto di partenza per capire la funzione del regolo di piegatura è la matrice. Ogni piega fatta in matrice ha infatti un limite dimensionale al di sotto del quale non si può scendere. In questi casi esistono diverse strade da percorrere. Una di queste consiste nel ridurre la larghezza V della cava. Tale operazione richiede però un aumento della forza di piegatura ed è quindi fondamentale assicurarsi che la piegatrice e gli utensili siano in grado di sostenere tale forza. In altre parole, una volta scelta la matrice V, bisogna assicurarsi che la resistenza degli utensili e la forza di piegatura della macchina consentano di ottenere la piega desiderata. Il regolo di piegatura viene in soccorso e ci fornisce numerose informazioni. Come si utilizza il regolo di piegatura? L'uso del regolo di piegatura della lamiera è abbastanza semplice. A partire dallo spessore della lamiera che si deve lavorare, il regolo riporta delle informazioni importanti sulla larghezza V matrice da utilizzare, il bordo minimo da rispettare e la forza di piegatura necessaria per ottenere il pezzo finito. Bordo minimo di piega Indica la misura minima ottenibile con la matrice scelta. In parole più semplici non è altro che il valore che consente alla lamiera di appoggiarsi su entrambi i lati della matrice. Il bordo minimo corrisponde a metà della matrice più una distanza di sicurezza. Perché è così importante il bordo minimo? Capita spesso che, per i limiti di forza della macchina, sia necessario utilizzare una matrice V più larga, senza però tenere conto del limite imposto dal bordo minimo. Facendo questa veloce verifica con il regolo di piegatura potremmo accorgerci che il pezzo non è realizzabile con la macchina in dotazione. Matrice e problematiche di piegatura Utilizzando il regolo di piegatura di VICLA è possibile vedere che il range di scelta della matrice è piuttosto vario. Nonostante questo, è sempre consigliabile scegliere il valore indicato nella parte centrale della tabella, proprio al di sotto dello spessore. Perché? Come abbiamo anticipato all’inizio, ad una determinata larghezza V della cava, corrisponde una forza di piegatura diversa. Più precisamente, al diminuire della larghezza, aumenta la forza necessaria. Questo aspetto, sebbene spesso ignorato in carpenteria, è responsabile di non pochi disastri ed è uno dei 5 errori più comuni in fase di piegatura. La forza di piegatura è strettamente legata alla resistenza degli utensili e ai limiti progettuali della macchina. Non è mai una buona cosa forzare tali limiti e rischiare di rompere gli utensili e la piegatrice! Un altro aspetto riguarda l’intensificarsi dei fattori di variabilità della lamiera. Al diminuire della larghezza V della cava, infatti, aumenta l’intensità con cui si manifestano le variabili intrinseche della lamiera. Regolo di piegatura in pdf Ti piacerebbe ricevere una copia del regolo di piegatura firmato VICLA? Contattaci e te lo spediremo!
Le proprietà uniche dell'acciaio inossidabile, come la resistenza alla corrosione, che spieghiamo nel dettaglio in questo guida ai materiali nella lavorazione della lamiera, lo rendono una scelta popolare. L'acciaio inox viene utilizzato in settori che vanno dalla lavorazione alimentare all'edilizia e alle apparecchiature mediche. Tuttavia, lavorare con l’acciaio inossidabile nel processo di piegatura della lamiera presenta una serie di sfide uniche. Nel campo della piegatura della lamiera, questo materiale nasconde non poche insidie. A questo proposito abbiamo intervistato due aziende specializzate nella lavorazione inox, per capire quali sono le difficoltà e le soluzioni che hanno adottato in fase di piegatura. Le sfide della lavorazione dell’acciaio inox Destinati ai più vari settori applicativi, dall’Ho.Re.Ca. al packaging passando al food& beverage, i particolari in acciaio inox sono apprezzati per le loro caratteristiche di elevata resistenza alla corrosione, garanzia di igiene e finiture estetiche di forte impatto. Queste stesse caratteristiche che rendono il materiale così richiesto pongono però sfide e problematiche durante la sua lavorazione e, in particolare, durante di fase di piegatura. In questo flusso produttivo la piegatura ha ovviamente un ruolo fondamentale visto che, come conferma Davide Chinellato (Responsabile di Produzione di Inox Piave di San Fior) la lavorazione dell’acciaio inox pone diverse complessità. “Serve una pressa piegatrice che sappia gestire queste lamiere che non sono la classica lamiera piana, ma che hanno subito diverse lavorazioni risultando quindi deformate e con spessore variabile. L’importante è riuscire a piegare in modo costante e uniforme su tutta la lunghezza del pezzo”. Oltre alla qualità della piega è fondamentale la velocità con cui si esegue la lavorazione. “Oggi chiediamo presse piegatrici che abbiano e velocità altissime di lavorazione, rispettando però sempre le normative di sicurezza. È un punto fondamentale, che una volta era impossibile, perché i dispositivi di sicurezza rallentavano il lavoro e lo rendevano più complesso. Sulle macchine VICLA invece la completa sicurezza non si traduce in una riduzione delle performance” afferma Davide Chinellato. L’acciaio inox è un materiale che, per le sue caratteristiche, richiede una grande precisione e cura, altrimenti si rischiano difetti sul prodotto finito che diventano molto evidenti. Marco Nervi, titolare di C.L.A. LAVORAZIONE INOX, azienda specializzata in lavorazioni di acciaio inox grezze, ritiene che “Per quanto riguarda la piegatura, ad esempio, si deve ottenere una piega perfettamente lineare e continua su tutta la lunghezza del pezzo. Se la piegatrice non esegue la piegatura con la stessa potenza, magari riducendo la forza nel centro, la piega ne risulta leggermente aperta o leggermente chiusa”. La scelta del giusta piegatrice In questo senso, anche la scelta della giusta pressa piegatrice gioca un ruolo fondamentale nella riuscita del pezzo giusto al primo colpo. Quando si parla di aziende abituate a gestire numerose commesse, organizzate con reparti che lavorano perfettamente in simbiosi come un unico ingranaggio, è vitale scegliere il giusto macchinario che garantisca precisione, ripetibilità e affidabilità. Inox Piave, ad esempio, ha scelto una configurazione particolare di pressa piegatrice che li consentisse di lavorare alcuni particolari unici