Una pressa piegatrice moderna è in grado di ridurre il consumo di energia elettrica e migliorare le performance produttive aziendali. Nel corso degli anni, i costruttori di presse piegatrici hanno sviluppato soluzioni diverse con l'obiettivo di migliorare costantemente i loro prodotti. Attraverso lo sviluppo di strumenti, funzionalità e innovazioni tecnologiche, le presse piegatrici per lamiera si sono trasformate da semplici presse meccaniche fino a presse piegatrici con tecnologia ibrida integrata. Recentemente abbiamo progettato due presse piegatrici ibride per un'azienda russa specializzata nella lavorazione di acciaio e leghe per la produzione di soluzioni di arredo di lusso. L'azienda cercava due presse piegatrici con cicli di lavoro elevati e in grado di consumare poca energia rispetto a una piegatrice idraulica convenzionale. Tra i motivi che li hanno convinti a scegliere il modello .SUPERIOR VICLA, ci sono sicuramente l'esigenza di sviluppare molti prototipi e di consegnare le commesse in tempi brevi. Ecco la configurazione scelta: Pressa piegatrice per lamiera ibrida VICLA .SUPERIOR da 50 ton e 2 mt di lunghezza Registro posteriore con asse X-R gestito da CNC Due riscontri supplementari CNC ESA 650 Sistema di bombatura idraulica gestita da CNC Righe ottiche e fotocellule IRIS - LazerSafe Set di punzoni e matrici Pressa piegatrice per lamiera ibrida VICLA .SUPERIOR da 110 ton e 3 mt di lunghezza Registro posteriore con asse X-R gestito da CNC Due riscontri supplementari CNC ESA 650 Sistema di bombatura idraulica dinamica gestita da CNC - Kit Clever Crowning Controllo delle flessioni strutturali - Flex System Fotocellule a righe ottiche a doppio raggio - Lazersafe Sistema di bloccaggio rapido manuale dei punzoni Set di punzoni e matrici
Oggi, come in passato, la sfida più grande da affrontare è cercare sempre di sfruttare al meglio importanti investimenti in tecnologia, puntando su innovazione di processo e di prodotto, per riuscire a rendere la realizzazione di quest’ultimo sempre più competitiva. Alta tecnologia, minimo ingombro, rapido montaggio, operatività immediata: queste sono le caratteristiche vincenti di Officine Loporcaro, azienda pugliese nata nel 1968 e una delle più note aziende costruttrici di impianti e macchine per molini. Nel loro caso, è proprio vero il detto che recita: chi ben semina, ben raccoglie. La continua evoluzione tecnologica, affiancata ad una gestione costantemente orientata all’alta qualità del prodotto, sono le due leve che hanno permesso all’azienda di affermarsi sul mercato nazionale e internazionale. Oggi Officine Loporcaro sas opera a livello internazionale, con importanti clienti in Algeria, Bolivia, Ex-Jugoslavia, Macedonia, Marocco, Messico, Russia, Ucraina e Kazakistan. L'azienda vanta anche importanti brevetti nel campo dell’industria molitoria, tra cui un nuovo sistema di macinazione MDTL, che consente l’installazione dell’impianto molitorio in un solo piano, riducendo al minimo l’ingombro. Come già raccontato nel caso di altre realtà di successo, uno degli aspetti più importanti per rimanere competitivi sul mercato è la costante ricerca di miglioramento dei processi interni, sia dal punto di vista di organizzazione e gestione delle risorse umane, sia dal punto di vista tecnologico. È con questo chiaro orientamento di business che Officine Loporcaro sas ha saputo crescere e conquistare importanti fette di mercato in Italia e all’estero. Recentemente l’azienda ha acquistato una piegatrice idraulica VICLA .SMART da 170 tonnellate e 4100 mm di lunghezza, dotata di software per l’interconnessione 4.0. Come altre volte in passato, anche questo investimento si traduce in una chiara visione strategica che ha l’obiettivo di aumentare della capacità produttiva e accrescere la competitività. Dopo aver vagliato le diverse soluzioni, l’azienda ha scelto la macchina VICLA .SMART, dotata di sostegni per lamiera frontali e cnc videografico a colori. Il plus assoluto di questa macchina consiste nell’interlacciamento 4.0 con il gestionale aziendale attraverso due software forniti da