sul mercato. La macchina, che ha richiesto un anno intero di lavoro, è dotata di 5 riscontri. In pratica si compone di una traversa singola, che fa la movimentazione generale dei fermi, più quattro fermi indipendenti da regolare in base alle esigenze. I vantaggi della piegatrice ibrida Tra una piegatrice idraulica, elettrica ed ibrida, l’azienda ha optato per una piegatrice ibrida per i suoi numerosi vantaggi. Innanzitutto la ripetibilità costante, garantita da un circuito compatto composto da piping ridotto, in cui l’impianto è in presa diretta tra pompa e motore. C’è poi la velocità. In una pressa piegatrice ibrida, l’innovazione tecnologica ruota attorno alla spinta della macchina: il sistema si compone di un asse elettrico dotato di frizione idraulica, dotato di un motore elettrico brushless, capace di fornire elevate forze ed alte velocità di spostamento. Infine, la versatilità maggiore rispetto ad una piegatrice elettrica, come sostiene Chinellato “per il tipo di piegature che realizziamo internamente l’opzione completamente elettrica non garantisce le performance richieste e quindi, anche per questo motivo, abbiamo scelto la tecnologia ibrida di VICLA”. La scelta dei giusti utensili Un altro elemento da tenere in considerazione quando si parla di lavorazione dell’acciaio inox è legato al costo, come spiega Nervi “Negli ultimi anni abbiamo registrato un incremento dei costi del materiale, non so se legato a dinamiche speculative, in particolare nel primo semestre del 2022 in cui era diventato difficile trovare il materiale. Anche questo motivo, soprattutto unito alla delicatezza del materiale, rende fondamentale evitare ogni tipo di scarto: il componente in acciaio inox se si segna diventa inutilizzabile, specie nelle applicazioni come quelle dell’arredo dove è a vista”. Materiali come inox AISI 304, ferro, zincato, rame, ottone, alluminio mandorlato e alluminio verniciato richiedono una grande precisione e cura, altrimenti si rischiano difetti che sul prodotto finito diventano molto evidenti. Oltre alla scelta della piegatrice più adatta, è importante utilizzare utensili che non segnino il materiale, come ad esempio l'utilizzo di pellicola protettive che si interpongono tra la lamiera e la matrice e proteggono il materiale. Abbiamo scritto una guida che illustra le principali tipologie di matrici e punzoni più utilizzati in piegatura. Il Fattore K nella Lavorazione della Lamiera Un aspetto critico nella lavorazione della lamiera, inclusa quella in acciaio inox, è il fattore K. Questo fattore è essenziale per determinare la precisione nei processi di piegatura della lamiera. Il fattore K rappresenta il rapporto tra lo spessore del materiale e il raggio neutro, influenzando direttamente il risultato finale della piegatura. Per approfondire ulteriormente questo concetto e capire come influenzi la lavorazione dell'acciaio inox, ti invitiamo a leggere il nostro articolo sul fattore K lamiera.
La scelta del materiale giusto è fondamentale per qualsiasi progetto di lavorazione della lamiera. Comprendere la composizione e le caratteristiche di questi materiali, come interagiscono con la pressa piegatrice, e quali sono le variabili della lamiera, è essenziale per un corretto calcolo degli sviluppi. Diversi materiali offrono caratteristiche uniche che possono influenzare significativamente la resistenza, la durata, la lavorabilità e l’aspetto estetico del prodotto finale. Acciaio Nel corso della storia, l'acciaio è sempre stato impiegato in modo assai versatile. Tale materiale è stato indispensabile per l'innovazione tecnologica di tutto il mondo. Infatti, senza la sua disponibilità e il suo basso costo, la rivoluzione industriale non sarebbe stata possibile. Col passare del tempo, le tecniche di produzione dell'acciaio sono state perfezionate. Quando si parla di acciaio, è opportuno distinguere due grandi famiglie: Acciai non legati: costituiti da leghe di ferro e carbonio Acciai legati: leghe in cui, oltre a ferro e carbonio, sono presenti altri elementi. Oltre alla presenza di elementi, esistono diversi tipologie di acciaio sulla base della percentuale di carbonio presente. In generale, maggiore è la presenza di carbonio, maggiore sarà la durezza. Quando si parla di acciai dolci o duri, quindi, si fa riferimento alla concentrazione di carbonio. In generale, è possibile distinguere l’acciaio in queste classi: extra dolci: 0,5-0.25% di carbonio dolci: 0,15 – 0,25% di carbonio semidolci: 0,25 – 0,40% di carbonio semiduri: 0,40 – 0,60% di carbonio duri: 0,60% - 0,70% di carbonio durissimi: 0,70% - 0,80% di carbonio extraduri: 0,80 – 0,85% di carbonio Acciai legati Abbiamo detto che gli acciai legati metalliche che mischiano altri elementi oltre al ferro e al carbonio. Uno dei più famosi è sicuramente l’acciaio inox. Acciaio inox L’acciaio inox (o Stainless Steel, in inglese) è costituito da un’alta percentuale di cromo che rende il materiale molto resistente alla corrosione e alla temperatura; il cromo, inoltre, dona grande malleabilità e rende l’acciaio inox un materiale impiegato in numerosissime applicazioni. Nella pressopiegatura, vengono utilizzate diverse tipologie di acciaio inossidabile, ciascuna con caratteristiche specifiche che le rendono adatte a particolari applicazioni. Le tipologie di acciaio inossidabile più comunemente impiegate sono: Acciaio Inox Serie 300 Acciaio Inox 304: è il tipo più comune e versatile di acciaio inox ed è noto anche con il nome di inox 18/10 per via delle percentuali di cromo e nichel presenti nella lega. È noto per la sua eccellente resistenza alla corrosione e alla formabilità. Questo materiale è spesso utilizzato per applicazioni che richiedono un'elevata resistenza alla corrosione, come nelle cucine commerciali, negli elettrodomestici e nelle attrezzature per la lavorazione degli alimenti. Acciaio Inox 316: oltre a nichel e cromo, contiene anche molibdeno, che migliora ulteriormente la resistenza alla corrosione, in particolare contro gli ambienti salini e chimici. È ampiamente utilizzato in applicazioni marine, chimiche, farmaceutiche e medicali, dove l'ambiente è particolarmente aggressivo. Acciaio Inox Serie 400 Acciaio Inox 430: è un tipo di acciaio ferritico con buona resistenza alla corrosione e buone proprietà meccaniche. È spesso utilizzato per applicazioni interne come pannelli di