VICLA. Grazie alla tecnologia 4.0 la piegatrice è in grado di immagazzinare e utilizzare enormi quantità di dati per migliorare costantemente la produzione. Inoltre, un particolare software consente di programmare la macchina in ufficio tecnico, con il vantaggio di ridurre notevolmente i fermi macchina e garantire il pieno controllo delle collisioni di piega. L’azienda si ritiene molto soddisfatta del recente acquisto, confermando ancora una volta l’affidabilità e la capacità di VICLA di soddisfare le esigenze di ogni singolo cliente. Supporti frontali per lamiera su guida lineare In commercio esistono varie tipologie di supporti anteriori: dalla versione standard fino a quelli scorrevoli che consentono di regolare altezza, rotazione e scorrimento laterale. La peculiarità dei supporti frontali scorrevoli con guida lineare VICLA risiede nella facilità di posizionamento e nella praticità di utilizzo. Questi supporti sono dotati di una guida lineare che si estende oltre la traversa inferiore; si possono regolare in altezza e inoltre consentono lo scorrimento laterale e la rotazione; infine, grazie a un sistema di aggancio-sgancio pratico, è molto facile montarli e smontarli velocemente. Controllo numerico [CNC] Il controllo numerico (CNC) è il vero cervello della macchina. Rappresenta il dispositivo con cui si interfaccia l’operatore attraverso una programmazione diretta o offline da ufficio tecnico. Molto spesso il CNC consente più modalità di programmazione come, ad esempio, la modalità numerica o la modalità grafica: la prima prevede che l’operatore inserisca i dati concernenti il pezzo da realizzare direttamente nelle caselle apposite; la seconda, più semplice soprattutto per un operatore neofita, prevede l’utilizzo di una grafica bi o tridimensionale che mostra la forma del pezzo finito oltre che la sequenza di piega. Bombatura idraulica non attiva Per compensare l'inevitabile deformazione della struttura dovuta all'incurvarsi della traversa superiore, la piegatrice per lamiera .SMART è dotata di un meccanismo di bombatura automatica idraulica del banco da lavoro. Questo meccanismo sfrutta i cilindri idraulici a corsa corta posti nella traversa inferiore per compensare la deflessione e far sì che il banco venga incurvato verso l'alto, così da mantenere la matrice a una distanza costante dalla traversa. Software 4.0 per l'Industria: Data Logger e Production Manager Una piegatrice 4.0 è una macchina intelligente: è in grado di immagazzinare e utilizzare enormi quantità di dati per migliorare costantemente la produzione. Il CNC è direttamente collegato alla rete aziendale e programmato dall’ufficio: il vantaggio della programmazione da remoto è che riduce notevolmente i fermi macchina e garantisce il pieno controllo delle collisioni di piega. Vantaggi dei software 4.0: creare le commesse da lavorare; visualizzare l’elenco delle commesse da eseguire; registrare un database di tutti gli eventi della macchina (allarmi, statistiche, liste di produzione); vedere in modo ordinato i dati salvati nel database selezionando diversi grafici e intervalli di tempo.
Il fattore k è fondamentale nel settore della pressopiegatura ed è strettamente legato al concetto di ritorno elastico. Viene anche chiamato bend allowance e serve per calcolare lo sviluppo della lamiera. Conoscere la formula del fattore k è un dato fondamentale per piegare correttamente ogni tipo di lamiera, infatti varia a seconda del tipo di materiale da deformare. Che cos'è il fattore k? Il fattore k ci indica il comportamento del materiale che stiamo piegando e il suo modo di reagire riguardo le tensioni di trazione e compressione applicate. In sostanza non è altro che il rapporto tra lo spessore della lamiera e l'asse della fibra neutra, ovvero tra t (distanza tra l'interno della piega e il piano neutro) e T (lo spessore del pezzo). Cosa s'intende per piano neutro? Il piano neutro è quella zona ideale che nella fase di piegatura non subisce variazioni e né si accorcia né si allunga. Vuoi conoscere meglio che cos'è il piano neutro? Abbiamo scritto un articolo che approfondisce