elettrodomestici e rivestimenti architettonici. Tuttavia, rispetto alla serie 300, ha una resistenza alla corrosione inferiore e una minore malleabilità. Acciaio Inox 410: offre un buon equilibrio tra resistenza alla corrosione e durezza. È utilizzato per applicazioni che richiedono elevata resistenza all'usura e moderata resistenza alla corrosione, come utensili da taglio, lame e attrezzature industriali. Acciao Cor-Ten L’acciaio corten, anche detto cor-ten, è una particolare lega di acciaio dal colore bruno-rossastro. Il nome COR-TEN deriva dall’unione di “corrosion resistance” (COR) e “tensile strength” (TEN), ed evidenzia le sue principali caratteristiche di resistenza alla corrosione e resistenza alla trazione. La proprietà principale dell’acciaio corten è la sua rara ed unica capacità di autoproteggersi naturalmente dalla corrosione, una reazione di tipo ossidativo che risponde alle sollecitazioni dell’ambiente circostante e che porta allo sviluppo di una patina di ossido superficiale che, se scalfita o rimossa, si rigenera costantemente nel tempo. Oltre all’acciaio, è possibile piegare altri materiali. Alluminio L'alluminio è un altro materiale molto popolare nella lavorazione della lamiera grazie alla sua leggerezza, resistenza alla corrosione e facilità di lavorazione. È utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dall'industria aerospaziale all'automotive, fino agli elettrodomestici. L'alluminio può essere anodizzato per migliorare ulteriormente la sua resistenza alla corrosione e la sua estetica. Rame Il rame è noto per la sua eccellente conducibilità elettrica e termica. Questo lo rende ideale per applicazioni elettriche e di riscaldamento. Inoltre, il rame ha una buona resistenza alla corrosione e può sviluppare una patina protettiva che gli conferisce un aspetto distintivo e attraente. Tuttavia, è un materiale relativamente costoso e viene spesso utilizzato in applicazioni specializzate. Ottone L'ottone, una lega di rame e zinco, è apprezzato per la sua facilità di lavorazione, resistenza alla corrosione e aspetto dorato. È ampiamente utilizzato in componenti decorativi, strumenti musicali e accessori idraulici. La sua malleabilità consente di ottenere dettagli precisi e complessi, rendendolo ideale per lavorazioni di precisione. Titanio Il titanio è un materiale altamente resistente e leggero, noto per la sua eccellente resistenza alla corrosione e capacità di mantenere la sua integrità strutturale anche a temperature elevate. È utilizzato in settori che richiedono prestazioni superiori, come l'industria aerospaziale, medicale e militare. Lo svantaggio è che il titanio è costoso e richiede tecniche di lavorazione specializzate. Conclusioni La scelta del materiale per la lavorazione della lamiera dipende da numerosi fattori, tra cui le proprietà meccaniche richieste, la resistenza alla corrosione, il costo e l'applicazione finale del prodotto. Ogni materiale offre vantaggi unici e può influenzare significativamente il processo di produzione e le prestazioni del prodotto finale. Comprendere le caratteristiche e le interazioni di questi materiali è essenziale per realizzare progetti di successo nella lavorazione della lamiera. Ti interessa scoprire quali sono le principali caratteristiche di una pressa piegatrice? Scarica gratis il nostro manuale di pressopiegatura!
Chi lavora nel campo della piegatura della lamiera, sa che lavorare il metallo, anche a livello industriale, è una vera e propria arte. Quando si parla di deformazione della lamiera è bene distinguere innanzitutto quali sono le principali tipologie, perché ognuna di esse influenza il calcolo e lo sviluppo della lamiera. Ecco quindi che una buona comprensione di come è fatta una pressa piegatrice, unita ad una conoscenza solida dei principi di progettazione, può migliorare significativamente la qualità del prodotto finale. Quali sono le tipologie di piegatura della lamiera La piegatura della lamiera è un processo di lavorazione meccanica a freddo che deforma permanentemente il materiale applicando forze tramite un punzone. Esistono diverse tecniche di piegatura della lamiera, ciascuna adattata ai risultati desiderati. Le tecniche di piegatura della lamiera si distinguono in diverse categorie: Tecnica dei tre punti: come la piegatura ad aria, la semiconiatura e la coniatura Piega schiacciata o appiattimento della lamiera Piega con matrice tangenziale Pannellatura della lamiera L'attrezzatura principale comprende uno stampo costituito da un punzone, azionato da una pressa piegatrice, e una matrice, spesso a forma di V, scelta in base al tipo di piegatura da eseguire. La combinazione di questi elementi, uniti alle peculiarità del materiale da lavorare, possono creare risultati di piega diversi tra loro. Piegatura in aria La piegatura in aria deve il suo nome al fatto che la lamiera viene lavorata in sospensione, senza alcun contatto tra il pezzo e le facce interne della matrice. Di fatto, rimane uno spazio tra il fondo della cava e la lamiera. Ad oggi, questa modalità è sicuramente la più diffusa nella piegatura a tre punti, in quanto è lo standard nelle macchine nuove. Caratteristiche della piegatura in aria Le caratteristiche della piegatura in aria sono davvero molteplici, soprattutto se relazionata con le altre due modalità. È la più versatile, in quanto consente di ottenere una gamma più vasta di angoli di piega: da 180° a valori inferiori a 90° fino al limite massimo della matrice, ossia dal valore del suo angolo. Da ciò si evince che la piegatura in aria è immediatamente riconoscibile perché adotta matrici con angoli inferiori a 88°. Rimanendo, ad esempio, all'interno del diffusissimo standard Promecam, generalmente si trovano matrici in aria con inclinazioni della V pari a 60°, 45°, 30°. Necessita di minore forza di piegatura rispetto alla coniatura e alla modalità a fondo matrice o semiconiatura. Nella tecnica di piegatura ad aria, il raggio di piegatura della lamiera è più ampio e, di conseguenza, si genera un maggior ritorno elastico. La piegatura ad aria è la scelta preferita nella piegatura moderna perché ha la caratteristica di lasciare la lamiera libera di deformarsi con la propria naturale flessione senza interferenze. Infatti, l’assenza di contatto tra il materiale e le facce interne della matrice, o la penetrazione del punzone nel raggio, fa sì che