questo argomento. A grandi linee, possiamo dire che nella grande maggioranza dei casi, il piano neutro risiede a circa 1/3 dello spessore dall'interno e che, quindi, vale 0,33. Es: uno spessore di 30/10, presenterà un t=1mm, quindi 1/3= 0,33= k Ci sono tuttavia casi in cui la posizione del raggio neutro tende a spostarsi verso il centro, cioè quando il rapporto tra r/T > 1 Dove r è il raggio interno della piegatura e T è lo spessore. Formula fattore k lamiera Esiste una formula per calcolare lo sviluppo della lamiera ed è la seguente: k = log(r/s)x0.5+0.65 In ogni caso, con questa tabella ottieni una serie di valori che possono essere utilizzati una volta che si dispone del giusto raggio interno di piegatura. Tabella fattore k lamiera 0,65>r/t<=1 k=0.3 1 k=0.35 1.5 k=0.4 2.4 k=0.45 3.8 k=0.5 Cosa condiziona lo sviluppo della lamiera? Lo sviluppo della lamiera viene condizionato in genere da fattori quali: il materiale, lo spessore e le matrici utilizzate oltre che, in misura minore, dal raggio del punzone. Tutte queste componenti in misura differente agiscono sulla dimensione del raggio interno. La conseguenza naturale è che, più i raggi sono ampi, più lo sviluppo deve essere ridotto, e viceversa. Vediamo ora quali sono i principali fattori che condizionano lo sviluppo della lamiera: 1) Larghezza della matrice Una matrice più larga genera un raggio più ampio rispetto ad una stretta. 2) Tipo di piegatura Un altro aspetto che molto spesso non viene considerato è che a parità di larghezza della matrice, di materiale e di spessore, assistiamo ad una variabilità delle dimensioni del pezzo finito a seconda che la modalità di piega sia in aria o a fondo matrice. Quest'ultima, infatti, genera un raggio più piccolo e necessita, quindi, di sviluppi più lunghi. Discorso particolare va fatto per la coniatura. Essa è l'unica modalità in cui il raggio interno è identico a quello del punzone e in cui lo sviluppo è condizionato interamente dalle dimensioni del raggio del punzone. 3) Raggio del punzone Come già visto, il raggio del punzone in condizioni standard (quindi non con particolari piegature che prevedono l'utilizzo di utensili con raggi molto ampi) dovrebbe assumere un valore di circa 2/3 quello del raggio interno di piegatura. Questo perché, in misura minore, anche questa componente tende a generare differenze sulle quote dei pezzi finiti. Piegare con un raggio del punzone troppo fine su spessori medi, (ad esempio r 0,8 su 50/10 di spessore) oltre a creare dei solchi antiestetici internamente, provoca uno stress del materiale più accentuato e una curvatura innaturale. Fattore k lamiere: come sviluppare una lamiera? Esistono diverse tecniche all'interno di un'officina per l'individuazione degli sviluppi. Ormai si tende a fare affidamento ai numerosi software in commercio, ma non è escluso che le correzioni che vengono immesse derivino ancora da metodi empirici sviluppati internamente dalle imprese. Vediamo ora quali sono alcune strade percorse dagli operatori. Le tabelle esperienziali: si ottengono mediante la rilevazione di compensazioni da immettere negli sviluppi attraverso prove pratiche. Compensazioni: prevedono che vengano aggiunti valori di compensazione corrispondenti ad una percentuale dello spessore alle misure interne delle pieghe . Tabelle DIN: sono tabelle che forniscono dei valori che vanno sottratti dalle misure esterne dei pezzi piegati. Calcoli geometrici: attraverso l'applicazione dei fattori k ottenuti mediante la formula vista precedentemente oppure con i valori esemplificativi della griglia in base a r/t. Forzando il raggio e modificando il fattore k: è un approccio utilizzato dai progettisti e dai disegnatori che utilizzano software di modellazione 3D. Metodo delle percentuali: è un sistema largamente utilizzato. Si semplifica inizialmente il valore del raggio interno della lega in base alla matrice e al materiale e poi si inserisce il fattore k della tabella. Ora che conosci in modo approfondito che cos'è il fattore k e come si calcola, puoi determinare con esattezza lo sviluppo della lamiera da piegare.
Saper programmare correttamente il ESA CNC GV della tua pressa piegatrice è fondamentale per ottenere un piegato di qualità. In questa serie di video tutorial firmati VICLA ti mostriamo come utilizzare il controllo numerico esautomotion cnc installato sulle nostre presse piegatrici per lamiera. Se sei curioso di sapere cos’è il CNC ESA GV e come funziona, ti consigliamo di continuare la lettura. Cliccando qui trovi invece le istruzioni complete per programmare la matrice, salvarla e inserirla nella libreria. Controlli numerici ESA: cosa sono? Il CNC ESA, o controllo numerico computerizzato ESA GV, è un sistema di controllo utilizzato per coordinare i movimenti di una macchina utensile con lo scopo di far seguire all’utensile traiettorie predefinite sugli assi senza che ci sia l’intervento dell’operatore. Ormai tutte le piegatrici per lamiera moderne sono dotate di CNC che le rendono in grado di realizzare lavorazioni di altissima precisione. Ad esempio, le nostre presse piegatrici per lamiera VICLA arrivano ad una precisione centesimale. Praticamente è un risultato impossibile da percepire a occhio nudo! Quali sono i vantaggi dell'utilizzo del CNC ESA GV? Sono molti i benefici che ottieni dalla programmazione con il controllo numerico sulle nostre piegatrici cnc: Velocità Precisione Ripetibilità Adattabilità Flessibilità Agilità Vediamo ora come è possibile programmare l'inserimento matrice nella libreria seguendo pochi e semplici passaggi. Come Programmare l'inserimento matrice nella libreria Le presse Vicla sono studiate per offrire il massimo in termini di controllo da parte dell’operatore. Questo video tutorial mostra agli appassionati del settore della lavorazione della lamiera come inserire in modo semplice e veloce una matrice nella libreria attraverso la programmazione su CNC Vicla: Occorre innanzitutto selezionare l’icona della lista delle matrici e scegliere tra una “nuova designata” oppure una “matrice predefinita” Supponiamo di volere inserire una matrice attraverso la seconda opzione Ora si impostano i seguenti dati: l’altezza, l’angolo della cava, la misura della V, la distanza tra il centro della V e il lato della matrice, l’altezza della base, il raggio che si rileva dai dati della matrice e, infine, il carico Adesso basterà salvare i dati inseriti e dare un nome alla nostra matrice. Tornando alla libreria sarà possibile in ogni momento ritrovare la matrice salvata con la memorizzazione di tutti i suoi dati Guarda il video tutorial.
La carpenteria Metal Vision è una realtà industriale giovane, ma molto dinamica e intraprendente. Specializzata nella lavorazione del metallo per i settori industriale, arredo, design e automotive, questa carpenteria metallica è guidata dal giovane titolare Tiziano Viganò il quale, in pochissimo tempo, è riuscito ad imprimere all'azienda una chiara visione imprenditoriale che coniuga approccio artigianale e innovazione tecnologica. Dinamismo e flessibilità sono da sempre l'anima pulsante di questa azienda nata in piena pandemia di Covid-19. Noi siamo partiti l'anno scorso - era un periodo già di pandemia - e aver scelto VICLA ci ha aiutato a partire davvero alla grande. commenta Viganò La pressa piegatrice VICLA ci ha aiutato in questo particolare momento ad acquisire una grande fiducia verso i nostri clienti riuscendo a consegnare il prodotto nei tempi richiesti dal mercato. Guarda l'intervista completa qui Piegatrice idraulica .SMART: il mio primo passo verso il successo | VICLA Tiziano Viganò, titolare della carpenteria Metal Vision. svela in che modo la pressa piegatrice VICLA ha aiutato l'azienda a superare le difficoltà del 2020 e consegnare le commesse in tempo. La macchina per lamiera acquistata da Metal Vision è la piegatrice idraulica .SMART, una macchina caratterizzata da una struttura molto solida e studiata per esigenze di produzione versatili, funzionali e flessibili. Inoltre le flessioni sono ridotte al minimo per merito del dimensionamento del pestone porta lama; si tratta di una caratteristica interessante che differenzia questa piegatrice rispetto alle macchine di altri costruttori. Questa pressa piegatrice .SMART ha una forza di piega di 100 tonnellate e 3 metri di lunghezza. L'azienda ha optato anche