la piegatura ad aria sia l'unica modalità adatta ai sistemi di controllo dell'angolo. La piegatura in aria necessita di sviluppi più corti, proprio in virtù delle maggiori dimensioni dei raggi interni. Quali sono i limiti? Sono pochi i limiti della piegatura in aria, ma è bene fare alcune considerazioni. Nel caso in cui volessimo piegare degli articoli con scantonature a gradi, la piegatura in aria non è la scelta migliore, perché il ricciolo di sfogo che si crea durante la lavorazione in corrispondenza dello spigolo potrebbe non essere tollerato, specie quando si ha bisogno di finiture estetiche o accoppiamenti. In questi casi, così come quando un foro è vicino alla linea di piega, è sicuramente consigliabile una matrice per piegatura tangenziale (figura 3.8) o, al limite, a 88°. Inoltre, nei casi in cui si stia piegando l'acciaio inossidabile, può essere preferibile ridurre la larghezza della V per non far scaturire dei raggi troppo ampi ed esteticamente meno appaganti. Proprio per questo, diverse aziende preferiscono andare sotto cava con l'inox. Semiconiatura La semiconiatura ha il grande vantaggio di permettere una certa costanza d’angolo con alcuni dei pregi della suddetta coniatura, seppur necessitando di molta meno forza. Il segreto e la peculiarità deriva dal fatto che lo stampaggio viene parzializzato strettamente nell’area del raggio di piegatura. Coniatura La coniatura, quando si utilizzano utensili standard, è da subito riconoscibile, in quanto necessita di punzoni e matrici con angoli di 90°. In pratica, gli utensili superiori e inferiori hanno lo stesso valore delle pieghe che si desidera ottenere. Un'altra caratteristica evidente è l'adozione di matrici più strette rispetto alla piegatura in aria che, nella maggioranza dei casi, indica come dimensione preferenziale di V il valore che si ricava moltiplicando lo spessore per 8. In caso di coniatura vengono consigliate matrici con larghezza V=spessore x 5. L'altra caratteristica fondamentale è la grande forza di cui si deve disporre per poter effettuare una coniatura effettiva e perfetta e che, indicativamente, è pari a 4,5 volte quella della piegatura in aria, a parità di condizioni. C'è da aggiungere che la coniatura rappresenta la madre tra le tre modalità per il semplice motivo che le piegatrici di un tempo non avevano sistemi di gestione dell'avvicinamento tra punzone e matrice o, per lo meno, non sufficientemente precisi. Per questo c'era la tendenza o la necessità diffusa di andare a pacco, ossia di schiacciare totalmente il materiale tra gli utensili come avviene nello stampaggio. Per quanto riguarda gli sviluppi, invece, esistono degli approcci teorici leggermente diversi a seconda del metodo che adottiamo. Per alcuni storici manuali tecnici il raggio interno è del tutto paragonabile al raggio del punzone in quanto, durante la fase finale della piegatura, la lastra ne copia fedelmente la forma e la dimensione. La coniatura ha un andamento durante il ciclo di piega assolutamente inconfondibile. La peculiarità della coniatura è che lo schiacciamento della lamiera tra le facce del punzone e le pareti interne della cava è totale. Questo processo non coinvolge esclusivamente il vertice dell'utensile, ma anche i lati inclinati. ll raggiungimento della esatta quota di coniatura si avverte solitamente con un cambio di suono e con l'osservazione che il pezzo viene letteralmente accompagnato a pacco: è totalmente inutile e sconsigliato spingere oltre per non danneggiare gli utensili o la macchina. Il vantaggio della coniatura risiede nella grande ripetibilità. Trattandosi di un vero e proprio stampaggio, permette l'annullamento del ritorno elastico con una standardizzazione assolutamente rilevante. Nella pratica, una volta raggiunta la corretta quota di coniatura, è possibile ridurre o addirittura azzerare il controllo dei valori degli angoli di piega tra un pezzo e l’altro. Ci sono casi in cui adottare una coniatura al posto di una piegatura in aria riduce notevolmente le tempistiche di esecuzione con un conseguente aumento della produttività. Tipicamente ciò può avvenire in presenza di pezzi di ridotte dimensioni, fino a 2mm di spessore e con materiali comuni quali S235 o AISI 304 in lotti medi o numerosi. Quali sono i limiti? I limiti della coniatura sono diversi: È impossibile effettuare pieghe con angoli inferiori di 90°; Necessita di grande forza ed è quindi adatta per spessori sottili; C’è molta confusione attorno a questa modalità di piega. Schiacciatura o Appiattimento Questo metodo prevede una pre-piega iniziale della lamiera con un angolo compreso tra 26° e 35°, seguita da una fase di schiacciamento dove la lamiera viene completamente o parzialmente compressa usando apposite presse. È utilizzato principalmente per aumentare la rigidità, proteggere i bordi e prevenire spigoli liberi. Pannellatura della lamiera La pannellatura della lamiera è un processo specializzato che prevede l'utilizzo di una macchina pannellatrice per lamiera. La lamiera viene fissata saldamente e una trave di piegatura si muove verso l'alto o verso il basso attorno a un punto di articolazione. Questa azione crea le pieghe desiderate nel materiale. La trave pieghevole può essere dotata di vari strumenti di piegatura per ottenere diversi angoli e forme di piegatura. La piegatura del metallo è ideale per produrre forme tridimensionali complesse come: Scatole Recinzioni Pannelli personalizzati Componenti strutturali Questa tecnica è particolarmente efficace per parti o componenti più grandi che sarebbero difficili o ingombranti da gestire manualmente. Manuale di piegatura (anche in pdf!) Sei un piegatore, oppure lavori in ufficio tecnico e ti piacerebbe leggere un manuale interamente dedicato al mondo delle presse piegatrici e della piegatura della lamiera? In VICLA abbiamo scritto un libro dal titolo Pieghe d'Arte - Arte e Tecnica della Pressopiegatura Industriale in cui parliamo di diversi aspetti: configurazione della pressa piegatrice calcolo degli sviluppo, fattore k, piano neutro, ritorno elastico fattori di variabilità della lamiera evoluzione e storia della pressa piegatrice tecnologie per il controllo della piegatura come il sistema di bombatura, il controllo dell'angolo Se ti interessa, ordina una copia qui; paghi solo le spese di spedizione e possiamo inviarti anche la versione in pdf!