per un bloccaggio per utensili superiori con sistema semiautomatico. Con questo sistema, ogni bloccaggio è fornito di una comoda leva ergonomica e di introduzione/estrazione frontale dell’utensile e richiamo automatico in battuta. Con il sistema semiautomatico di bloccaggio degli utensili abbiamo ridotto drasticamente il tempo di riattrezzaggio della macchina, che risulta fondamentale per le nostre lavorazioni, visto che facciamo prototipi, produzione di piccoli pezzi e campionature. La necessità di creare pezzi su misura e di consegnare entro i tempi richiesti sono stati tra gli elementi determinanti nella scelta della pressa piegatrice da acquistare. Sono venuto a conoscenza di VICLA tramite un fornitore che già li utilizzava e mi ha riferito di trovarsi molto bene. Siamo andati a vedere l'azienda e la piegatrice con mano e mi sono accorto che ha delle soluzioni tecnologiche molto avanzate che potevano risolvere i problemi che ho sempre riscontrato con le macchine che ho usato fino adesso. L'acquisto della pressa piegatrice .SMART si è rivelata una scelta davvero vincente, come testimonia lo stesso Viganò: Poi a distanza di un anno dall'apertura la nostra scelta è risultata vincente e adesso stiamo già valutando l'acquisto di un'altra pressa piegatrice per riuscire a dare continuità alla crescita dell'azienda. Per conoscere come viene utilizzata la pressa piegatrice VICLA .SMART 100/31, vista il sito www.metalvision.it
Questa pressa piegatrice per lamiera ibrida è un vero gioiello in fatto di personalizzazione. Si tratta di una pressa piegatrice .SUPERIOR da 250 tonnellate su una lunghezza di piega di 5 metri, con apertura 700mm e corsa 400 mm. Questa piegatrice è stata personalizzata per rispondere alle necessità del cliente, un'azienda specializzata nella lavorazione di lamiere in alluminio, ferro, acciaio inox. La macchina è dotata di: Serbatoio singolo per ogni cilindro Questa soluzione garantisce che ogni cilindro sia pilotato tramite l'accoppiamento motore-pompa e inverter. Il vantaggio di questo sistema risiede nel fatto che diminuisce la temperatura e l’impiego di olio; la macchina infatti è dotata di due serbatoi da 70l ciascuno. Accoppiamento motore-pompa dedicato all'impianto della bombatura Garantisce efficienza nella compensazione della piega 8 assi e assi motorizzati Z1 e Z2 Il registro posteriore è stato equipaggiato con due 2 riscontri motorizzati supplementari gestiti da cnc, per un totale di 8 assi. 4 retrattili 2 riscontri supplementari motorizzatiI retrattili sono molto utili per sostenere lamiere sottili quando la piega è lontana dal bordo. Vengono gestiti da CNC e funzionano pneumaticamente; inoltre sono rivestiti in teflon che permette di non segnare il materiale stesso. Bloccaggio pneumatico superiore e inferiore con sgancio rapido frontaleGli utensili sono posizionati e allineati automaticamente, permettendo di ridurre il tempo di attrezzaggio. La chiusura pneumatica, a differenza di quella manuale, è più veloce, sicura e consente un allineamento perfetto, eliminando la necessità di effettuare pieghe di prova. Bracci motorizzati delle fotocelluleLa motorizzazione delle fotocellule consente il posizionamento automatico all’altezza giusta ad ogni cambio utensile. Inoltre, la fotocellula Iris garantisce l’ottimizzazione della discesa veloce con un cambio velocità a 0 mm dal contatto lamiera. Bombatura attiva Consente di ottenere una compensazione automatica della piega per mantenere la linearità della piega. Questo è possibile grazie ai sensori di deformazione posizionati sotto il porta matrice e sopra il pestone. Questa pressa piegatrice è stata predisposta anche con l’aggiunta di una pedaliera wireless con sensore ultrasonico, una tavola piega schiaccia e il controllo numerico ESA. Pedaliera wireless con sensore ultrasonico Questa pedaliera è alimentata con carica solare e permette di risparmiare il 20% sulla carica della batteria; non necessita di collegamento, né posa di cavi. I sensori a ultrasuoni sono posizionati ai lati del banco inferiore ricevono e trasmettono i dati in modalità wireless. Tavola piega schiaccia Il banco inferiore è dotato di tavola piega schiaccia che consente di effettuare una piega ribattuta senza necessità di utilizzare una matrice dedicata. È la soluzione ideale per le aziende che effettuano molte pieghe ribattute grazie alla sua versatilità. L’optional è direttamente integrato al porta matrice e pertanto consente di utilizzare qualsiasi altra matrice con attacco standard senza dover smontare la tavola. Controllo numerico ESA S660 W Questo CNC è dotato di uno schermo a 19” pollici ed è fornito con sistema Windows che consente di aprire disegni in pdf o in altro formato direttamente a bordo macchina. Guarda il video Pressa piegatrice 250 ton 5 metri ibrida con optional su misura | VICLA Pressa piegatrice .SUPERIOR da 250 tonnellate su una lunghezza di piega di 5 metri, con apertura 700mm e corsa 400 mm
Uno degli effetti fisiologici e indesiderati delle lavorazioni a deformazione è il cosiddetto ritorno elastico della lamiera. Con questa espressione si indica la tendenza più o meno accentuata di un pezzo in lavorazione a ritornare nella propria forma precedente. Il ritorno elastico, in pratica, è imputabile a quelle fibre interne al materiale che vorrebbero tornare allo stato originario ma non lo possono fare perché che si sono irrimediabilmente deformate. Per capire più in profondità il fenomeno, immaginiamo ciò che succede all’interno di un raggio di piegatura, cioè la zona deformata. Nelle zone periferiche del materiale si concentrano le tensioni maggiori: compressione all’interno; trazione all’esterno. La diretta conseguenza di questa situazione è un accorciamento del materiale soggetto alla compressione e, viceversa, un allungamento di quello soggetto a trazione. Più ci si avvicina all’interno della lamiera e più le tensioni applicate calano e con esse le deformazioni. In una zona ideale, chiamata piano neutro o fibra neutra avviene il bilanciamento delle due tensioni e, di conseguenza, si ottiene una fascia sottile di materiale curvato senza essere allungato o accorciato. È proprio nelle immediate prossimità di questo piano neutro che risiedono le fibre di materiale responsabili del fenomeno del ritorno elastico. Come si gestisce il ritorno elastico? Il ritorno elastico rappresenta un fenomeno fisiologico e viene gestito in maniera del tutto naturale in fase di piegatura attraverso la tecnica del cosiddetto overbending o sovrapiegatura. In pratica si scende maggiormente con l’utensile rispetto alla quota geometrica per l’ottenimento dei gradi desiderati, fino al punto in cui, in fase di rilascio l’angolo non corrisponda a quanto previsto. Se effettuato ancora con metodo tradizionale, ovvero, piegando un campione, misurandolo e correggendo manualmente le impostazioni della pressa piegatrice, questo procedimento può risultare frustrante e causare spreco di tempo e materiale. Esistono però altre soluzioni più moderne e affidabili per ottenere un piegato di qualità al primo colpo. Le soluzioni innovative del controllo dell’angolo Sul mercato esistono diversi sistemi di lettura dell’angolo di piega, come il sistema di bombatura adattiva Clever Crowning di VICLA. Questo sistema consente di rilevare in tempo reale la correzione da effettuare grazie a dei sensori montati sotto il banco porta matrice e sopra al pestone della macchina. La peculiarità dei sistema di controllo dell'angolo VICLA è sicuramente la facilità di programmazione: infatti non è necessario che l'operatore determini lo spessore, la lunghezza, il tipo di materiale e la forza di piegatura, non sono necessari nemmeno test di campionamento. È sufficiente impostare l’angolo di piegatura nel CNC della pressa piegatrice e il calcolo da effettuare. Altro punto di fondamentale importanza è la possibilità di piegare forme complesse con contropieghe o con bordo ridotto. Insieme al sistema di lettura del controllo dell'angolo, le presse piegatrici VICLA posso essere dotate di un correttore automatico delle flessioni strutturali delle spalle: il sistema Flex, infatti, tramite appositi trasduttori, compensa quelle che possono essere le deformazioni strutturali della macchina. Risulta evidente che la combinazione dei due sistemi garantisce massima precisione e ripetibilità anche su superfici non uniformi. Per toccare con mano le soluzioni di piegatura che proponiamo contattaci e visita il nostro showroom ad Albavilla (CO).