Incentivi fiscali per le imprese che investono nel Mezzogiorno: il Ministro Giorgetti ha firmato il decreto che sblocca 1,8 miliardi di euro a partire da inizio 2024. Obiettivo? Sostenere lo sviluppo e la crescita economica delle regioni meridionali che decidono di investire in beni materiali, incluse presse piegatrici per lamiera e cesoie. Le aliquote sono differenziate per regione e per dimensione dell'azienda. Ad esempio: in Sicilia e Calabria una piccola impresa può beneficiare fino al 60% di incentivi fiscali, rispetto al 35% riservato ad un azienda simile ma ubicata in Abruzzo. Il grafico sotto mostra chiaramente la distribuzione delle aliquote in ogni regione. fonte immagine: https://www.studio-associato.eu/2024/05/20/zes-unica-sbloccati-18-miliardi-di-euro-per-il-mezzogiorno/ Come funziona la domanda per la ZES Unica? Dal 12 giugno al 12 luglio 2024: le imprese potranno comunicare all'Agenzia delle Entrate le spese ammissibili sostenute dall'1 gennaio 2024 e quelle previste fino al 15 novembre 2024 per beneficiare degli incentivi. ZES Unica cumulabile con Industria 4.0: simulazione dell'investimento L'aspetto interessante della manovra è la possibilità di cumulare l'agevolazione ZES con gli incentivi Industria 4.0. Cosa aspetti? Investi nel Sud e cogli questa imperdibile opportunità! In VICLA siamo già pronti con i nostri consulenti per portare avanti la domanda. Richiedi subito un preventivo per la tua nuova pressa piegatrice e blocca ora il prezzo. Per maggiori informazioni sulla ZES Unica: Visita il sito web della Struttura di Missione ZES Unica: https://www.strutturazes.gov.it/it/
Indipendentemente dal settore in cui opera un’impresa, oggi non si può negare l’importanza del digital marketing per la promozione di prodotti o servizi. Infatti, sia le piccole attività locali sia le grandi multinazionali hanno la necessità di essere presenti online con una strategia solida. Esistono diverse tecniche e strategie che una carpenteria metallica può utilizzare per ottenere ottimi risultati nel medio-lungo periodo. Con l'espressione marketing B2B si fa riferimento a un ambiente business-to-business, ovvero lo spazio commerciale in cui le aziende scambiano prodotti, servizi o informazioni con altre aziende. Il marketing B2B ha delle caratteristiche uniche che lo distinguono da qualsiasi altra tipologia: il valore delle vendite è più alto; il processo di vendita è più complesso e di solito dura diversi mesi; la decisione di acquisto è un processo molto complesso che coinvolge diversi soggetti (il titolare, il responsabile tecnico ecc.) e ciò implica che bisogna parlare con diversi attori. Uno degli obiettivi principali del marketing digitale B2B riguarda la generazione di contatti qualificati da trasferire al reparto commerciale. Già solo questo punto dovrebbe fare emergere la complessità del settore e delle attività di marketing: attrarre potenziali acquirenti in linea con le aspettative non è facile ed è per questo che molti imprenditori sono scettici sull’efficacia di investire sui canali online. Il nostro target non è online Questa è una delle obiezioni più comuni e diffuse, ma è errata. Quasi tutti i potenziali clienti utilizzano internet per ricercare informazioni, confrontare prodotti e prendere decisioni d'acquisto. Data la complessità del prodotto e del processo di vendita, è molto difficile vendere un prodotto B2B online, se non impossibile, e la trattativa di vendita deve ancora essere gestita dal reparto commerciale. A questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda: se la vendita è ancora gestita dal reparto commerciale, come si misura l’efficacia di una strategia di marketing? Innanzitutto, il risultato di marketing si misura nella qualità dei contatti generati, in quanto la negoziazione e la chiusura della trattativa viene portata avanti dai venditori. Si tratta di una sottile, ma importante differenza che è fondamentale chiarire. In secondo luogo, è vero che non tutti i business si adattano ad una vendita diretta online, per via della complessità del prodotto, ma oggi tutti i potenziali acquirenti fanno ricerche sul prodotto prima di richiedere un preventivo. Prima di internet, l’agente/venditore era l’unico intermediario con il cliente finale. Era lui il detentore delle conoscenze e il cliente doveva necessariamente fidarsi di lui. Reperire altre informazioni era difficile; non esistevano forum, community, siti internet. Niente. Oggi invece, la maggior parte degli acquirenti svolge numerosissime ricerche indipendenti e viene influenzata online. Prima di passare all'acquisto, i tipici acquirenti B2B di oggi possono consultare cataloghi online, effettuare molteplici ricerche su Google oppure visitare i siti web dei brand. Cercano le specifiche del prodotto e i confronti tra brand per individuare le offerte o le promozioni migliori. È solo a questo punto che si dirigono in azienda e portano a termine l'acquisto. Farsi trovare online con informazioni esaustive sui propri prodotti è quindi vitale per non perdere opportunità di business. Gli acquirenti B2B, quindi, si affidano sempre di più a internet per raccogliere informazioni e influenzare le proprie decisioni di acquisto. Quando effettuano una ricerca online hanno ben chiare le loro necessità e sono alla ricerca di risposte precise ed esaustive. Per questo motivo è importante che i contenuti siano di alta qualità, composti da informazioni rilevanti e da descrizioni approfondite dei vantaggi che si ottengono comprando quel prodotto/servizio. Abbiamo già un sito web, quindi non abbiamo bisogno di altro Un sito web è solo un punto di partenza, ma non basta. È necessario raggiungere i potenziali clienti ovunque si trovino. Il marketing digitale, quindi, è molto più di un semplice sito web e include SEO, campagne digitali online, social media marketing, email marketing e molto altro. Inoltre, il marketing digitale può essere molto conveniente, soprattutto se confrontato con i canali tradizionali come la pubblicità cartacea o televisiva ed è possibile ottenere un ottimo ritorno sull'investimento (ROI) con una strategia ben pianificata e implementata. Come impostare una strategia di marketing per una carpenteria conto terzi La prima cosa di cui occuparsi è fare un’analisi SWOT. Per farlo basta creare una matrice divisa in quattro campi e inserire i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce. In questo modo si potrebbe scoprire, ad esempio, che la propria azienda è tra le pochissime realtà a poter realizzare un determinato lavoro, ma potrebbe essere completamente sconosciuta ai suoi potenziali clienti. Successivamente bisogna capire come veicolare il messaggio alle giuste persone e per farlo è fondamentale conoscere chi sono i propri potenziali clienti. In particolare, bisogna scoprire quali sono i canali su cui è presente il target e quale tipo di messaggio comunicativo veicolare “parlando la lingua del target”. Per farlo, è possibile percorrere diverse strade: Sondaggi: è consigliato creare dei mini sondaggio da mandare sia alle persone con cui sono stati fissati degli appuntamenti, sia ai clienti passati o attuali ponendo domande specifiche. Questo tipo di messaggi veloci ed informali