La manutenzione della pressa piegatrice per lamiera è un aspetto fondamentale per mantenere l'efficienza della macchina, ma viene spesso trascurata. Tieni presente che, se effettuata con regolarità, la manutenzione della pressa piegatrice consente di individuare possibili danneggiamenti e guasti che nel tempo comprometterebbero l'efficienza della macchina. Sai bene che individuare in anticipo problemi seri nel funzionamento della piegatrice ti permette di evitare costosi interventi di manutenzione. Pulire ed effettuare una manutenzione programmata della macchina è semplice, ma allo stesso tempo richiede una cura e attenzione particolari. In questa guida scoprirai quali sono gli interventi che consigliamo di fare con cadenza giornaliera, settimanale e mensile. In più, troverai un elenco di interventi da effettuare almeno una volta all'anno e che ti consentono di mantenere la tua piegatrice sempre in perfetta efficienza. Tieni sempre presente che si tratta di interventi ordinari; per problemi più seri, fai sempre affidamento ai nostri tecnici qualificati VICLA. Ecco di cosa parleremo: Manutenzione pressa piegatrice: preparare la pressa piegatrice Le 5 best practice da seguire Le precauzioni da seguire per la manutenzione della pressa piegatrice Programmare la manutenzione della pressa piegatrice Manutenzione giornaliera Manutenzione settimanale Manutenzione mensile Manutenzione annuale Manutenzione pressa piegatrice: preparare la pressa piegatrice Prima di effettuare la pulizia devi preparare la macchina per garantire la sicurezza tua e dei tuoi colleghi. Ecco la procedura che consigliamo di seguire: All'inizio del turno di lavoro ispeziona la macchina e controlla che la tabella e l'area della matrice siano privi di residui del turno precedente Delimita l'area con barriere e segnali Fai scendere la traversa mobile fino a che la punta dell'utensile superiore è a contatto con l'utensile inferiore. Gli utensili devono essere lasciati chiusi fino al termine delle operazioni di manutenzione Assicurati di disinserire l'alimentazione elettrica e blocca con il lucchetto il sezionatore generale posto sulla porta dell'armadio elettrico Porta l'interruttore generale in posizione 0 Le 5 best practice da seguire 1) La conoscenza tecnica della propria macchina Gestire correttamente la propria pressa piegatrice e averne cura è senza dubbio il primo passo per farla durare a lungo. Vediamo alcune cose che è fondamentale sapere per la corretta manutenzione della pressa piegatrice. 2) La corretta e costante lubrificazione La pressa piegatrice è un'orchestra di organi meccanici in movimento e gestiti da sistemi elettrici ed elettronici. È estremamente importante seguire scrupolosamente le specifiche del costruttore per quanto riguarda la frequenza e la posizione dei punti di lubrificazione. Corretta lubrificazione significa anche utilizzare grassi e oli di qualità, scelti esclusivamente su specifica del costruttore. Tra i punti dove la lubrificazione è necessaria ci sono: i punti di scorrimento della traversa, del carro posteriore e degli eventuali accompagnatori. Se presente, controllare metodicamente l'impianto di lubrificazione centralizzato. 3) La pulizia della macchina Una pressa piegatrice pulita non è solo bella da vedere ma è anche utile! Di solito solo se la macchina è perfettamente pulita è possibile individuare eventuali perdite d'olio anche minime come trafilamenti dai cilindri, gocce anomale nella zona del registro posteriore o sulla zona del pavimento interno alla macchina. Per una corretta pulizia è necessario seguire le specifiche del costruttore, non usando detersivi aggressivi o, in generale, prodotti inadatti. Oltre a questo, è assolutamente necessario prestare attenzione a non pulire impropriamente le righe ottiche! In caso di dubbi, contattare il costruttore. 4) Il controllo generale del corretto funzionamento e delle tarature Una pressa piegatrice è composta da molte parti, anche di grandi dimensioni, che si muovono. Gli azionamenti di queste masse elevate vengono svolti ripetutamente per milioni di cicli in un anno con tolleranze estremamente ristrette. Pensiamo solo ad una traversa che pesa migliaia di chilogrammi: per ogni ciclo viene lasciata cadere per poi essere frenata ad una velocità ridotta in pochi decimi di millimetro. Viene portata alla quota minima di discesa (PMI) con una precisione centesimale e, successivamente, riportata in alto per la piega successiva. Le inerzie, le vibrazioni e gli sforzi continui possono logorare nel tempo alcuni componenti soggetti a usura. Un operatore attento nel proprio lavoro deve esserlo anche nei confronti della propria macchina, segnalando immediatamente ogni tipo di anomalia anche di piccola entità. Solo lui è in grado di riconoscere quali sono i segnali che possono sfociare in problematiche molto più grandi e dannose per la macchina e la produzione. Per esempio, eventuali piccoli giochi del registro posteriore o scarsa precisione nel posizionamento. Ovviamente, a monte, è necessario scegliere un produttore in grado di realizzare presse piegatrici di qualità per abbattere la quasi totalità di questo tipo di problemi. 