possono essere costruiti gratuitamente utilizzando Google Forms. In alternativa, se presente in azienda, si può coinvolgere il servizio assistenza clienti e raccogliere tutte le informazioni utili sulla propria clientela. Community di Facebook o Linkedin: i gruppi di settore sono una fonte inestimabile di informazioni perché è il luogo dove le persone scambiano informazioni, pareri e opinioni su un determinato argomento. È molto probabile che esista una community dedicata alla lavorazione della lamiera e ai lavori di carpenteria. Per considerarsi rilevante, un gruppo di Facebook dovrebbe avere almeno 300 iscritti. Leggere recensioni e riviste di settore: le recensioni sulla propria pagina Facebook o Google sono una miniera di informazioni per capire quali sono i punti di forza e di debolezza del proprio brand. Si possono inoltre ricavare ottimi spunti per costruire i messaggi per campagne online. Una volta raccolte queste informazioni, si crea una strategia di marketing in base all’obiettivo che si vuole raggiungere. Prendiamo come esempio una carpenteria conto terzi che ha recentemente ampliato il proprio parco macchine ed è ora in grado di velocizzare i processi e aumentare la propria capacità produttiva. Il suo obiettivo quindi è trovare potenziali clienti di medie-grandi dimensioni con cui stipulare commesse importanti. La strategia canonica di solito prevede una fase iniziale in cui si cerca di farsi conoscere, successivamente si creano contenuti per coinvolgere e interessare il target e infine si cerca di convincere il potenziale cliente a richiedere un preventivo. A seconda degli obiettivi di business, del budget e delle tempistiche, si può lavorare anche in senso opposto, ovvero si punta subito ad ottenere la vendita/la richiesta di preventivo. Ritornando all’esempio della carpenteria, una volta compreso il target e i canali in cui è presente (Google, Youtube, Facebook ecc) si potrebbe procedere in senso inverso, ovvero: creare una campagna online su Facebook (magari con un video che mostra le tipologie di prodotto che si fanno, il parco macchine a disposizione e la tempestività nel realizzare le commesse) con l’obiettivo di ottenere subito delle richieste di preventivo e lavorare poi sugli altri punti per generare passaparola e per far conoscere l’azienda. Questo processo apparentemente semplice, si traduce in una moltitudine di attività che riguardano sito, canali social, campagne online. Nello specifico, assicurarsi che il sito funzioni e carichi le pagine correttamente, verificare che tutte le informazioni di contatto, gli orari di apertura, le foto siano aggiornate, mettere in evidenza i punti di forza dell’azienda (ad esempio il parco macchine), creare contenuti che mostrino un problema comune al proprio target e la relativa soluzione. Non esiste una ricetta universale, perché ogni azienda è diversa e ha le sue peculiarità. Chi inizia è già a metà dell’opera A prescindere da quale sia l'obiettivo, ciò che decreta il successo o il fallimento di una strategia online è sempre legato alla capacità di comprendere i problemi e le necessità dei propri potenziali clienti e riuscire a comunicare efficacemente con loro; non ha niente a che fare con i tecnicismi delle piattaforme che, come tali, sono dei semplici strumenti e non possono leggere nella mente del target. Un aspetto poco considerato da chi si approccia per la prima volta al marketing digitale è che per vedere risultati concreti di business servono costanza, perseveranza e dedizione. Generalmente, occorrono un paio di mesi per testare le campagne a pagamento prima di poter trarre conclusioni; questo perché è necessario che le piattaforme abbiano il tempo di mostrare le inserzioni a un numero elevato di persone per restituire una cospicua mole di dati su cui fare le dovute analisi. Non bisogna quindi scoraggiarsi se nei primi mesi non si vedono grandi risultati perché è molto probabile che sia ancora troppo presto per fare delle valutazioni di performance. Conclusioni Il marketing digitale è un'opportunità irrinunciabile per le carpenterie che desiderano crescere e prosperare nel mercato odierno. Le obiezioni comuni al marketing digitale, come il nostro target non è online o abbiamo già un sito web, sono prive di fondamento. Con una strategia ben pianificata e implementata, il marketing digitale può generare contatti qualificati; aumentare la visibilità online; migliorare la customer experience e incrementare le vendite. Per ottenere risultati concreti, è fondamentale comprendere le esigenze e i problemi del target di riferimento; creare contenuti di alta qualità e rilevanti; utilizzare i canali giusti per raggiungere il target; monitorare e misurare i risultati.
La crescente domanda di piegatori esperti, dove il know-how pratico non basta più, ha rafforzato ancora di più la nostra idea di organizzare un CORSO DI PIEGATURA, teorico/pratico, in collaborazione con Emiliano Corrieri, fondatore dell’Accademia della Piegatura, e Upt Italia. Numerosissime le iscrizioni e le partecipazioni di piegatori esperti, ma non solo, tanta voglia di imparare e di formazione ancora più tecnica anche da parte di giovani piegatori e di personale che lavora in ufficio tecnico. Siamo stati molto contenti della richiesta di Enrico Mangili di Upt di organizzare un corso di piegatura - afferma Corrado Nucci, co-titolare e Direttore Commerciale di VICLA - e abbiamo preso al volo l'opportunità di ospitare un evento formativo con un esperto come Emiliano Corrieri dell'Accademia della Piegatura. La giornata ha visto quasi una trentina di partecipanti più o meno esperti che hanno potuto confrontarsi sulle dinamiche che avvengono sui vari materiali e sul perché piegare è una fase delicata della lavorazione della lamiera. Quando la teoria e la pratica si fondono insieme il risultato è eccellente. Molte aziende hanno capito l’importanza di investire sulla formazione per ottenere un elevato vantaggio competitivo dal connubio vincente di uomo/macchina. Il cambiamento industriale in corso richiede di rendere sempre più efficiente il ciclo produttivo, mantenendo bassi i costi di produzione senza compromettere la qualità. Fattori come la crescente domanda di personalizzazione dei prodotti, da una parte, e la difficoltà di reperire manodopera qualificata, dall’altra, spingono le aziende a dover riorganizzare i reparti produttivi per rimanere competitive. Uno degli elementi fondamentali su cui si cerca di agire per contrastare la carenza di manodopera è di valorizzare le risorse interne per formarle, stimolarle e trattenerle. Abbiamo assistito ad un enorme cambiamento nel mondo della lamiera negli ultimi anni - continua Nucci - da una parte ritmi di lavoro sempre più frenetici hanno portato ad acquistare nuovi macchinari con tecnologie sempre più performanti; dall'altra parte la difficoltà nel trovare personale qualificato sta spingendo le aziende a dotarsi sempre di più di automazioni sempre più spinte con l'utilizzo sempre maggiore di sistemi informatici all'avanguardia. La formazione riveste un ruolo chiave perché consente di acquisire una consapevolezza sulle difficoltà e sugli aspetti più pratici della piegatura grazie ai quali è possibile rendere il processo più snello e risolvere molte problematiche a monte della produzione. Un piegatore specializzato che conosce gli aspetti pratici e teorici della lavorazione della lamiera rappresenta un valore aggiunto per l’azienda estremamente prezioso. Un operatore qualificato e formato adeguatamente, infatti, giocherà un ruolo chiave nel rendere sempre più efficiente il ciclo produttivo, contribuendo ad aumentare il livello di qualità nella ripetitività dei processi di lavorazione. Nel nostro campo i piegatori sono sempre meno e quello che stiamo notando è la poca propensione al capire il perché delle cose rispetto al fatto di eseguirle e basta. In poche parole manca quella passione, quella voglia di imparare che ha permesso alle aziende italiane di costruire prodotti conosciuti in tutto il mondo. Un secondo aspetto interessante legato alla formazione del personale è la sua trasversalità. Le aziende sono sempre più consapevoli che per migliorare l'efficienza della filiera produttiva serve una sinergia tra ufficio tecnico e reparto produttivo. L'ufficio tecnico, infatti, deve possedere informazioni precise sulle caratteristiche e i limiti delle presse piegatrici per progettare e disegnare in modo efficiente, evitando errori e sprechi. Capita troppo spesso, infatti, che in ufficio tecnico vengano elaborati sviluppi con tolleranze troppo difficili, se non addirittura impossibili da rispettare considerando la dotazione degli strumenti (pressa piegatrice e utensili) in reparto di piegatura. Conoscere le basi teoriche dietro al processo di deformazione della lamiera può aiutare i progettisti e i disegnatori ad avere una panoramica completa di tutti gli elementi necessari nella progettazione e nel disegno dei pezzi. È proprio per favorire la condivisione delle conoscenze che in VICLA abbiamo scelto di muoverci su due binari: da una parte, organizzando giornate formative, ricche di schemi dettagliati e spunti preziosi che stimolano dibattiti vivaci; dall’altra, creando un manuale di piegatura - Pieghe d’Arte – Arte e Tecnica della Pressopiegatura della Lamiera - che riassume le basi teoriche e operative della lavorazione della lamiera. Il libro contiene numerosi spunti e consigli pratici per portare la pressopiegatura alla sua massima performance possibile, oltre a una panoramica approfondita sull’evoluzione delle presse piegatrici e le nuove soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità dei prodotti finiti. “Sono ormai 10 anni che nel settore delle macchine utensili si assiste a una rivoluzione incredibile” afferma Marcello Ballacchino, titolare di VICLA insieme al socio Corrado Nucci “Mi riferisco all’automazione dei processi, all’avvento della robotica e allo sviluppo di macchine ad alto coefficiente energetico. E poi non bisogna scordarsi del grande tema della Fabbrica Digitale. Questo nuovo modo di concepire la produzione sta proiettando l’intero settore nel futuro. Da qui, la missione di VICLA di continuare a guardare avanti, per anticipare le richieste e soddisfare le esigenze dei clienti.” La Giornata dedicata alla piegatura è stata un'occasione preziosa per condividere la nostra passione per la lavorazione della lamiera e per rafforzare il legame con la nostra clientela. Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti, ai nostri piegatori ed ai preparatissimi formatori, nonché allo staff Vicla per aver contribuito al successo di questo evento. Non vediamo l'ora di replicare questa esperienza!
Negli ultimi decenni, le industrie di ogni settore hanno assistito e preso parte ad un significativo cambiamento verso l'automazione, con soluzioni per ogni aspetto della produzione, dalle linee automatizzate di gestione del magazzino fino alle celle robotizzate di piegatura. La cella di piegatura robotizzata Vicla integra una pressa piegatrice con un robot a 6 o 7 assi, automatizzando prelievo, piega e scarico di pezzi con precisione e ripetibilità superiori Le macchine automatiche per la piegatura della lamiera rappresentano una soluzione avanzata per l’automazione industriale perché aumentano la qualità e l’efficienza del lavoro. Grazie ai vantaggi della programmazione di ultima generazione, le celle robotizzate possono lavorare continuamente, fornendo risultati costanti, ripetibili e di alta qualità, senza la variabilità associata agli operatori umani. Come funziona una cella di piegatura? Un’isola robotizza è un sistema integrato complesso che prevede l’utilizzo di un robot e di una pressa piegatrice all’interno di un’area di lavoro circoscritta. Questa soluzione permette di automatizzare tutto il ciclo di piegatura e copre diverse fasi: Prelievo del pezzo tramite robot che è dotato di ventose o magneti Controllo dello spessore e rilascio della lamiera sulla piastra di centraggio Inizio della sequenza di piega con eventuali riprese o ribaltamenti Pallettizzazione L'automazione della piegatura offre vantaggi significativi: Aumento della produttività: cicli di piegatura più rapidi e continui. Riduzione dei costi: minor spreco di materiale e manodopera. Miglioramento della qualità: risultati costanti e ripetibili. Flessibilità operativa: configurazione personalizzabile e cambio rapido utensili. Sicurezza aumentata: operazioni pericolose automatizzate. Programmazione semplificata: software CAD/CAM intuitivo e importazione modelli 3D. Le celle di piegatura Vicla, parte della linea MATRIX, sono progettate per rispondere alle esigenze di produzione moderne, caratterizzate da lotti variabili e tempi di consegna ridotti. La linea MATRIX comprende: Matrix Baseline: compatta ed efficiente, ideale per spazi ridotti. Matrix Skyline: versatile, con robot sospeso per maggiore spazio operativo. Matrix Tailor: automazione completa dal taglio laser alla piegatura. Cicli di produzione più veloci grazie alla piegatura robotizzata La scarsità di manodopera qualificata è uno dei fattori principali che ha richiesto automatizzare le produzioni. Sebbene molti esponenti del settore temano che l’automazione dei processi produttivi generi la fine di migliaia di posti di lavoro, possiamo essere abbastanza sicuri che avrà l’effetto opposto di spingere allo sviluppo delle competenze umane. In altre parole, il ruolo del piegatore non scomparirà, bensì evolverà verso nuovi orizzonti. Un vantaggio spesso poco considerato derivante dall’utilizzo di un sistema robotizzato di piegatura, infatti, riguarda lo sviluppo delle competenze umane: l’operatore, liberato da lavori ripetitivi (e spesso noiosi) può concentrarsi su compiti più complessi e soddisfacenti che portino maggior valore all’azienda. Facciamo un esempio concreto: un’azienda può organizzare il reparto di piegatura in modo tale che la cella robotizzata effettui tutte le lavorazioni più semplici e ripetitive, organizzando il lavoro su ciclo continuo, nel caso disponga di più presse piegatrici, oppure movimentando il robot durante il turno di notte. L’operatore, al contrario, può occuparsi esclusivamente delle fasi di lavorazioni più complesse e sfidanti, cioè quelle in cui un robot non può competere rispetto alla creatività e al valore aggiunto di un piegatore esperto. Non è l’unico vantaggio: l’operatore, liberato da compiti gravosi, può