5) Tenere puliti gli utensili e il banco È necessario mantenere pulite le superfici di contatto tra le matrici, i punzoni e la macchina. Infatti, quando si piegano materiali come l'acciaio al carbonio, oppure, quando l'acciaio inossidabile presenta delle piccole sfere di scoria negli spigoli dei fori e dei bordi causate da un taglio laser imperfetto, è frequente che tali residui finiscano sul banco della pressa. Se non vengono tolti possono creare delle incisioni sulle basi di appoggio che negli anni diventano rilevanti al fine di una piegatura ottimale. Le precauzioni da seguire per la manutenzione della pressa piegatrice Se combinata con un uso corretto della pressa piegatrice, la manutenzione programmata permette di fare una differenza significativa in termini di performance ed efficienza della macchina. Nell'effettuare i lavori di manutenzione o riparazione devi sempre seguire scrupolosamente le istruzioni contenute all'interno del manuale di manutenzione della tua pressa piegatrice. In linea generale, ti riportiamo un elenco generico delle precauzioni che a cui dovresti attenerti: Non utilizzare solventi e materiali infiammabili Presta attenzione a non disperdere nell'ambiente liquidi lubrorefrigeranti Per accedere alle parti più alte della macchina, utilizza i mezzi idonei alle operazioni da svolgere Non salire sugli organi della macchina, in quanto non sono stati progettati per sostenere le persone Al termine dei lavori, ripristina e fissa correttamente tutte le protezioni e i ripari rimossi, aperti e disattivati Programmare la manutenzione della pressa piegatrice Manutenzione giornaliera Al termine del turno oppure a fine giornata di lavoro effettua i seguenti controlli: Verifica del funzionamento del dispositivo di sicurezza. Ad esempio sulla nostre piegatrici VICLA sono montati i dispositivi Lazersafe. Questo dispositivo di sicurezza funziona otticamente e presenta lenti per la focalizzazione dei raggi di sorveglianza della zona pericolosa sotto la traversa. Le lenti frontali sul proiettore e ricevitore vanno pulite ogniqualvolta noti accumuli di polvere, untuosità, impronte, grasso, macchie o sporcizia in genere. Ricordati di controllare il funzionamento del pedale di discesa a tre posizioni. Utilizza un panno asciutto per togliere tutti i residui di lavorazione. Non utilizzare MAI aria compressa e proteggi sempre le mani con guanti in neoprene o PVC. Fai attenzione nel pulire con cura gli utensili, il banco, i supporti e il registro posteriore. Non dimenticarti di controllare anche gli eventuali accessori installati sulla macchina. Manutenzione settimanale Assicurati che l'arresto di emergenza funzioni correttamente. Verifica il funzionamento della protezione posteriore. Controlla le protezioni laterali. Verifica l'indicatore di intasamento del filtro. Se la lancetta del vacuostato si trova sul colore giallo, l'elemento filtrante va subito sostituito. Manutenzione mensile Pulisci i tubi e i componenti idraulici. L'impianto idraulico in senso generale (blocchi, valvole, gruppo moto/pompa, sistema tubiero, ecc.) va pulito esternamente almeno una volta al mese. Questa pulizia ha lo scopo di poter individuare eventuali zone di perdita e serve per allontanare il rischio di ingresso nel sistema di inquinanti in occasione della sostituzione di componenti. Inoltre evita la riduzione dello scambio termico tra l'impianto e l'ambiente. Fai una verifica visiva della tenuta dei raccordi ed eventuale serraggio. Tieni presente che il controllo del serraggio dei raccordi del circuito idraulico è da fare dopo le prime 160 ore di funzionamento della pressa piegatrice. La manutenzione mensile delle tubazioni rigide, specialmente in prossimità dei raccordi, della pompa e dei cilindri è importante per individuare eventuali trafilamenti. Considera anche le tubazioni flessibili di raccordo tra la pompa e l'impianto: in caso di rigonfiamento vanno subito sostituite. Livello dell'olio: ricordati che va controllato anche dopo eventuali lavori di manutenzione sull'impianto idraulico. Pulisci il filtro dell'aria del serbatoio con aria compressa Manutenzione annuale Ogni anno pulisci e lubrifica le guide della traversa mobile utilizzando uno straccio pulito. Gruppo filtro aria con separatori di condensa. Il microfiltro disoleatore deve essere sostituito 1 volta all'anno, e comunque quando la caduta di pressione raggiunge 1 bar. Sostituisci l'olio del circuito idraulico. Pulisci il serbatoio e sostituisci l'elemento filtrante del filtro olio. In questa guida abbiamo visto quali sono le procedure da seguire per mantenere la tua piegatrice in buona salute preservarne l'efficienza. Infatti, una pressa piegatrice pulita, è anche una macchina controllata, perché in ogni punto possono comparire eventuali danneggiamenti o piccole perdite d'olio. Ora che conosci quali sono gli interventi da fare ogni giorno, ogni settimana e ogni anno puoi creare una programmazione completa della manutenzione della pressa piegatrice.