concentrarsi su altre attività, come la preparazione alle fasi successive di lavorazione, oppure può essere formato per occuparsi della manutenzione della macchina. È chiaro che un’organizzazione di questo tipo crea un circolo virtuoso che si traduce in un doppio vantaggio, umano e produttivo: da un lato, l’azienda può sfruttare appieno le potenzialità date dall’automatizzare per le fasi più semplici e dove l’apporto umano è meno apprezzabile, dall’altro può impiegare il capitale umano occupandolo in compiti più remunerativi, sviluppando nuove competenze e creando i presupposti per trattenere le risorse più valide. MATRIX: celle robotizzate senza limiti Per venire incontro a queste esigenze VICLA ha progettato MATRIX, l’isola robotizzata completamente personalizzabile che risponde perfettamente alle reali necessità dei clienti. Si tratta di un sistema integrato piegatrice-robot altamente performante, facile da programmare e progettato su misura del singolo cliente. Si distingue infatti per l'altissima personalizzazione del robot e della piegatrice che può essere configurata nella potenza e nella lunghezza desiderate, mentre l'integrazione con il robot è progettata in base alle esigenze del cliente. La configurazione è talmente versatile che consente di utilizzare la piegatrice anche in modalità standalone, liberando così l'operatore dal vincolo dell'automazione in caso di necessità. Il design è compatto e risponde all'esigenza di ottimizzare al massimo la gestione dello spazio in officina. Il robot è in grado di lavorare una grande varietà di dimensioni grazie al gripper che consente la piega di particolare molti piccoli. È possibile dotare la cella robotizzata di un magazzino utensili mobile oppure integrato alla piegatrice (ATC) e ottenere un sistema di piegatura completamente automatizzato. I sensori high-tech garantiscono un angolo di piegatura sempre accurato. Il controllo dell’angolo, il sistema di bombatura adattiva Clever e il dispositivo Flex assicurano una linearità perfetta anche su materiali non uniformi. Matrix dispone di una suite che unisce software di piegatura e programmazione del robot in un unico ambiente, consentendo inoltre l’importazione dei disegni, la raccolta dei dati in tempo reale, il monitoraggio dei lavori e la connessione ERP. Queste caratteristiche rendono la cella di piegatura Matrix particolarmente affidabile e produttiva, contribuendo così a far fronte alla carenza di manodopera specializzata. Essendo completamente personalizzabile, in VICLA proponiamo diverse configurazioni progettate su misura. Il cliente può così scegliere una soluzione con robot a portale, su rotaia o con pedana fissa. Vediamo insieme quali sono i vantaggi di ciascuna tipologia. L’isola robotizza .Matrix Baseline Soluzione robotizzata integrata che combina una pressa piegatrice e un robot a terra. Si può configurare il robot in modo che scorra su rotaia, ottenendo così un settimo asse, oppure può essere posizionato su una pedana di appoggio fissa. Una cella di piegatura con robot su rotaia da numerosi vantaggi; vediamone insieme alcuni: Maggiore flessibilità: quando dotato di settimo asse su rotaia, il robot riesce a servire più stazioni di lavoro, consentendo lavorazioni differenti senza la supervisione dell’operatore a bordo macchina e l'esecuzione di compiti in diversi punti della linea di produzione. Riduzione dei tempi morti: grazie alla capacità di spostarsi lungo le rotaie, i robot possono ridurre i tempi morti associati agli spostamenti dei materiali o dei componenti all'interno dell'area di lavoro, migliorando l'efficienza complessiva della produzione. Aumento della produttività: I robot su rotaia possono evitare i periodi di inattività tipici della produzione, ottimizzando i tempi ciclo sia diurni che notturni servendo le linee di produzione 24H/ 7/7, il che si traduce in un risparmio di tempo complessivo ed un aumento della produttività. Miglior utilizzo dello spazio: grazie alla loro mobilità, i robot su rotaia possono essere utilizzati in modo più efficiente perché lavorano in uno spazio più ampio, consentendo una migliore organizzazione dell'area di produzione e una riduzione dell'ingombro delle macchine. Primo pezzo giusto: ogni lavorazione viene preventivamente progettata da remoto e la fattibilità è controllata attraverso specifici software. Il robot controlla e posiziona il pezzo esattamente nel punto dove deve essere piegato, attraverso specifici dispositivi viene verificata la posizione ed il materiale, questo garantisce sin da subito il primo pezzo giusto. Matrix Skyline: per un’area di lavoro con zero ingombri Soluzione robotizzata integrata che combina una pressa piegatrice e un robot sospeso. Questa configurazione è stata creata per sopperire alle difficoltà dove vi è poco spazio di movimentazione a terra e non sarebbe possibile installare un robot su rotaia. Grazie all’ausilio di una trave di scorrimento sopraelevata per il robot, la zona di passaggio è libera da ingombri, consentendo maggiore flessibilità e versatilità. A differenza della versione con robot a terra, questo sistema non necessita di posizionare la piegatrice su blocchi di rialzo, rendendola una soluzione più versatile nel caso di utilizzo anche in modalità standalone. Piegatura robotizzata con attrezzaggio automatico La piegatura robotizzata può essere integrata a un sistema di attrezzaggio automatico degli utensili che effettua automaticamente anche l’attrezzaggio più complesso, gestisce matrici fino a larghezza V da 70 mm, utensili portatondi e consente inoltre la rotazione dell'utensile di 180°. ATC VICLA - Singolo o Twin - riesce a ridurre i tempi di setup di 4 o 5 volte rispetto alle attività manuali. Questo sistema, unito al robot di piegatura, si dimostra la soluzione più adatta per un risparmio di tempo nel ciclo di piegatura, unito a flessibilità e velocità di produzione. Linea di produzione robotizzata dalla piegatura al laser Matrix Tailor consente di automatizzare completamente il flusso di materiali dal taglio laser alla piegatura. L’unicità del sistema risiede nell’utilizzo di due o più robot a portale a 8 assi, dove l’ottavo asse viene utilizzato per l’attività di piegatura. Questa soluzione consente l’utilizzo dei robot non solo per la parte di piegatura, ma anche per lo smistamento e pallettizzazione dello scarico laser. L’automazione copre diversi aspetti, tra i quali il sorting automatico di scarico pezzi tagliati, la movimentazione dei pallet tramite robot AGV e la piegatura robotizzata. La flessibilità e la versatilità di questa soluzione diventano ancora evidenti quando si considera che l’impianto può essere progettato per produrre 24h su 24h, gestendo di giorno la produzione tramite gli operatori e/o robot e funzionando in maniera completamente automatica di notte. In questo modo, i robot possono lavorare abilmente con o senza l’intervento umano, arrivando a svolgere turni interi in maniera totalmente automatica. I nostri consulenti a tua disposizione Le celle di piegatura robotizzate Vicla rappresentano il futuro dell'automazione della piegatura, offrendo precisione, produttività e flessibilità. 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